Il Decreto n. 18 del 17 marzo scorso ha previsto diverse proroghe per numerosi Enti (anche Non Profit), introducendo altresì misure di sostegno per contrastare la tragica situazione economico-sociale venutasi a creare nel nostro Paese, in piena emergenza da coronavirus.
A prescindere da ciò che è stato fatto e da considerazioni di opportunità circa l’idoneità delle misure economiche individuate, la futura prassi applicativa e l’opera di conversione in legge necessiteranno, presumibilmente, di integrazioni, suscettibili di rafforzarne la portata ed il reale aiuto.
Intanto partirà il 4 maggio la “fase 2”: QUI tutte le novità per il mondo sportivo e Non Profit.
E se per molte aspetti si è in attesa della disciplina di dettaglio (nei prossimi giorni, il MEF dovrà approvare un apposito decreto sulle modalità di presentazione delle domande di indennità da parte dei collaboratori sportivi e lo smaltimento delle relative pratiche), la linea tracciata dal “Cura-Italia” ha previsto numerosi proroghe dal punto di vista burocratico-amministrativo nell’ottica del contenimento del contagio da coronavirus, con importanti novità anche sul fronte degli oneri e degli adempimenti di gestione in scadenza a stretto giro nelle prossime settimane e nei mesi seguenti.
Proroghe per coronavirus: versamenti fiscali, contributivi e canoni di locazione/concessione
L’art. 61 del testo normativo dispone la proroga di molti obblighi di carattere tributario, in ottica di snellimento della funzionalità gestionale e concedendo, seppure in via limitata, “respiro economico”.
I pagamenti di ritenute, contributi previdenziali ed assistenziali e premi per l’assicurazione obbligatoria sono rinviati, senza applicazione di sanzioni e interessi, secondo le seguenti scadenze:
– per ONLUS, ODV ed APS è possibile un versamento unico entro il 31 maggio o attraverso un massimo di 5 rate mensili di pari importo, a partire da maggio;
– agli enti sportivi ASD e SSD è consentito il pagamento in un’unica soluzione entro il 30 giugno, oppure, sempre a partire da giugno, attraverso 5 rate mensili.
Inoltre, Federazioni, Enti di Promozione sportiva, Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche possono beneficiare, in aggiunta, del rinvio del “pagamento dei canoni di locazione e concessori relativi all’affidamento di impianti sportivi pubblici”, con corresponsione del dovuto entro il 30 giugno o, in alternativa, in 5 rate di pari importo con scadenza mensile (articolo 95).
Rinvio dei termini per la modifica degli statuti ai sensi del Codice del Terzo Settore (D. Lgs. 117/17)
L’articolo 35, dettando disposizioni specifiche in materia di Terzo Settore, ha invece prorogato al prossimo 31 ottobre il termine ultimo per la modifica degli statuti, in ossequio alla previsioni del Codice del Terzo Settore.
ONLUS, Organizzazioni di Volontariato, Associazioni di Promozione Sociale ed imprese sociali potranno dunque usufruire della (ennesima) proroga concessa per adeguare i propri statuti ai dettami del D. Lgs. 117/2017 con regime alleggerito, continuando ad applicare, sino all’entrata in funzione del RUNTS, le previgenti disposizioni “ai fini e per gli effetti derivanti dall’iscrizione degli enti” nei rispettivi Registri.
Proroghe per l’approvazione rendiconti ai tempi del coronavirus: per quali enti?
Il comma 3 dell’articolo 35 prosegue con un ulteriore snellimento degli adempimenti, disponendo che per l’anno in corso, ONLUS, ODV e APS avranno facoltà di posticipare al 31 ottobre, “anche in deroga alle previsioni di legge, regolamento o statuto”, l’approvazione dei bilanci in scadenza al 30 aprile 2020.
Il principio ispiratore è da rinvenirsi, ancora una volta, nell’evitare gli assembramenti che possano mettere in pericolo il rispetto delle distanze interpersonali, a causa dello stato di emergenza sanitaria connesso alla trasmissione del coronavirus ed espressamente dichiarato dalla delibera del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020 per un periodo di 6 mesi.
