Spesometro 2016: cos’è? Quali sono i soggetti obbligati? Come trasmetterlo? Entro quando? Qui tutte le risposte e le istruzioni per l’invio!
Cari lettori, anche quest’anno a grandi passi ci stiamo avvicinando alla scadenza per l’invio dello Spesometro: cerchiamo dunque in pochi semplici passaggi di chiarire di cosa si tratta e chi/come vi debba adempiere. Se siete gestori/amministratori di un Ente Non Profit con Partita IVA non fatevelo scappare!
Di cosa si tratta?
Lo spesometro è una comunicazione da effettuarsi all’Agenzia delle Entrate riguardante le operazioni rilevanti ai fini IVA introdotta dal D. L. 78/10. Tale dichiarazione, obbligatoria, deve avvenire tramite il Modello di Comunicazione Polivalente.
Chi deve adempiere?
Tutti i soggetti passivi IVA. Per quanto concerne gli Enti Non Profit, esiste l’obbligo di invio di tutti i dati relativi a fatture emesse o ricevute per quanto riguarda l’attività commerciale, indipendentemente dall’adozione o meno del regime 398/91. Ciò significa che, nel caso in cui si sia esercitata esclusivamente attività istituzionale, non si è tenuti all’invio dello spesometro.
Una ulteriore specifica: sempre relativamente l’attività commerciale, qualora l’importo unitario dell’operazione sia stato pari o superiore a euro 3.600 (IVA compresa) è necessario inserirlo nello spesometro anche nel caso non sia stata emessa fattura (visto l’esonero dall’obbligo).
Come?
E’ possibile inviare il Modello autonomamente, seguendo le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate, oppure avvalendosi di un intermediario abilitato.
Entro quando?
La trasmissione della comunicazione relativa al periodo di imposta 2015 deve essere effettuata entro lunedì 11 aprile 2016 da parte dei soggetti che effettuano la liquidazione dell’IVA mensilmente ed entro mercoledì 20 aprile 2016 da parte degli altri soggetti obbligati.
ATTENZIONE: con un comunicato stampa dell’8 aprile scorso Agenzia Entrate ha prorogato al 20 aprile il termine per l’invio dello spesometro anche per i soggetti che effettuano la liquidazione mensile dell’IVA.
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Buongiorno. E’ tardi lo so, ma mi è sorto un dubbio che spero possiate aiutarmi a sciogliere. Riguarda lo spesometro 2016. Breve premessa: siamo un’associazione culturale in regime di 398 che prevalentemente si occupa di teatro. Gli unici incassi per attività commerciali relativi al 2016 sono state da titoli d’ingresso per spettacoli organizzati per i quali abbiamo rilasciato agli spettatori ricevute fiscali (documentate alla SIAE) e sui quali abbiamo pagato l’IVA. Il totale di questi incassi è stato di 3043 euro lordi. La domanda è, dobbiamo fare lo spesometro per tali entrate? (comunque la nostra attività istituzionale è il teatro…); in caso affermativo dobbiamo inviare le “fatture” (in realtà è un modello dell’agenzia delle entrate/SIAE) delle entrate e le fatture relative all’allestimento di quelle precise serate? Grazie. E grazie anche della – spero – celere risposta visto i tempi, sic! Cordialità.
Buongiorno. In caso di ricevute fiscali è obbligatorio presentare lo spesometro solo per ricevute che singolarmente siano superiori a 3.000 Euro. Se l’incasso commerciale si riferisce a una pluralità di biglietti allora non è necessario presentare lo spesometro, ma sarebbero eventualmente da comunicare i dati delle fatture di spesa riguardanti tale attività commerciale. Cordialità, Stefano Bertoletti
La ringrazio per la Sua puntuale e cortese risposta. Quel “eventualmente” mi fa intuire che è opportuno che le fatture di spesa vengano comunicate, anche se poi – per il 2017 – non dovranno in nessun caso essere trasmesse, mi pare. Grazie.
Buongiorno. Corretto. Cordialità, Stefano Bertoletti