Fondo Ristori per APS, ODV ed ONLUS: richieste entro l'11 dicembre

Fondo Ristori per APS, ODV ed ONLUS: richieste entro l’11 dicembre

Con l’avviso n. 2/2021 adottato con Decreto direttoriale n. 614 in attuazione del Decreto interministeriale del 30 ottobre 2021, sono stati disciplinati termini e modalità per la presentazione delle istanze per accedere al Fondo Straordinario Ristori per Enti del Terzo Settore, istituito per fronteggiare la crisi economica “determinatasi in ragione delle misure di contenimento” del coronavirus.

Le richieste, inoltrate a partire dalle ore 8:00 del 29 novembre scorso, dovranno essere inviate entro le 23:59:59 del prossimo 11 dicembre, esclusivamente per via telematica, attraverso la piattaforma elettronica Ristori Enti Terzo Settore.

Fondo Ristori per Enti del Terzo settore: quali ETS possono fare domanda?

L’accesso al contributo è consentito esclusivamente ad Organizzazioni di Volontariato, Associazioni di Promozione Sociale ed ONLUS iscritte nei rispettivi registri “che nel corso dell’anno 2020 abbiano cessato o ridotto l’esercizio delle proprie attività statutarie di interesse generale in conseguenza delle misure per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”, ricomprese nell’elenco codici ATECO di cui all’Allegato 1 dell’Avviso, a compendio delle FAQ pubblicate del Ministero.

L’iscrizione “deve risultare alla data di presentazione dell’istanza” ed essere stata conseguita precedentemente “al 25 dicembre 2020”, fermo restando la possibilità di presentare una sola richiesta, anche se iscritti in più registri.

NB: per tutti gli Enti interessati è possibile presentare richiesta di iscrizione ad una delle sezioni del Registro Unico Nazionale del Terzo Settore dallo scorso 24 novembre. QUI tutti i dettagli.
Resta infine confermata, ad oggi, la scadenza al prossimo 31 maggio 2022 per gli adeguamenti statutari al Codice del Terzo Settore attraverso le maggioranze ordinarie limitatamente alle previsioni obbligatorie.

Fondo Ristori ETS: quanto spetta agli interessati?

“Al fine di assicurare l’omogenea applicazione della misura su tutto il territorio nazionale”, la somma attribuibile a ciascuna organizzazione verrà calcolata considerando il “totale delle risorse disponibili” in rapporto al “numero di domande ammesse”.

Tenuto conto che l’ammontare contributivo non potrà in ogni caso superare i 5.000 euro per organizzazione, gli enti che nell’ultimo bilancio consuntivo approvato “dai competenti organi statutari” abbiano dichiarato entrate superiori a 100.000 euro, avranno diritto ad un aumento del 30%.

Enti del Terzo Settore: quali controlli per accedere al Fondo Ristori?

Controlli preventivi. Alla scadenza del termine per la presentazione delle domande, è previsto l’avvio, da parte del Ministero del Lavoro, di una fase di controllo volta ad accertare in via preventiva la sussistenza della dichiarata iscrizione ai registri e finalizzata alla formazione di elenchi dei possibili beneficiari, da trasmettere alle Amministrazione competenti per gli accertamenti di loro pertinenza.

Nello specifico:
– entro il 14 dicembre 2021, gli elenchi verranno trasmessi a Regioni, Province autonome e ad Agenzia delle entrate, “per effettuare il controllo di iscrizione nei relativi registri e nella corrispondente Anagrafe delle Onlus”;
– entro il 23 dicembre 2021, le stesse Amministrazioni, “terminato il controllo”, trasmetteranno al Ministero del Lavoro gli esiti delle verifiche, fermo restando che, in caso di decorso del termine senza riscontro, “le istanze presentate si intendono comunque accolte”.

In relazione alle APS iscritte nel Registro Nazionale, la verifica dei requisiti ha luogo automaticamente al momento del caricamento dell’istanza, visto l’avvenuto aggiornamento del sistema.

Controlli post erogazione. Le Amministrazione erogatrici effettueranno verifiche a campione “nella misura minima del 5% dei soggetti beneficiari”, volti ad accertare la veridicità degli elementi dichiarati nell’istanza, fermo restando che in caso di indebita percezione, è previsto il recupero delle somme erogate, “maggiorate degli interessi legali”.

Questo approfondimento è stato realizzato in collaborazione con la Dott.ssa Mimma Sgrò.

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