Coronavirus, fase 2: cosa cambia dal 4 maggio per attività sportive e culturali

Nel corso dell’ultima conferenza stampa, il Premier Giuseppe Conte ha illustrato i contenuti del DPCM del 26 aprile in vigore dal prossimo 4 maggio, relativo alla tanto attesa “fase 2” che, dopo le chiusure iniziali legate all’emergenza sanitaria del coronavirus, cui sono seguite le misure di sostegno all’economia ed ai lavoratori (anche sportivi) nonché le iniezioni di liquidità, dovrebbe costituire momento di passaggio per un prossimo e graduale ritorno ad una nuova normalità.

Entra nel vivo la fase 2: fissata al 25 maggio la riapertura di palestre e piscine, salvo ordinanze regionali specifiche. QUI il nostro approfondimento dedicato!

Se per molti il 4 maggio avrebbe dovuto segnare la fine del lockdown che ha portato alla serrata della stragrande maggioranza delle realtà economico-sociali del paese, ivi incluso il blocco delle attività sportive e culturali, nonché la sospensione delle attività di Associazioni e Società Sportive, dalle parole del Presidente del Consiglio è emerso chiaramente che la “fase 2” sarà caratterizzata da una ripresa assolutamente graduale, in linea con tutta la prudenza che si è resa necessaria per contenere il diffondersi della pandemia da coronavirus.

Coronavirus: quali attività sportive saranno consentite dall’inizio della fase 2 il prossimo 4 maggio?

Con l’intento di tutelare la salute pubblica e dunque contenere il contagio, l’articolo 1 del Decreto si occupa di (ri)definire le relative misure restrittive, confermando le limitazioni già introdotte nelle settimane precedenti seppur allentandone moderatamente la portata.

Oltre ai consueti spostamenti “motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute”, cui viene aggiunta la facoltà di far visita ai propri congiunti (sempre da autocertificare, con questo modello, anche se “può essere ancora utilizzato il precedente modello barrando le voci non più attuali“) nel rispetto delle dovute precauzioni (distanziamento, divieto di assembramenti ed utilizzo dei dispositivi di protezione), viene espressamente introdotta la possibilità di svolgere “individualmente, ovvero con accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti, attività sportiva o attività motoria, rispettando la “distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività”.

Buone notizie, quindi, per gli appassionati di corsa, fitwalking, ciclismo e, più in generale, degli sport outdoor che, conseguentemente a quanto indicato dal DPCM, potranno cercare una nuova normalità, senza la precedente limitazione dei 200 metri ma sempre nel rispetto delle buone prassi introdotte per la salute di tutti: pratica individuale, mantenimento della distanza, accesso limitato ai parchi pubblici, …

Per quanto concerne, invece, lo svolgimento di attività ludiche e di carattere ricreativo, anche se all’aperto, resta fermo il relativo divieto (articolo 1, lettera f).

Al fine di riavviare la pratica sportiva, si stabilisce inoltre, che “le sessioni di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti – riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni, in vista della loro partecipazione ai giochi olimpici o a manifestazioni nazionali ed internazionali – sono consentite, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, a porte chiuse, per gli atleti di discipline sportive individuali”. ATTENZIONE: l’articolo esplicita il riconoscimento di atleti di interesse nazionale da parte di CONI, CIP e Federazioni, motivo per il quale non sono allo stato attuale da ritenersi inclusi gli atleti riconosciuti da Enti di Promozione Sportiva o Discipline Sportive Associate.

La preparazione atletica dovrà avvenire nel pieno rispetto delle linee-guida emanate dall’Ufficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio, “previa validazione del comitato tecnico-scientifico istituito presso il Dipartimento della Protezione Civile” e “su proposta del CONI ovvero del CIP, sentita la Federazione Medico Sportiva Italiana, le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate e gli Enti di Promozione Sportiva”.

