Il 24 febbraio 2025 è nato il comitato permanente per la verifica della conformità degli statuti delle ASD e SSD ai principi fondamentali del CONI e del CIP. La sua istituzione, prevista dall’art. 6 co. 4-bis del D. Lgs. 39/2021 e comunicata nella nota pubblicata dal Dipartimento per lo Sport, ha lo scopo di garantire che le Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche operino nel rispetto (formale prima, e sostanziale poi) delle normative e dei valori fondanti dello sport italiano.
Comitato permanente per la verifica degli statuti ASD e SSD: cosa fa?
Il comitato, composto da rappresentanti del Dipartimento per lo Sport, del CONI e del CIP, ha il compito di attestare la conformità degli statuti alle normative di riferimento. Pertanto, d’ora in avanti ancor di più, le ASD e SSD che intenderanno iscriversi al Registro Nazionale delle Attività Sportive Dilettantistiche (RASD), sia per il riconoscimento sportivo che per le agevolazioni fiscali che ne conseguono, dovranno accertarsi che i propri statuti siano coerenti con i principi del CONI e del CIP.
Quali sono i principi che verifica il comitato?
Le ASD e SSD dovranno quindi assicurarsi che i loro statuti rispettino i “principi previsti dagli Statuti del CONI e CIP, rispettivamente agli articoli 29 e 33“, ovvero:
- democraticità e pari opportunità, in linea con l’art. 7 del D. Lgs. 36/2021;
- lealtà sportiva;
- salvaguardia della funzione educativa, sociale e culturale dello sport;
- osservanza di principi, norme e consuetudini sportive del CONI e del CIP.
Avvio delle verifiche del comitato statuti ASD e SSD: cosa fare per essere conformi
In linea con quanto già accadeva prima, ma ora con un “filtro” di controllo in più, tutte le Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche che intendano ottenere e/o mantenere l’iscrizione al RASD dovranno quindi rispettare i principi stabiliti dagli organismi sportivi nazionali, olimpici e paralimpici, e le ASD/SSD che pratichino entrambe le discipline dovranno rispettare sia quelli del CONI che del CIP.
NB: per le realtà già iscritte al RASD, la verifica avverrà in caso di controlli o di variazioni statutarie future.
Le Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche che ancora non abbiano adeguato i propri statuti alle previsioni di cui al D. Lgs. 36/2021 (speriamo poche, viste le conseguenze!) dovranno quindi in sede di modifica verificare che gli stessi siano anche conformi ai principi fondamentali previsti dagli statuti del CONI e del CIP, rispettivamente contenuti negli articoli 29 e 33 dei relativi regolamenti, mentre le ASD e SSD già iscritte al RASD dovranno accertarsi della conformità dei loro statuti ai principi di cui sopra.
Tale verifica, lo ribadiamo, occorre non solo per garantire la continuità dell’iscrizione degli Enti al RASD nel tempo, ma anche per mantenere le agevolazioni fiscali previste per ASD e SSD iscritte al Registro Nazionale delle Attività Sportive Dilettantistiche (tra cui la “gestione dei volontari“).
Cosa succede alle ASD e SSD che non rispettano i nuovi obblighi statutari?
Le ASD e SSD che non si adeguino ai principi richiamati da CONI e CIP potrebbero ricevere richieste di modifica dello statuto e, in caso di mancato adeguamento, vedersi notificata la cancellazione dal RASD, con conseguenze “sportive” dirette come l’impossibilità di operare nel settore e nei relativi circuiti nazionali, federali, degli Enti di Promozione e delle Discipline Associate, e le note ricadute “fiscali” connesse alla perdita delle relative agevolazioni.
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