Agevolazioni fiscali per le ASD: analisi Ordinanze n. 8/2025 e n. 11/2025 della Corte di Cassazione

Agevolazioni fiscali per le ASD: analisi Ordinanze n. 8/2025 e n. 11/2025 della Corte di Cassazione

Le Associazioni Sportive Dilettantistiche ASD svolgono un ruolo cruciale nella promozione dello sport dilettantistico e, per questo, possono accedere a specifiche agevolazioni fiscali, per beneficiare delle quali è indispensabile il rispetto di una serie di requisiti formali e sostanziali. Recenti pronunce della Corte di Cassazione, in particolare le Ordinanze n. 8/2025 e n. 11/2025, sono tornate sull’importanza di rispettare rigorosamente determinati requisiti qualificanti per poter beneficiare con merito di tali agevolazioni.

Ordinanza n. 8/2025: requisiti sostanziali per le agevolazioni fiscali delle ASD

Nell’Ordinanza n. 8/2025, la Corte di Cassazione ha confermato che le agevolazioni fiscali per le ASD non sono automatiche, ma subordinate al rispetto di specifici requisiti formali e sostanziali. In particolare:
requisiti formali: lo statuto dell’associazione deve prevedere clausole precise, come il divieto di distribuzione degli utili e la devoluzione del patrimonio a scopi istituzionali in caso di scioglimento;
requisiti sostanziali: l’attività concreta dell’associazione deve essere coerente con le finalità dichiarate nello statuto. L’affiliazione ed i riconoscimento CONI/RAS, pur se indispensabili, non sono sufficienti.

La Corte ha evidenziato che l’onere della prova spetta all’associazione, che deve dimostrare l’effettivo perseguimento delle finalità sportive dilettantistiche e l’assenza di scopo di lucro. Nel caso in esame, l’associazione non rispettava tali requisiti, operando di fatto come una ditta individuale, motivo per il quale le è stato negato il regime agevolato, con tutte le conseguenze del caso.

Ordinanza n. 11/2025: conferma dell’onere della prova per le ASD

L’Ordinanza n. 11/2025 della Corte di Cassazione ha ulteriormente approfondito il tema, confermando che le ASD non beneficiano di una generale esenzione fiscale, ma devono dimostrare concretamente il rispetto dei requisiti richiesti dalla normativa, anche ai fini delle agevolazioni fiscali. Tra i punti chiave di questo pronunciamento:

  • dimostrazione dell’assenza di scopo di lucro: le risorse devono essere impiegate esclusivamente per finalità istituzionali sportive dilettantistiche;
  • prova delle attività istituzionali: l’associazione deve documentare in modo chiaro tutte le attività svolte per perseguire le finalità statutarie;
  • trasparenza contabile: il rispetto della tracciabilità delle movimentazioni con tenuta di una contabilità separata tra attività istituzionali e commerciali è fondamentale per evitare contestazioni.

Implicazioni operative per le ASD: come garantire la conformità per le agevolazioni fiscali

Alla luce di queste pronunce che, occorre precisarlo, confermano gli orientamenti consolidati sul tema senza alcuna novità rilevante (si pensi alla Cassazione Civile, sez. V, 25.11.2008, n. 28005 che ha stabilito che «Gli enti di tipo associativo non godono di uno status di “extrafiscalità”, che li esenta, per definizione, da ogni prelievo fiscale … con la conseguenza che l’onere di provare la sussistenza dei presupposti di fatto che giustificano l’esenzione è a carico del soggetto che la invoca»), è consigliabile per le ASD fare tesoro di queste indicazioni, sfruttandole per mettere in campo misure preventive idonee a garantire una gestione conforme alle normative anche ai fini delle agevolazioni fiscali ad essere riservate, in particolare:

  1. revisione dello statuto: verificate che contenga tutte le clausole formali richieste dalla normativa;
  2. documentazione accurata: conservate tutta la documentazione che dimostri l’effettivo svolgimento delle attività sportive dilettantistiche, anche idonea dal punto di vista comunicativo;
  3. separazione delle attività: assicurate una netta distinzione tra attività istituzionali e commerciali, sia a livello operativo che contabile;
  4. formazione e aggiornamento: mantenete un alto livello di attenzione sulle evoluzioni normative e giurisprudenziali per ridurre il rischio di errori nella gestione.

Conclusioni sulle agevolazioni fiscali e le responsabilità delle ASD

Le Ordinanze n. 8/2025 e n. 11/2025 confermano che l’accesso alle agevolazioni fiscali per le ASD sia subordinato al rispetto di requisiti rigorosi, sia formali che sostanziali. Una gestione trasparente e conforme alle normative è essenziale per evitare contestazioni da parte dell’Amministrazione Finanziaria e per garantire il diritto ai benefici previsti, e ciò dal momento che la mancata dimostrazione dei requisiti può comportare non solo la perdita delle agevolazioni, ma anche la riqualificazione delle entrate con applicazione retroattiva di imposte, sanzioni e interessi.

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