Data per certa la ripresa degli allentamenti relativi alle discipline individuali che, come indicato, dovranno svolgersi sulla base delle direttive del Ministero dello Sport, con le dovute precauzioni e in assenza di pubblico, il dubbio rimane in merito alla ripartenza degli sport di squadra, per i quali ad oggi il 18 maggio è solo una suggestione e non una data ufficiale all’interno del testo normativo approvato.

Confermata, invece, la sospensione di tutti “gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati”.

Fase 2: quali saranno i divieti prorogati per contenere il contagio da coronavirus?

Il percorso a tappe che secondo il disegno governativo dovrebbe muovere dalla fase 2 attraverso la convivenza con il coronavirus, passa attraverso la scaglionata rimessa in moto dei vari comparti, tale da consentire il monitoraggio costante dell’andamento epidemiologico e, laddove occorrano, interventi ad hoc, anche più restrittivi.

Per quanto concerne il mondo sportivo, Non Profit e del Terzo Settore in generale, viene esplicitamente prorogata la sospensione delle attività per:
– impianti sciistici;
– manifestazioni, eventi e spettacoli di qualunque natura “con la presenza di pubblico, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo, religioso e fieristico, svolti in ogni luogo”;
– musei e luoghi di cultura;
– servizi educativi e “attività didattiche in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado”;
palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza), centri culturali, centri sociali, centri ricreativi.

Safety activities: la chiave per ricominciare è la messa in sicurezza

Fermo restando il divieto di “rialzare le serrande” per i centri sportivi, con tutte le conseguenze a cascata che ne derivano anche relativamente al rimborso degli abbonamenti, emerge nitidamente come l’adempimento delle prescrizioni in materia di sicurezza e tutela della salute costituirà il fondamento per la pratica futura, a riprova della loro intrinseca finalità di tutela sociale.

E se già a partire dal 27 aprile è consentita l’organizzazione delle attività propedeutiche a tale scopo per le realtà economiche in ripartenza il 4 maggio, le pratiche di igienizzazione, sanificazione e messa in sicurezza degli ambienti coinvolgono tutti i settori, incluso il comparto sportivo e quello degli Enti Non Profit del Terzo Settore (quando partirà, anche alla luce delle ultime proroghe per gli adeguamenti statutari), nell’ottica di un’azione orientata al senso di responsabilità individuale e protezione collettiva dei propri soci e/o tesserati.

In questa prospettiva vanno quindi intese le attività video-informative a distanza che da più di un mese stiamo portando avanti sulla nostra pagina facebook “Movida Studio”, e che potete visionare tutte QUI, perché nulla sarà più come prima, e solo prendendone atto oggi sarà possibile ripartire domani!

Questo approfondimento è stato realizzato in collaborazione con la Dott.ssa Mimma Sgrò.

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18 commenti

  1. Salve, io insegno d’estate tramite una ASD nuoto al mare a bambini e ragazzi. Quest’anno lo potrò fare? Con quali regole? Dove posso trovare delle indicazioni al riguardo? Grazie

    1. Buongiorno. Alla luce della ripresa delle attività sportive secondo le indicazioni rese dal DPCM dello scorso 17 maggio, nel caso in oggetto, oltre a rispettare eventuali ordinanze regionali specifiche, occorrerà porre in essere prassi rispettose delle linee guida dell’Ente di Promozione Sportiva/Federazione Sportiva Nazionale di riferimento per la ASD in questione. Cordialità, Stefano Bertoletti

    1. Buongiorno. La lettera z) dell’ultimo DPCM del 17 maggio stabilisce che “sono sospese le attività di centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza), centri culturali e centri sociali”, ed è valida fino al prossimo 14 giugno (come da articolo 11 dello stesso DPCM). Ciò posto è indispensabile verificare eventuali ordinanze/decreti regionali specifici in materia. Cordialità, Stefano Bertoletti

  2. Le informazioni sono essenziali e chiare, utili, pertanto, a quanti hanno la responsabilità delle Associazioni di cui fanno parte, Presidenti e Consigli direttivi in primis.
    Emilio Ghiggini
    Associazione Intaglio e Scultura, Rivoli TO

