DPCM 24 ottobre: sospese le attività di palestre, piscine e centri culturali

DPCM 24 ottobre: sospese le attività di palestre, piscine e centri culturali

Vista l’evoluzione della situazione epidemiologica legata al coronavirus, “il carattere particolarmente diffusivo dell’epidemia e l’incremento dei casi sul territorio nazionale”, è stato pubblicato nella giornata di ieri il Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 24 ottobre 2020, il terzo DPCM in 11 giorni. In sostituzione di quanto stabilito dal DPCM del 13 ottobre scorso, così “come modificato e integrato dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 18 ottobre 2020”, il testo sancisce l’entrata in

DPCM 18 ottobre: quali novità per enti sportivi, palestre e piscine?

DPCM 18 ottobre: quali novità per enti sportivi, palestre e piscine?

A seguito della presentazione in conferenza stampa, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DPCM del 18 ottobre 2020, ultimo provvedimento in ordine di tempo messo in campo per fronteggiare il diffondersi del contagio da coronavirus, contenente ulteriori disposizioni attuative dei D. L. n. 19 del 25 marzo 2020 e n. 33 del 16 maggio 2020. Il testo inasprisce le restrizioni già introdotte con il Decreto del 13 ottobre scorso, che avevamo analizzato qui, con tanto di

DPCM 13 ottobre 2020: novità per ASD, SSD e associazioni culturali (ETS)

È stato firmato nella notte il DPCM 13 ottobre contenente ulteriori disposizioni attuative e misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19, recante misure valide da domani, 14 ottobre, e per i prossimi 30 giorni, fino al 13 novembre 2020. Queste le novità più rilevanti per il mondo dello sport di base, promosso da Associazioni Sportive Dilettantistiche e Società Sportive Dilettantistiche, e per quello di tutti gli Enti Non Profit di natura culturale, già alle prese con

Riforma dello Sport e bozza del testo unico: cosa cambierà per ASD, SSD ed istruttori

Riforma dello Sport e bozza del testo unico: cosa cambierà per ASD, SSD ed istruttori

Il 9 luglio scorso è stata è stata inviata al Governo ed alle forze politiche dal Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora la bozza del testo unico di riforma dello sport realizzato ai sensi della Legge n. 86/2019, contenente le novità in merito alle “Deleghe al Governo e altre disposizioni in materia di ordinamento sportivo, di professioni sportive nonché di semplificazione”. Sebbene si tratti di una versione preliminare, molto probabilmente soggetta ad ulteriori modifiche e dunque da analizzare

Credito d'imposta canoni di locazione: cos'è e come funziona per Associazioni e SSD

Credito d’imposta canoni di locazione: cos’è e come funziona per Associazioni e SSD

Tra le misure economiche messe in campo per contrastare gli effetti negativi del lockdown da coronavirus, il Decreto Legge n. 34 del 19 maggio scorso (meglio noto come Decreto Rilancio), ha introdotto all’articolo 28, il “credito d’imposta per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d’azienda”. Si tratta di credito nei confronti dello Stato, concesso “ai soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione, con ricavi o compensi non superiori a 5 milioni

Come richiedere i contributi a fondo perduto per Enti Non Commerciali previsti dal Decreto Rilancio?

Come richiedere i contributi a fondo perduto per Enti Non Commerciali previsti dal Decreto Rilancio?

Con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 10 giugno 2020, sono state definite le istruzioni ed i modelli per la richiesta dei contributi a fondo perduto previsti dall’articolo 25 del Decreto Rilancio (n. 34 del 19/5/2020), con annesse modalità di presentazione e trasmissione dell’istanza, dettagliate e specificate attraverso una guida illustrativa ed un vademecum dedicato. Contributi a fondo perduto del Decreto Rilancio: cosa sono? Tra le misure di “sostegno alle imprese e all’economia” inserite nel Titolo

ASDSSD come richiedere i contributi a fondo perduto

ASD/SSD: come richiedere i contributi a fondo perduto

Nella giornata di ieri, 11 giugno, è stato pubblicato il decreto dell’Ufficio per lo Sport contenente i criteri, le modalità ed i termini di presentazione delle istanze “per l’erogazione dei contributi a fondo perduto” nei confronti di Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche, secondo quanto specificato dall’allegato 1 del provvedimento, utili a fronteggiare la “crisi economica che ha coinvolto anche il mondo dello sport e determinatasi in ragione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”. Uno stanziamento di oltre 50 milioni

Decreto Rilancio: aiuti economici per lo sport, il Non Profit e il Terzo Settore

Decreto Rilancio: aiuti economici per ASD, SSD e istruttori sportivi

Dopo il “Cura Italia” ed il “Decreto Liquidità”, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Legge n. 34 del 19 Maggio 2020, meglio noto come “Decreto Rilancio”, contenente “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”. Prosegue dunque la strada tracciata dal Governo per incentivare la ripresa economica del paese dopo il lockdown causato dal coronavirus, attraverso la messa in campo di risorse pari

Decreto Liquidità: forme di sostegno per Enti Sportivi e del Terzo Settore

Decreto Liquidità: forme di sostegno per Enti Sportivi e del Terzo Settore

“Misure urgenti in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese, di poteri speciali nei settori strategici, nonché interventi in materia di salute e lavoro, di proroga di termini amministrativi e processuali”: questo il contenuto del Decreto Legge n. 23 approvato dal Governo l’8 Aprile scorso (c.d. Decreto Liquidità), per contrastare gli effetti a cascata, legati all’emergenza sanitaria del coronavirus. Seguendo la linea tracciata dal Cura Italia, il nuovo provvedimento interviene a favore

Rimborso abbonamenti per coronavirus: obbligo per Associazioni e SSD?

Rimborso abbonamenti per coronavirus: obbligo per Associazioni e SSD?

L’emergenza coronavirus ha sconvolto l’Italia (e non solo), stravolgendo le priorità delle persone ed obbligandole anche ad affrontare problematiche (non sanitarie) che mai avrebbero pensato di dover gestire. Ne sanno qualcosa i gestori di centri sportivi e natatori (palestre e piscine costituite in forma di Associazione piuttosto che di Società Sportiva Dilettantistica) o quelli di Enti culturali Non Profit, che, come se non bastassero le tragiche conseguenze economiche derivanti dalla chiusura forzata imposta il 9 marzo scorso