600 euro per sportivi dilettanti ex "Cura Italia": come presentare la richiesta

600 euro, indennità per sportivi dilettanti: come presentare la richiesta

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, di concerto con il Ministro per le Politiche Giovanili e lo Sport, ha approvato nella giornata di ieri il Decreto di disciplina della modalità di presentazione delle domande dell’indennità per gli sportivi dilettanti, prevista in favore dei rapporti di collaborazione sportiva non professionistica dal “Cura Italia” del 17 marzo scorso, tra le varie misure di sostegno economico in contrasto alle conseguenze del lockdown dovuto alla pandemia del coronavirus. Chi può fare

Reddito di cittadinanza e “quota 100”: conseguenze per gli sportivi dilettanti di ASD e SSD nel regime dei 10000 €/anno?

In questi ultimi giorni si stanno riproponendo numerosi quesiti sulle implicazioni del reddito di cittadinanza (introdotto con il D.L. 4/2019) per gli sportivi dilettanti di associazioni e società sportive dilettantistiche senza fini di lucro, regolarizzati (ricorrendone i presupposti) in regime 342/2000 (in completa esenzione fiscale e contributiva fino a 10.000 euro/anno): abbiamo quindi cercato, per quanto possibile, di approfondire una questione di per sé già molto delicata. Partiamo dall’assunto, confermato dall’annullamento di quanto esposto oltre un anno

La Pet Therapy è uno sport riconosciuto dal CONI?

Riceviamo, in questi primi giorni del nuovo anno, molte richieste di chiarimento sul corretto inquadramento della “Pet Therapy“, che per alcuni andrebbe intesa come attività sportiva dilettantistica, e come tale riconoscibile dal CONI, e pertanto praticabile per il tramite di Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche. Crediamo sia quanto mai opportuno, in primis per il rispetto nei confronti di una attività estremamente meritevole di attenzione e secondariamente per i reali benefici che può generare, cercare di fare un

Le collaborazioni coordinate e continuative con gli Enti sportivi (ASD/SSD) sono REDDITI DIVERSI?

Da alcuni giorni sto riflettendo su una questione molto delicata e di assoluto rilievo: riguarda i rapporti con gli istruttori sportivi in regime 342/2000, che secondo quanto scritto e licenziato dalle Istituzioni il 20 dicembre 2017 a notte fonda, dal primo gennaio 2018 sarebbero tutte collaborazioni coordinate e continuative (co.co.co.). Per la verità sto naturalmente anche leggendo con attenzione quanto pubblicato sul punto specifico, da molti studiosi qualificati e competenti. Tutti, ripeto tutti (quindi difficile immaginare che tutti

Il lavoro nel mondo dello Sport: meglio conoscere con precisione prima di esprimere giudizi?

Nei giorni passati abbiamo scritto alla redazione di “repubblica.it” allo scopo di replicare ad un loro articolo dal titolo “Sottopagati e senza garanzie: l’esercito invisibile dei lavoratori nello sport“, pubblicato lo scorso 27 maggio. Non sappiamo se quanto inviato alla redazione porterà alla pubblicazione della nostra opinione (evidentemente circostanziata), motivo per cui abbiamo deciso di procedere in autonomia alla divulgazione diretta del nostro pensiero, confidando nella diffusione (ci auguriamo virale) di quanto riteniamo doveroso precisare, oltre che

Quali sono le agevolazioni fiscali di un Ente Non Profit (Associazione, Società Sportiva Dilettantistica, …)?

Decommercializzazione dei corrispettivi incassati dagli associati/iscritti, regime fiscale agevolato sui proventi commerciali ex L. 398/91, possibilità (soprattutto per gli Enti “sportivi”) di utilizzare contratti di collaborazione estremamente agevolati … e molto altro! L’idea di mettere “nero su bianco” le agevolazioni fiscali che caratterizzano gli Enti Non Commerciali (o Enti Non Profit, che dir si voglia) passa dall’esigenza di chiarire, nella maniera più semplice ed immediata possibile, quali siano le più rilevanti peculiarità (in positivo) della promozione di

Delibera CONI 1566/2016: ecco le discipline sportive ammissibili per Associazioni e Società Sportive Non Profit

L’iscrizione al Registro delle Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche che vale il riconoscimento ai fini sportivi è conseguita esclusivamente con riferimento alla pratica di una delle 396 discipline sportive individuate dal CONI. L’intento è lodevole (ed il settore sportivo ne aveva bisogno), ma il risultato lascia un po’ a desiderare. È questo, a caldo, il pensiero della maggior parte degli addetti ai lavori, che in questi anni si sono visti passare sulle scrivanie migliaia di statuti di