Obbligo defibrillatore per ASD e SSD: proroga ulteriore fino al 30 novembre 2016 – ATTENZIONE!

Il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha firmato il decreto che proroga ulteriormente il termine ultimo per Associazioni Sportive Dilettantistiche e Società Sportive Dilettantistiche in relazione all’obbligo di dotazione di defibrillatore semiautomatico.

In questi giorni abbiamo ricordato ai nostri lettori sportivi l’obbligo di dotarsi di defibrillatore semiautomatico entro il 20 luglio 2016. Ebbene, con precisione svizzera (o forse italiana?!) proprio ieri sera è giunta la seconda proroga, che posticipa ulteriormente la scadenza al 30 novembre 2016.
Il testo del decreto, che potete trovare sul sito istituzionale del Ministero della salute, stabilisce nel suo unico articolo che “Al decreto del Ministro della salute, adottato di concerto con il Ministro per gli affari regionali, il turismo e lo sport, in data 24 aprile 2013, all’articolo 5, comma 5, le parole “36 mesi” sono sostituite dalla seguenti: “40 mesi e 10 giorni“.

La motivazione di questo ulteriore slittamento della scadenza è fornita dal Ministero stesso che ha ritenuto “non ancora completate le attività di formazione degli operatori del settore sportivo dilettantistico circa il corretto utilizzo dei defibrillatori semiautomatici.

Non volendo entrare nel merito delle ragioni che hanno spinto ad adottare una nuova proroga, una riflessione ci sorge spontanea: se l’obiettivo della norma sul defibrillatore è davvero tutelare la salute degli sportivi, quanti altri rinvii possiamo permetterci?! Come per il certificato medico sarà una saga senza epilogo …?

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11 commenti

  1. Buongiorno. Premesso che, ovviamente, chi scrive non ha modo di modificare in via diretta il dettato normativo per ovviare a talune delle problematiche da Lei sollevate, d'obbligo paiono alcune precisazioni:
    – la legge dispone l'obbligo di dotazione in capo a tutti gli enti sportivi che svolgano attività nel circuito CONI: va da sé che se un Vostro associato svolge attività in autonomia su strada (per "i fatti suoi" per intenderci) oppure presso un altro Ente nessuna responsabilità diretta potrà essere imputata alla Vostra associazione in caso di evento lesivo;
    – in tema di dotazione del dispositivo, l'art. 5 n. 6 del Decreto Balduzzi stabilisce che: "L'onere della dotazione del defibrillatore semiautomatico e della sua manutenzione è a carico della società. Le società che operano in uno stesso impianto sportivo, ivi compresi quelli scolastici, possono associarsi ai fini dell'attuazione delle indicazioni di cui al presente articolo. Le società singole o associate possono demandare l'onere della dotazione e della manutenzione del defibrillatore semiautomatico al gestore dell'impianto attraverso un accordo che definisca anche le responsabilità in ordine all'uso e alla gestione";
    – le reponsabilità dell'Associazione sono collegate esclusivamente alle attività da quest'ultima organizzate, gestite ed erogate.
    Cordialità, Stefano Bertoletti

  2. Buongiorno,
    la nostra ASD svolge attività prevalentemente all'aperto(ciclismo) e non sempre in luoghi fissi. Come ci dobbiamo comportare in merito al possesso del defibrillatore?

    1. Buongiorno. Il defibrillatore è un dispositivo portatile e dunque per sua natura può essere spostato. La norma non entra nel merito di casi come il Vostro, ma la logica porta a ritenere che per evitare contestazioni di sorta sarebbe necessario che il dispositivo fosse sempre disponibile durante lo svolgimento delle attività sociali. Cordialità, Stefano Bertoletti

    2. buongiorno . lo so che è un dispositivo portatile come premessa la nostra ASD svolge attività ciclistica, i vari componenti si allena autonomamente durante la settimana come si fa ad adempiere alla norma del defribrillatore. grazie