Per quanto concerne invece Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche, la regolamentazione dell’attività amministrativa e dei conseguenti obblighi di legge può essere ricavata, per via implicita, dal combinato disposto degli articoli sulle agevolazioni destinate agli organi collegiali (articolo 73) e in materia di svolgimento delle assemblee societarie (articolo 106).
Nel dettaglio, il quarto comma dell’articolo 73 estende alle “associazioni private anche non riconosciute”, (dunque anche ad ASD) l’opportunità di riunirsi, anche in deroga alle previsioni statutarie, attraverso videoconferenze “nel rispetto di criteri trasparenza e tracciabilità previamente fissati, purché siano individuati sistemi che consentano di identificare con certezza i partecipanti”, sempre premesso il necessario rispetto dei principi di convocazione e pubblicità delle sedute di ciascun Ente.
L’articolo 106 specifica infine che le società di capitali (incluse SSD, sotto il profilo civilistico ordinarie società di capitali beneficiarie però di un regime fiscale di favore in forza, tra l’altro, dell’impossibilità di distribuire utili/avanzi di gestione) potranno convocare l’assemblea ordinaria “entro centottanta giorni dalla chiusura dell’esercizio”, ricorrendo, qualora lo ritengano opportuno, a modalità telematiche per lo svolgimento della riunione, fermo restando la garanzia di ”identificazione dei partecipanti e l’esercizio del diritto di voto”.
Proroghe per coronavirus: quali problemi all’atto pratico?
I rinvii e le proroghe adottate dal Governo sono figlie dell’esigenza di salvaguardare la salute pubblica e, per quanto possibile, gli adempimenti di legge, buona parte dei quali sono direttamente connessi alla possibilità di usufruire delle agevolazioni fiscali riservate agli enti associativi.
La previsione di approvazione annuale dei bilanci, ad esempio, costituisce una delle regole fondamentali che non possono mancare nello statuto di Ente Non Profit, al fine di beneficiare della de-commercializzazione dei proventi incassati ex art. 148 del TUIR.
Tutto questo, però, senza mettere ulteriormente a repentaglio la salute pubblica, la cui tutela rappresenta obiettivo di primario valore, tanto da condurre alla chiusura dei centri sportivi, con forti limitazioni all’attività fisica (che i centri sportivi più virtuosi hanno comunque cercato di portare nelle case dei propri iscritti con lo #SportatHome) ed al rinvio delle Olimpiadi di Tokyo 2020.
Lo svolgimento di assemblee sociali (vero centro della gestione democratica di un Ente) con modalità “alternative”, seppur apprezzabile nell’intento di non ostacolare l’assolvimento degli obblighi normativi, si scontra con difficoltà oggettive legate non solo al poco preavviso per “studiare” nuove modalità di gestione delle riunioni nel rispetto della trasparenza e tracciabilità delle deliberazioni assunte, ma anche all’organizzazione pratica di un’azione collettiva che coinvolga un numero elevato di persone, in quanto la partecipazione per via telematica di una consistente compagine sociale, rischia di diventare un’ulteriore incombenza per buona parte delle organizzazioni non commerciali, già impegnate a gestire una crisi che non ha risparmiato nessuno, compresi gli operatori del mondo sportivo dilettantistico e quelli Non Profit in generale.
Diversa la prassi per quanto concerne le riunioni dei Consigli direttivi, che coinvolgendo un numero di circoscritto di componenti, potrebbero verosimilmente essere organizzate anche “a distanza” e senza troppe difficoltà, anche per congelare attività e costi e pianificare la ripresa, quando arriverà.
Perchè arriverà.
Questo approfondimento è stato realizzato in collaborazione con la Dott.ssa Mimma Sgrò.
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Sono presidente di una Aps che fa corsi di musica. Come si possono riprendere le attività? Abbiamo adempimenti da rispettare?
