Speriamo non sia mai accaduto a nessuno di coloro che leggono, ma siamo certi che sicuramente conoscerete persone alle quali sia toccata la sventura di subire un furto negli spogliatoi/armadietti dell’Associazione/Società Sportiva presso la quale praticavano pilates oppure ancora dell’Associazione Culturale presso la quale partecipavano ai corsi di yoga. Ebbene … chi ne risponde?
Sgombriamo in prima battuta il campo da una leggenda metropolitana: la sola affissione da parte del gestore del Centro della classica comunicazione con la quale “la Direzione declina ogni responsabilità in caso di furto” non ha valenza di sorta ad eccezione delle ipotesi in cui:
1) il furto sia stato cagionato da una colpa dello stesso derubato (ad esempio nell’ipotesi in cui questi abbia lasciato un oggetto prezioso su di una mensola senza curarsi di metterlo in sicurezza);
2) il furto sia stato cagionato da forza maggiore (ad esempio nel caso di una vera e propria rapina avvenuta nel centro);
3) la rovina del bene sia connessa alla natura dello stesso.
All’infuori dell’elencazione di cui sopra, il gestore del Centro è infatti responsabile per le cose lasciate in custodia negli spogliatoi o nelle cassette chiuse durante le ore di frequentazione dei corsi. Infatti il solo pagamento di eventuali quote attività oppure anche di singoli ingressi giornalieri, implica che il Centro (a
prescindere dalla sua forma giuridica, e dunque sia esso un’Associazione, una Società Sportiva, un Ente commerciale, …) sia di per se stesso responsabile della custodia e del deposito dei beni portati all’interno dello stesso (e questo ex art. 1783 – 1786 c.c. e 1766 c.c.). Ciò significa che, al di là delle fattispecie tipiche sopra indicate, il Centro dovrà risarcire il derubato per gli eventuali furti avvenuti negli armadietti o anche negli spogliatoi, e ciò dal momento che eventuali comunicazioni dell’opposto tenore letterale all’ingresso del Centro, non hanno alcun valore sotto l’aspetto giuridico.
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buongiorno. io ho subito un furto di questo tipo (iphone depositato in armadietto chiuso con combinatore) all'interno di una nave. la compagnia di navigazione si chiama fuori dalla questione sostenendo che non vanno lasciati oggetti di valore e che lo stesso è scritto nei cartelli affissi.concludono dicendo che mancano elementi oggettivi di responsabilità da parte loro. facci presente che in quell'occasione ben 2 armadietti sono stati forzati ed oggetti sottratti. idem il giorno prima ai danni di almeno un altro ospite della nave. il tutto avvenuto all'interno dello spogliatoio maschile dell'area spa, alla quale si accede solamente dietro pagamento di ulteriore sovrapprezzo rispetto al biglietto della crociera. come posso tutelarmi dopo questo loro rifiuto di assunzione di responsabilità?
Buongiorno.
Le consiglio di prendere visione dei riferimenti di legge che abbiamo indicato ed eventualmente darne visione anche alla compagnia navale.
I migliori saluti,
Gabriele Aprile
salve a tutti. vorrei agganciarmi alla prima questione. Le assicurazioni contro furti e danni sono abbastanza onerose e le associazioni sono sempre… in bolletta. come possiamo fare? Inoltre, nel caso che l'edificio e le attrezzature siano del comune, lasciate in gestione alle varie associaizoni, a chi spetta l'onere di riacquistare le attrezzature o ripristinare i danni all'edificio se l'assicurazione non copre tutte le spese?
grazie mille della risposta
maria paola
Buongiorno Maria Paola. Le responsabilità sono in capo alle diverse Associazioni che utilizzano gli spazi. Inoltre, statuto e regolamento interno (facoltativo) dell'Associazione, che ogni socio deve rispettare, regolano la vita associativa e anche la gestione di queste situazioni.
I migliori saluti,
Gabriele Aprile
Buon anno e grazie per il lavoro che state svolgendo per noi molto prezioso.
Una domanda: per quanto riguarda invece i danni recati alle eventuali attrezzature lasciate nel Centro dove un'associazione svolge la sua attività visto che questo centro viene frequentato da più associazioni/gruppi?
Cordiali saluti
Gaetano
Buon anno a Lei Gaetano e grazie!
La questione è più complessa e dipende dalla proprietà delle attrezzature e da eventuali polizze assicurative presenti.
I migliori saluti,
Gabriele Aprile