Palestre della salute e altri interventi per l'invecchiamento attivo

Palestre della salute e altri interventi per l’invecchiamento attivo

Attraverso il comunicato stampa del 12 dicembre scorso, il Consiglio Regionale del Piemonte ha reso nota l’istituzione delle “Palestre della salute”. La stessa Regione ha inoltre pubblicato sul proprio sito, sezione Gare d’appalto, un avviso pubblico “per la raccolta di manifestazioni di interesse finalizzate alla presentazione di progetti in materia di Invecchiamento Attivo”.

Palestre della salute per l’attività fisica adattata

Secondo quanto specificato dall’art. 2 del D. Lgs. n. 36/2021 dalla Riforma dello Sport, per Attività Fisica Adattata si intendono programmi di esercizio fisico, definiti nella tipologia e intensità attraverso “l’integrazione professionale e organizzativa” di medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e medici specialisti, “calibrate in ragione delle condizioni funzionali delle persone cui sono destinati”.

Si tratta di soggetti portatori di patologie croniche “clinicamente controllate e stabilizzate” o con disabilità fisiche, che li eseguono in gruppo “sotto la supervisione di un professionista dotato di specifiche competenze, in luoghi e in strutture di natura non sanitaria” (come le Palestre della salute), con il fine di “migliorare il livello di attività fisica, il benessere e la qualità della vita e favorire la socializzazione”.

Anche l’esercizio fisico strutturato nelle Palestre della salute

Viene descritto come un piano di attività fisica “pianificata e ripetitiva”, delineato mediante la cooperazione tra medici di medici generale, pediatri e specialisti, tenuto conto delle condizioni cliniche dei destinatari, portatori di “patologie o fattori di rischio per la salute”, da svolgersi in maniera individuale sotto il controllo di un professionista competente e in luoghi quali le Palestre della salute, “con l’intento di “migliorare o mantenere la forma fisica, le prestazioni fisiche e lo stato di salute.

Al via le Palestre della salute in Piemonte

I piemontesi avranno dunque la possibilità di praticare “esercizio fisico strutturato (EFS) ed attività fisica adattata (AFA)” in queste strutture, capaci, secondo quanto sottolineato nello stesso comunicato, “di garantire qualità del servizio e sostenere politiche di prevenzione e benessere, nonché di riconoscere il valore della laurea in scienze motorie, offrendo così un nuovo importante sbocco lavorativo a chi ha intrapreso questo percorso”.

“Le attività si potranno svolgere anche all’aria aperta, attraverso specifici percorsi e sempre sotto il controllo di personale qualificato”.

Palestre della salute e altre iniziative: bando regionale relativo a progetti di invecchiamento attivo

L’obiettivo consiste nel realizzare iniziative in favore della popolazione anziana, intervenendo ad ampio spettro in materia di salute, partecipazione e sicurezza, al fine di promuoverne la “formazione permanente”, attivare “percorsi di salute attraverso l’eduzione e la diffusione di stili di vita sani, della corretta alimentazione e dell’attività motoria e fisica, incoraggiarne la partecipazione “nelle attività di volontariato nonché “nella organizzazione di attività culturali e sportive legate alla valorizzazione della memoria nazionale e piemontese rivolte alle giovani generazioni”, e molto altro.

Bando regionale: quali enti possono partecipare?

Possono presentare manifestazione d’interesse compilando l’apposita istanza:

  • “i Comuni piemontesi singoli con più di 5.000 abitanti o associati (con una popolazione complessiva superiore a 5.000 ab.), oppure Unioni di Comuni o Consorzi per la gestione associazione delle funzioni socio-assistenziali”;
  • Enti del Terzo Settore operanti sul territorio della Regione Piemonte “(per le associazioni di promozione sociale nazionali e le loro sezioni territoriali, con sedi operative in Piemonte, il requisito si intende soddisfatto in presenza dell’iscrizione dell’APS di riferimento al registro nazionale)”; nello specifico:
    – “organizzazioni di volontariato o associazioni di promozione sociale, singole o collaboranti tra loro,   iscritte al Registro unico nazionale del Terzo settore”;

Nelle more della piena operatività del Registro unico nazionale del Terzo settore ed ai sensi dell’articolo 101, comma 2 del Codice, il requisito dell’iscrizione al Registro unico nazionale del Terzo settore deve intendersi soddisfatto da parte degli enti attraverso la loro iscrizione in uno dei registri regionali piemontesi di settore da almeno un anno dalla pubblicazione del presente Avviso.

    – “Fondazioni del Terzo Settore per le quali il requisito dell’iscrizione al registro unico nazionale si intende assolto attraverso l’iscrizione all’anagrafe delle Organizzazione non lucrative di utilità sociale (ONLUS) presso l’Agenzia delle Entrate del Piemonte”;

  • Associazioni combattentistiche e d’arma riconosciute e sottoposte alla vigilanza del Ministero della Difesa”;
  • Associazioni di categoria intese quali unioni organizzate di rappresentanza e tutela degli operatori economici di un certo settore economico-produttivo organizzate a livello provinciale o regionale”.

Questo approfondimento è stato realizzato in collaborazione con la Dott.ssa Mimma Sgrò.

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