Revisione della delibera CONI 1566/2016: ecco le richieste del Coordinamento Nazionale degli Enti di Promozione Sportiva

Il Coordinamento degli Enti di Promozione Sportiva ha proposto lo slittamento al 2018 del termine per l’entrata in vigore del “nuovo” Registro CONI, l’approvazione di un elenco aggiornato di “sport riconosciuti” oltre che la creazione di un tavolo tecnico per lo studio e l’approfondimento delle nuove discipline sportive.

Niente di nuovo sotto il sole. E’ questo, in buona sostanza, ciò che è emerso dalla riunione del primo febbraio scorso tenutasi presso il CONI tra il Coordinamento Nazionale degli Enti di Promozione Sportiva ed il Segretario Generale del CONI relativamente alla delibera 1566/2016. La determinazione del CONI che ha gettato nel panico migliaia di Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche (che hanno scoperto, dall’oggi al domani, di non proporre uno “sport riconosciuto“, sebbene la loro iscrizione al Registro fosse comunque andata a buon fine, e di rischiare dunque la cancellazione d’ufficio, con tutte le conseguenze del caso …) risulta dunque ancora “buona”, seppur si sia in attesa di una ufficiale presa di posizione del CONIper una disamina complessiva della situazione” a fronte delle richieste pervenute.

Le proposte avanzate dal Coordinamento, rese note con il Comunicato stampa pubblicato in esito all’incontro, oltre che condivisibili appaiono anche estremamente urgenti, non foss’altro perchè in caso di mancato accoglimento è stato fissato “al 1° marzo 2017 il termine ultimo … per le attività di bonifica“.

Queste le ipotesi avanzate dal Coordinamento, nel tentativo da una parte di ridimensionare il numero delle discipline sportive (o presunte tali) riconoscibili dal CONI ma altrettanto di razionalizzarle con senso, senza esclusioni a dir poco inspiegabili (krav maga, crossfit, pilates, …):
1. slittamento al 2018 del termine utile per l’entrata in vigore del nuovo sistema di Registro, con riassestamento delle discipline sportive dilettantistiche;
2. approvazione di un elenco di discipline sportive dilettantistiche di base che il Coordinamento ha presentato al Segretario Generale del CONI: tali discipline tengono conto delle istanze provenienti dalla base associativa;
3. creazione immediata di un tavolo tecnico permanente CONI/EPS, per lo studio e l’approfondimento della valenza delle nuove discipline sportive“.

In attesa di una comunicazione ufficiale che possa mettere la parola “fine” alla querelle su quali siano gli sport degni di riconoscimento e quali invece no, alcune domande ancora non trovano risposta:
– tutti gli attestati/diplomi che i vari EPS/FSN (anche avvallati dal CONI) hanno concesso sino ad oggi per attività ritenute sportive ma che ora non lo sono più (?!), che valore avevano/avranno?
– a che titolo il CONI, che ha concesso il riconoscimento ai fini sportivi ad un Ente in quanto “unico organismo certificatore dell’effettiva attività sportiva svolta dalle società e dalle associazioni sportive dilettantistiche” può ex officio revocarne l’iscrizione?
– la cancellazione dal Registro comporta la decadenza dalle agevolazioni fiscali da quel momento in avanti: e per le annualità precedenti …?

Il timore di aver inaugurato una nuova “saga” come quella sul certificato medico piuttosto che sul defibrillatore c’è, ma la speranza che si possa giungere ad una definizione unitaria di sport, con tutte le conseguenze del caso anche in termini di adempimenti, agevolazioni ed affini è l’ultima a morire …

PS: indipendentemente da quanto accadrà, e dunque non solo per gli Enti sportivi ma anche per le associazioni ricreative ed affini, avere uno statuto a norma, in linea con le previsioni delle norme di riferimento, rappresenta condizione necessaria (ma a volte non sufficiente …) per poter godere delle agevolazioni fiscali! Ecco perchè abbiamo scritto questo articolo!

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