Buongiorno. La lettera z) dell’ultimo DPCM del 17 maggio stabilisce che “sono sospese le attività di centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza), centri culturali e centri sociali”, ed è valida fino al prossimo 14 giugno (come da articolo 11 dello stesso DPCM). Ciò posto è indispensabile verificare eventuali ordinanze/decreti regionali specifici in materia. Cordialità, Stefano Bertoletti
Buongiorno, perdoni la domanda, ma dove posso trovare la pubblicazione ufficiale che le ASD possano prorogare l’apporvazione di bilancio? Perchè nel dettaglio non lo trovo da nessuna parte. Grazie
Buongiorno. L’emendamento approvato in sede di conversione in legge del decreto “Cura Italia” ha previsto la proroga al 31 ottobre 2020 per l’approvazione dei rendiconti, riferita dall’articolo 35 del D.L. n.18 “Cura Italia” del 17 marzo 2020 soltanto a onlus, odv e aps iscritte ai rispettivi registri nella formulazione originaria, anche per le altre associazioni, riconosciute e non riconosciute, incluse le fondazioni e agli enti non commerciali in generale. trova il riferimento nella L. 24 aprile 2020, n. 27 (in S.O. n. 16, relativo alla G.U. 29/04/2020, n. 110). Cordialità, Stefano Bertoletti
Sono il presidente del Ma.C.I. Mare Club d’Italia Circolo Nautico di Alghero ASD, vorrei sapere se oggi 4 maggio 2020 si possono riprendere le attività di segreteria che, a causa del coronavirus sono rimaste sospese, ci permettano di svolgere tutte le pratiche sia di incasso delle quote sociali in scadenza dal 15 aprile e sia i pagamenti.
Ringrazio anticipatamente.
Buongiorno. Il DPCM dello scorso 26 aprile ha confermato la sospensione delle attività dei centri sportivi, cone stabilito dall’articolo 1 lettera u) del Decreto in questione, consentendo la sola possibilità di attività sportiva e motoria individuale, nel rispetto delle misure di contenimento del contagio. Ciò non toglie che in remoto l’Ente possa adempiere nel limite del possibile alle proprie necessità amministrative, fermo lo stop imposto (ad oggi fino al 17 maggio incluso) alle attività in questione. Segnalo in proposito un nostro approfondimento ad hoc: https://www.tuttononprofit.com/2020/04/coronavirus-fase-2-cosa-cambia-dal-4-maggio-attivita-sportive-culturali-non-profit.html. Cordialità, Stefano Bertoletti
Buonasera, le risulta l’inserimento del comma 3ter con emendamento in senato dove è stata corretta l’evidente dimenticanza delle asd nell’elenco delle noprofit che possono spostare al 31 ott l’approvazione del refa?
Buongiorno. Siamo in attesa della pubblicazione ufficiale del decreto per cui non è possbile sbilanciarsi con certezza assoluta, ma le indicazioni confermano quanto indicato. Cordialità, Stefano Bertoletti
Buongiorno, non mi è completamente chiaro se, come no profit, possiamo posticipare l’assemblea di approvazione bilancio al 31 ottobre, o se necessariamente dobbiamo organizzarci in videoconferenza.
Grazie
Buongiorno. Il quarto comma dell’articolo 73 del “Cura Italia” estende alle “associazioni private anche non riconosciute”, l’opportunità di riunirsi, anche in deroga alle previsioni statutarie, attraverso videoconferenze “nel rispetto di criteri trasparenza e tracciabilità previamente fissati, purché siano individuati sistemi che consentano di identificare con certezza i partecipanti”: ciò significa che, qualora possibile è ammessa la gestione delle riunioni in video conferenza anche qualora lo statuto esplicitamente non lo preveda, a patto di poter identificare con certezza i partecipanti garantendo loro l’esercizio dei loro diritti. In difetto sarà ragionevolmente lecito posticipare le adunanze “di persona” ad un momento in cui, ad emergenza terminata, sarà possibile procedere con una riunione che mantenga intatti i diritti ed i doveri degli associati. Cordialità, Stefano Bertoletti
Grazie!
bene, completo e corretto
Buongiorno e grazie. Resto a disposizione, Stefano Bertoletti