Decreto Ristori bis: nuovi aiuti per ASD, SSD ed Enti del Terzo Settore?

Decreto Ristori bis: nuovi aiuti per ASD, SSD ed Enti del Terzo Settore?

Il Presidente Mattarella ha firmato nella giornata di lunedì il Decreto Legge n. 149 del 9 novembre 2020, ribattezzato Decreto Ristori bis, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 279. Proseguendo sullo stesso filone del primo Ristori, il Decreto introduce “ulteriori misure urgenti in materia di tutela della salute, sostegno ai lavoratori e alle imprese e giustizia, connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”, a compensazione, questo l’intento, delle ultime restrizioni introdotte dal DPCM del 3 novembre scorso per

DPCM 3 novembre: area gialla, arancione e rossa. Novità per il Enti sportivi e non

DPCM 3 novembre: area gialla, arancione e rossa. Novità per Enti sportivi e non

A seguito della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, entrerà in vigore domani, con efficacia sino al prossimo 3 dicembre, l’ultimo DPCM (quello del 3 novembre, il 23° dall’inizio del periodo emergenziale), contenente la preannunciata suddivisione dell’Italia in aree (gialla, arancione e rossa) in correlazione al livello di rischio causato dalla diffusione e dalla velocità di trasmissione del coronavirus. Il DPCM del 3 novembre introduce una sorta di nuovo lockdown caratterizzato da misure di intensità sempre crescente a seconda

Decreto Ristori: quali aiuti per ASD, SSD e lavoratori dello sport

Decreto Ristori: quali aiuti per ASD, SSD e lavoratori dello sport

Già nella conferenza stampa di domenica scorsa di presentazione del DPCM del 24 ottobre erano state annunciate dal Premier Conte le misure di sostegno economico che a stretto giro sarebbero state approvate per sostenere i settori colpiti dalle nuove chiusure imposte per contenere l’emergenza epidemiologica da coronavirus: il “Decreto Ristori” (D.L. 137/2020, pubblicato in G.U. n. 269 dello stesso giorno) ne è la diretta conseguenza, con l’intento di garantire un “po’ di ossigeno” a palestre, piscine, lavoratori

DPCM 24 ottobre: sospese le attività di palestre, piscine e centri culturali

DPCM 24 ottobre: sospese le attività di palestre, piscine e centri culturali

Vista l’evoluzione della situazione epidemiologica legata al coronavirus, “il carattere particolarmente diffusivo dell’epidemia e l’incremento dei casi sul territorio nazionale”, è stato pubblicato nella giornata di ieri il Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 24 ottobre 2020, il terzo DPCM in 11 giorni. In sostituzione di quanto stabilito dal DPCM del 13 ottobre scorso, così “come modificato e integrato dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 18 ottobre 2020”, il testo sancisce l’entrata in

DPCM 18 ottobre: quali novità per enti sportivi, palestre e piscine?

DPCM 18 ottobre: quali novità per enti sportivi, palestre e piscine?

A seguito della presentazione in conferenza stampa, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DPCM del 18 ottobre 2020, ultimo provvedimento in ordine di tempo messo in campo per fronteggiare il diffondersi del contagio da coronavirus, contenente ulteriori disposizioni attuative dei D. L. n. 19 del 25 marzo 2020 e n. 33 del 16 maggio 2020. Il testo inasprisce le restrizioni già introdotte con il Decreto del 13 ottobre scorso, che avevamo analizzato qui, con tanto di

DPCM 13 ottobre 2020: novità per ASD, SSD e associazioni culturali (ETS)

È stato firmato nella notte il DPCM 13 ottobre contenente ulteriori disposizioni attuative e misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19, recante misure valide da domani, 14 ottobre, e per i prossimi 30 giorni, fino al 13 novembre 2020. Queste le novità più rilevanti per il mondo dello sport di base, promosso da Associazioni Sportive Dilettantistiche e Società Sportive Dilettantistiche, e per quello di tutti gli Enti Non Profit di natura culturale, già alle prese con

Credito d'imposta canoni di locazione: cos'è e come funziona per Associazioni e SSD

Credito d’imposta canoni di locazione: cos’è e come funziona per Associazioni e SSD

Tra le misure economiche messe in campo per contrastare gli effetti negativi del lockdown da coronavirus, il Decreto Legge n. 34 del 19 maggio scorso (meglio noto come Decreto Rilancio), ha introdotto all’articolo 28, il “credito d’imposta per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d’azienda”. Si tratta di credito nei confronti dello Stato, concesso “ai soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione, con ricavi o compensi non superiori a 5 milioni

Come richiedere i contributi a fondo perduto per Enti Non Commerciali previsti dal Decreto Rilancio?

Come richiedere i contributi a fondo perduto per Enti Non Commerciali previsti dal Decreto Rilancio?

Con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 10 giugno 2020, sono state definite le istruzioni ed i modelli per la richiesta dei contributi a fondo perduto previsti dall’articolo 25 del Decreto Rilancio (n. 34 del 19/5/2020), con annesse modalità di presentazione e trasmissione dell’istanza, dettagliate e specificate attraverso una guida illustrativa ed un vademecum dedicato. Contributi a fondo perduto del Decreto Rilancio: cosa sono? Tra le misure di “sostegno alle imprese e all’economia” inserite nel Titolo

ASDSSD come richiedere i contributi a fondo perduto

ASD/SSD: come richiedere i contributi a fondo perduto

Nella giornata di ieri, 11 giugno, è stato pubblicato il decreto dell’Ufficio per lo Sport contenente i criteri, le modalità ed i termini di presentazione delle istanze “per l’erogazione dei contributi a fondo perduto” nei confronti di Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche, secondo quanto specificato dall’allegato 1 del provvedimento, utili a fronteggiare la “crisi economica che ha coinvolto anche il mondo dello sport e determinatasi in ragione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”. Uno stanziamento di oltre 50 milioni

Centri Estivi e attività ludiche nella fase 2 del coronavirus

Centri Estivi e attività ludiche nella fase 2 del coronavirus

Il DPCM del 17 maggio scorso ha individuato nel prossimo 15 giugno la date per l’accesso “a luoghi destinati allo svolgimento di attività ludiche, ricreative ed educative, anche non formali, al chiuso o all’aria aperta”, dando di fatto il “via libera” ai centri estivi, con possibilità per Regioni e Province Autonome di posticipare o anticipare, a seguito di una valutazione preventiva che tenga conto de “l’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori” e in subordine all’adozione di