Superare la fase emergenziale all’insegna di un graduale ritorno alla normalità, anche per associazioni e società sportive, inclusi gli Enti del Terzo Settore (già alle prese con gli ultimi mesi disponibili per modificare gli statuti in base alle previsioni del D. Lgs. 117/2017): è questo il principio ispiratore del Decreto Legge n. 24 del 24 marzo 2022, contenente “Disposizioni urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia da COVID19”. Il testo normativo varato dal
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Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS): ecco come iscriversi
Come preannunciato, è stato pubblicato sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, in attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il Decreto Ministeriale n. 106 del 15 settembre 2020, contenente la disciplina delle “procedure per l’iscrizione e per la cancellazione degli enti nel Registro unico nazionale del Terzo settore”, meglio noto come RUNTS. Atteso da tempo, il testo normativo conferisce operatività al Registro Unico, caposaldo del Codice del Terzo Settore, riportando le informazioni relative al
Esenzione imposta di registro e di bollo per la modifica degli statuti in Enti del Terzo Settore (o APS o ODV)
Se la Vostra Associazione Non Profit è stata investita dalla Riforma del Terzo Settore, nei prossimi mesi (qualora non vi abbia già provveduto, vista l’ennesima proroga al 30 giugno 2020) dovrà necessariamente modificare il proprio statuto, per adeguarlo quanto meno alle norme inderogabili (valutando anche le derogabili e quelle “facoltative”, così come da circolare MPLS del dicembre 2018) individuate dal Codice del Terzo Settore per i rispettivi Enti, le Associazioni di Promozione Sociale e le Organizzazioni di
La somministrazione di alimenti e bevande ai soci di un’Associazione (culturale, sportiva, …) è attività istituzionale?
La somministrazione di alimenti e bevande effettuata da un’associazione non profit (culturale, sportiva dilettantistica, …) nei confronti dei propri soci è da ritenersi un’attività commerciale, e pertanto sempre rilevante per l’Ente ai fini del calcolo delle imposte. Alzino le mani tutti coloro che, almeno una volta, hanno sentito o (peggio ancora) letto che se un’associazione somministra alimenti e bevande solo ai propri associati quei proventi possono essere considerati istituzionali (e dunque detassati) … Bene: ora tiratele giù,