    1. Buongiorno. Premesso che non ritengo possibile che un club privé possa giuridicamente essere configurato come un’associazione senza finalità di lucro, occorre verificare le ordinanze della regione in questione al fine di individuare i codici ateco legittimati a riprendere le attività, nel rispetto delle linee guida nazionali/regionali funzionali ad evitare la diffusione del contagio. Cordialità, Stefano Bertoletti

    1. Buongiorno. Le segnalo il nostro approfondimento specifico sul tema: https://www.tuttononprofit.com/2020/05/fase-2-dpcm-17-maggio-riparte-sport-palestra-piscina-post-lockdown.html. Nel dettaglio Le anticipo che la lettera z) dell’ultimo DPCM del 17 maggio stabilisce che “sono sospese le attività di centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza), centri culturali e centri sociali”. Ciò posto è indispensabile verificare eventuali ordinanze/decreti regionali specifici in materia. Cordialità, Stefano Bertoletti

  3. Salve! Alla luce di quanto stabilito per le riaperture del 18 maggio, le associazioni culturali possono riprendere lezioni in presenza, ovviamente individuali con distanza di sicurezza e mascherina? Non si parla affato di queste piccole realtà!

    1. Buongiorno. Le segnalo il nostro approfondimento specifico sul tema: https://www.tuttononprofit.com/2020/05/fase-2-dpcm-17-maggio-riparte-sport-palestra-piscina-post-lockdown.html. Nel dettaglio Le anticipo che la lettera z) dell’ultimo DPCM del 17 maggio stabilisce che “sono sospese le attività di centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza), centri culturali e centri sociali”. Ciò posto è indispensabile verificare eventuali ordinanze/decreti regionali specifici in materia. Cordialità, Stefano Bertoletti

    1. Buongiorno. Premessa la sospensione delle attività di centri sportivi e culturali come da DPCM dello scorso 26 aprile (art. 1, lettera u) fino al prossimo 17 maggio incluso (https://www.tuttononprofit.com/2020/04/coronavirus-fase-2-cosa-cambia-dal-4-maggio-attivita-sportive-culturali-non-profit.html) e posta la necessità di verificare eventuali disposizioni regionali specifiche sul punto, Le segnalo la circolare del Ministero dell’Interno dello scorso 2 maggio, consultabile qui https://www.interno.gov.it/sites/default/files/circolare_2_maggio_2020.pdf, ove è stato precisato che “Sempre con riferimento alla disciplina dettata per le attività produttive, si evidenzia che l’obbligo della preventiva comunicazione al Prefetto resta unicamente con riguardo alle attività sospese, in quanto non incluse nell’elenco di cui all’allegato 3, e al solo fine di ammettere l’accesso ai locali aziendali di personale dipendente o terzi delegati per lo svolgimento di attività di vigilanza, attività conservative e di manutenzione, gestione dei pagamenti, attività di pulizia e sanificazione, nonché per consentire la spedizione verso terzi di merci giacenti in magazzino nonché la ricezione in magazzino di beni e forniture”. Cordialità, Stefano Bertoletti

  4. salve, quindi circoli privati culturali e terzo settore quando potranno ripartire, il 1 giugno come i ristoranti, pub e pubblici esercizi?

    1. Buongiorno. Al momento non ci sono date certe, se non quelle individuate dalla fase 2, in partenza oggi fino al prossimo 17 maggio incluso. Siamo tutti in attesa di indicazioni certe sul futuro per tutte le attività ad ora escluse dalla ripartenza. Cordialità, Stefano Bertoletti

        1. Buongiorno. Le segnalo il nostro approfondimento specifico sul tema: https://www.tuttononprofit.com/2020/05/fase-2-dpcm-17-maggio-riparte-sport-palestra-piscina-post-lockdown.html. Nel dettaglio Le anticipo che la lettera z) dell’ultimo DPCM del 17 maggio stabilisce che “sono sospese le attività di centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza), centri culturali e centri sociali”. Ciò posto è indispensabile verificare eventuali ordinanze/decreti regionali specifici in materia. Cordialità, Stefano Bertoletti

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