Con un comunicato stampa del 2 febbraio scorso, l’Istituto per il Credito Sportivo ha annunciato l’apertura della finestra temporale dedicata alla richiesta del nuovo “Mutuo Liquidità”, seconda misura straordinaria prevista a seguito dell’emanazione del Decreto del Ministro per le Politiche Giovanili e lo Sport del 16 novembre 2020, volto a definire i “criteri per l’accesso al Comparto Liquidità del Fondo di Garanzia gestito da ICS”.
Si tratta di una risorsa emergenziale “assistita dalle agevolazioni dei Fondi Speciali per lo Sport”, consistente in “finanziamenti a “tasso zero”” per ASD/SSD, senza necessità di “ulteriori garanzie”.
Mutuo liquidità: chi può richiederlo?
La procedura d’accesso è aperta ad Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche, “iscritte al Registro CONI o alla sezione parallela del CIP e regolarmente affiliate alle Federazioni Sportive Nazionali e Paralimpiche, alle Discipline Sportive Associate e agli Enti di Promozione Sportiva, da almeno un anno”.
Durata e ammontare della misura prevista dal Credito Sportivo
La misura dei prestiti può variare da un minimo di 3.000,00 euro ad un massimo di 30.000,00 euro, per un importo comunque “non superiore al 25% dell’ammontare dei ricavi risultati dal bilancio o rendiconto 2019 regolarmente approvato” e sino ad esaurimento dei fondi disponibili.
Le ASD/SSD che abbiano già usufruito di finanziamenti “con la prima misura di liquidità”, potranno beneficiarne nuovamente, nei limiti di un importo “pari alla differenza tra € 30.000,00 e il precedente mutuo”, fermo restando il limite “del 25% dei ricavi del bilancio o rendiconto 2019”.
La durata massima dei mutui è stabilita in 10 anni, “con i primi due di preammortamento”.
Mutuo liquidità per ASD/SSD: come ottenerlo?
A partire dallo scorso 5 febbraio ASD ed SSD possono quindi registrarsi al portale dedicato attraverso il sito dell’Istituto per il Credito sportivo, seguendo le indicazioni del regolamento di accesso.
Previo accreditamento, la compilazione della richiesta è consentita dal 12 febbraio “caricando i documenti necessari direttamente online”, avendo modo di controllare lo “stato della propria pratica” e di interagire in relazione agli “adempimenti da svolgere”, nell’ottica di “un iter istruttorio semplificato” e secondo un modello telematico di trasmissione documentale.
Sul sito è chiaramente specificato che “non sarà possibile effettuare la domanda senza essere muniti di firma digitale e pec”.
Mutuo Liquidità: quali documenti servono per la richiesta?
Istituto per il Credito Sportivo fornisce istruzioni precise in merito, distinguendo tra Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche, sia pure con evidenti punti di contatto.
In particolare, l’inoltro della domanda deve essere correlato dall’identificazione del Rappresentate Legale, attraverso documento d’identità e tessera sanitaria, in aggiunta al caricamento di atto costitutivo e statuto e con prescrizioni specifiche attinenti alle caratteristiche di ciascuna tipologia di ente.
Se per le ASD viene infatti richiesto il “verbale della deliberazione adottata dall’organo che ha i poteri di contrarre il finanziamento (consiglio direttivo, consiglio di amministrazione, assemblea dei soci, ecc.)”, con specifica, laddove si utilizzino “libri sociali vidimati”, che la deliberazione “deve essere riportata sul relativo libro, avendo cura di trasmettere, oltre al testo della delibera, anche copia dell’ultima pagina contenente vidimazione notarile”, tale verbale, richiesto in prima battuta anche per Società Sportive Dilettantistiche, risulta non necessario in presenza di Amministratore Unico. Ad ogni modo la delibera “deve essere riportata sul relativo libro”, trasmettendo altresì “copia dell’ultima pagina contenente la vidimazione notarile”.
Per quanto concerne il risultato d’esercizio riferito all’anno 2019, punto di riferimento per stabilire l’ammontare finanziabile, esso deve essere dimostrato dalle Associazioni Sportive Dilettantistiche attraverso il rendiconto “regolarmente approvato e firmato”, in contrapposizione al bilancio di esercizio “completo degli estremi di deposito presso la CCIAA e degli eventuali allegati (ad esempio nota integrativa, relazione dei sindaci, ecc.)”, cui sono tenute le Società Sportive Dilettantistiche.
Comune ad entrambi i sodalizi la necessità di fornire:
– “lettera di attestazione della Federazione Sportiva Nazionale, Disciplina Associata, Ente di Promozione Sportiva o Federazione Sportiva Paralimpica”, d’affiliazione;
– certificato di iscrizione al Registro Nazionale CONI o “alla sezione parallela del CIP del Registro”.
Questo approfondimento è stato realizzato in collaborazione con la Dott.ssa Mimma Sgrò.
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