Come può un’Associazione Non Profit evitare il disconoscimento della natura di Ente Non Commerciale?

Il rispetto delle previsioni statutarie di un’Associazione Non Profit attraverso una gestione democratica e trasparente anche nella sostanza può garantire la “tenuta” dell’Ente a fronte di un accertamento fiscale che ne sosteneva il disconoscimento della natura non commerciale. E’ proprio di oggi un interessante articolo di Eutenkne (consultabile QUI) che muove da un pronunciamento di una Commissione Tributaria Regionale per confermare ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, principi e criteri che oramai da anni andiamo

“Lezioni di prova” presso Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche: facciamo chiarezza!

Affrontiamo nuovamente il tema delle lezioni di prova organizzate e promosse dagli Enti sportivi (ASD o SSD) al fine di ribadire le possibili implicazioni in caso di mancato rispetto degli obblighi. Fornire risposte vere, seppur “scomode”, forse non accrescerà la nostra “simpatia”, ma ci auguriamo possa aiutare a prevenire lacrime di coccodrillo … I nostri lettori più affezionati di certo si ricorderanno che il tema delle “lezioni di prova” era già stato affrontato ed approfondito poco più

Proroga defibrillatori al primo gennaio 2017 per gli Enti Sportivi Dilettantistici: ma siamo proprio sicuri…?

L’efficacia delle disposizioni in ordine alla dotazione ed all’impiego da parte delle associazioni e società sportive dilettantistiche dei defibrillatori semiautomatici è sospesa fino alla data del 1° gennaio 2017. Detto così sembrerebbe l’ennesima proroga, ma forse c’è di più … Si poteva complicare un adempimento semplice già pluri-prorogato? Certo che sì! Già perchè il D.L. n. 189 del 17 ottobre 2016 (intitolato “Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dal sisma del 24 agosto 2016“, pubblicato in

Associazioni Non Profit e falsi miti: facciamo chiarezza!

Obbligo di chiusura del bilancio a zero? Voto ai genitori dei soci minori? Divieto per i famigliari di far parte dello stesso Consiglio Direttivo? Rimborsi esenti (7500 euro) applicabili da tutte le associazioni in genere? Sfatiamo qualche “falso mito” e mettiamo un po d’ordine nel complesso sistema normativo che disciplina gli Enti di tipo associativo. Cari lettori oggi cercheremo di dissipare qualche dubbio che per gli addetti ai lavori risulterà probabilmente banale e “già sentito”, mentre di

Riforma del Terzo Settore, ARTICOLO 7: vigilanza, monitoraggio e controllo

“Le funzioni di vigilanza, monitoraggio e controllo pubblico sugli enti del Terzo settore, ivi comprese le imprese sociali di cui all’articolo 6, e sulle loro attività … sono esercitate dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, in collaborazione … con i Ministeri interessati …“. Così si apre l’articolo 7 della riforma del Terzo Settore, individuando i soggetti incaricati a “garantire l’uniforme e corretta osservanza della disciplina legislativa“. Il nostro percorso di approfondimento sulla riforma del Terzo

Riforma del Terzo Settore, ARTICOLO 6: l’impresa sociale

La legge delega al Governo la riforma dell’impresa sociale: cos’è? In quali settori può operare? Quali sono i suoi obblighi? Chi può assumerne le cariche sociali? Il testo approvato dalle Camere per la Riforma del Terzo settore, della quale QUI abbiamo iniziato l’analisi, giunge oggi allo studio dell’articolo 6, dedicato all’impresa sociale. Dato oramai per assodato lo scarso appeal di questa figura giuridica istituita con la legge 155 del 2006, i decreti legislativi che dovranno attuare le

Riforma del Terzo Settore, ARTICOLO 4: Riordino e revisione della disciplina del Terzo settore e codice del Terzo settore

“Codice del Terzo settore”, corretta gestione dei rapporti fra gli associati, verifica dell’attività e Registro unico nazionale del Terzo settore sono alcuni degli argomenti che tratteremo nell’approfondimento odierno. L’articolo 4 della Riforma del Terzo Settore è uno degli articoli sui quali il Legislatore si è “scatenato” di più, scrivendo fino alla lettera q). Procediamo quindi nella nostra analisi, approfondendo, com’è nostra abitudine, i passaggi che con ottime probabilità saranno maggiormente significativi per la gestione pratica e quotidiana

Riforma del Terzo Settore, ARTICOLO 3: Revisione del titolo II del libro primo del codice civile

Il Governo metterà mano nel cuore della normativa degli Enti Non Commerciali, il titolo II del libro primo del Codice Civile. Semplificazione della normativa e nuovi obblighi per gli Enti Non Commerciali in arrivo: un bene o un male? Proseguiamo il nostro approfondimento settimanale sulla Riforma del Terzo Settore (tra l’altro recentemente pubblicata in Gazzetta Ufficiale) con l’articolo 3, rubricato “Revisione del titolo II del libro primo del codice civile”. Si tratta a nostro avviso di uno

Riforma del Terzo Settore, ARTICOLO 2: principi e criteri direttivi generali

L’articolo due della Riforma affronta i “principi e criteri direttivi generali” che dovranno essere contenuti nei decreti legislativi. Esistono davvero le risorse e la volontà politica per riuscire ad applicare queste indicazioni? Come Vi avevamo anticipato nell’articolo madre di questa rubrica, la Riforma del Terzo Settore è una legge delega. Ciò significa che per avere conseguenze pratiche dovremo attendere i decreti delegati che il Governo sarà tenuto ad emanare entro dodici mesi dalla data di entrata in

Obbligo di certificato medico per sportivi dilettanti: giunge finalmente all’epilogo la saga?

Il CONI, di concerto con il Ministero della Salute, con circolare prot. n. 0006897/16 del 10 giugno scorso ha indicato quali sono le discipline sportive per le quali non è necessario dotarsi di certificato medico di idoneità sportiva non agonistica. Siamo davvero giunti al capolinea? Aggiungiamo un capitolo ad una saga che oramai vi narriamo da anni: l’obbligo di certificato medico per la pratica di attività sportive dilettantistiche. Avevamo cominciato con il Decreto Balduzzi e le relative