POS: in arrivo le sanzioni/interdizioni per i trasgressori?

Cari lettori, siamo certi non siate rimasti immuni alla “telenovela” sul POS (la cronistoria della vicenda la potete in ogni caso trovare QUI): obbligo? onere? suggerimento? Ebbene, accertato che il Decreto Legge 179/2012 convertito con modificazioni dalla L. 17 dicembre 2012, n. 221 aveva stabilito, all’art. 15, che “i soggetti che effettuano l’attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, sono tenuti ad accettare anche pagamenti effettuati attraverso carte di debito“, l’assenza di sanzioni per i trasgressori aveva condotto tutti (o quasi) a ritenere tale previsione un onere e non un obbligo, e come tale indotto a ritenere tacitamente permesso non adempiere.

Recentemente però, sollecitato in questa direzione, il sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Enrico Zanetti, ha chiarito come il Governo stia verificando gli effetti della norma sul mercato e valutando altresì “la possibile introduzione di sanzioni o interdizioni in caso di inadempienza” visti i numerosissimi inadempienti, molto probabilmente scoraggiati dai costi fissi di installazione ma soprattutto dai costi variabili legati alle singole transazioni.

Allo stato attuale pertanto nulla è cambiato … ma fino a quando sarà così?

NOVITA’ PREVSITA DAL DISEGNO DI LEGGE N. 1747 PRESENTATO IN SENATO IL 22.01.2015: sono state previste agevolazioni fiscali a beneficio dei professionisti che, ai sensi dell’art. 15 co. 4 del D.L. n. 179/12 così come modificato dall’art. 9 co. 15 – bis del D.L. n. 150/13, si siano dotati di POS al fine di “accettare anche pagamenti effettuati attraverso carte di debito“, e questo in ragione del fatto che l’attuale assenza di sanzioni in caso di mancato rispetto della normativa in questione ha nei fatti disincentivato ad adempiere a tale previsione di legge, ritenuta più un onere che un obbligo (come avevamo già chiarito QUI).

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2 commenti

  1. Come disse nel secolo scorso uno che se ne intendeva, "certe persone credono che la realtà possa essere cambiata con un decreto. Alla loro fede nei decreti deve essere attribuito il nome di de-cretinismo". Pagare con il bancomat piuttosto che con i contanti, è un fatto culturale; quando tutti ci abitueremo a saldare i nostri conti in questo modo, come si fa negli USA anche per importi modici, tutti installeranno i POS, senza incentivi e senza sanzioni ma semplicemente per restare sul mercato.

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