    3. Buongiorno. Premesso il nuovo rinvio (trattato qui http://www.tuttononprofit.com/2016/11/primo-gennaio-2017-nuova-scadenza-per-defibrillatori-semiautomatici-presso-centri-sportivi-dilettantistici.html), l'obbligo di dotazione e formazione del personale addetto sorge per l'Ente per le attività da questo promosse ed organizzate. Se un soggetto, di sua spontanea volontà, si allena in autonomia e senza alcun indirizzo/indicazione/attività diretta dell'associazione, nessun onere può sorgere in capo a quest'ultima. Cordialità, Stefano Bertoletti

    4. Buongiorno la ringrazio per la Sua risposta, mi scusi per attività promosse ed organizzate si intendono eventi ufficiali tipo cicloraduni, pedalate ecologiche oppure anche il ritrovo domenicale per una uscita in gruppo dei soci rientra nelle attività promosse dall'ente in questo caso una ASD. mi scuso se abuso della Sua gentilezza . cordiali saluti

    5. Buongiorno. Per attività promosse dall'ASD si intendono tutte quelle organizzate e gestite dall'Ente, sia sotto il profilo della logistica che degli istruttori: ogniqualvolta insomma sia stata posta in essere ogni sorta di attività organizzativa/gestionale da parte dell'ASD. Cordialità, Stefano Bertoletti

  3. Buongiorno,
    noi svolgiamo la nostra attività presso una palestra gestita e di proprietà della asl. Il dae lo dobbiamo comprare noi o ce lo deve fornire la asl o più in generale tutti i gestori di palestre se trattasi di palestre gestite da enti pubblici (leggi: comuni)
    Grazie infinite

    1. Buongiorno. Così stabilisce il Decreto Balduzzi (intitolato "Disciplina della certificazione dell'attivita' sportiva non agonistica e amatoriale e linee guida sulla dotazione e l'utilizzo di defibrillatori semiautomatici e di eventuali altri dispositivi salvavita") all'art. 5 n. 6: "L'onere della dotazione del defibrillatore semiautomatico e della sua manutenzione è a carico della società. Le società che operano in uno stesso impianto sportivo, ivi compresi quelli scolastici, possono associarsi ai fini dell'attuazione delle indicazioni di cui al presente articolo. Le società singole o associate possono demandare l'onere della dotazione e della manutenzione del defibrillatore semiautomatico al gestore dell'impianto attraverso un accordo che definisca anche le responsabilità in ordine all'uso e alla gestione". Cordialità, Stefano Bertoletti

  4. Buongiorno, siamo una asd che tiene corsi in diverse località del nord e centro Italia, utilizzando palestre scolastiche e comunali, spesso con poche ore di assegnazione settimanali in ognuna. Nel nostro caso dovremmo dotarci di un defibrillatore per ogni città e palestra? E portarlo avanti e indietro per un'ora di lezione? O dovrebbe più verosimilmente essere il proprietario o il gestore dell'impianto a dotarlo dell'apparecchio? Quando si dice che la responsabilità è della asd si contemplano casi come questi?

    1. Buongiorno. Così stabilisce il Decreto Balduzzi (intitolato "Disciplina della certificazione dell'attivita' sportiva non agonistica e amatoriale e linee guida sulla dotazione e l'utilizzo di defibrillatori semiautomatici e di eventuali altri dispositivi salvavita") all'art. 5 n. 6: "L'onere della dotazione del defibrillatore semiautomatico e della sua manutenzione è a carico della società. Le società che operano in uno stesso impianto sportivo, ivi compresi quelli scolastici, possono associarsi ai fini dell'attuazione delle indicazioni di cui al presente articolo. Le società singole o associate possono demandare l'onere della dotazione e della manutenzione del defibrillatore semiautomatico al gestore dell'impianto attraverso un accordo che definisca anche le responsabilità in ordine all'uso e alla gestione". Cordialità, Stefano Bertoletti

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