RISPOSTA: Buongiorno. Mi spiace ma non posso dirVi che aprire un asilo nido come Associazione Culturale sia una scelta corretta, altrimenti tutti gli asili nido ed i baby parking aprirebbero come Associazione. Questa scelta, soprattutto in un momento storico come questo, sarebbe un clamoroso autogol. Lo stesso Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle Entrate, ha pubblicamente dichiarato (ormai da qualche tempo) che la stessa Agenzia (e non solo) ha incrementato i controlli rivolti agli enti non profit, con il fine di regolarizzare le situazioni e smascherare le società camuffate da Associazione.
Premesso questo, è vero che in Italia esistono asili nido sottoforma di Associazione culturale, ma non posso dire, soprattutto a seguito dei verbali di accertamento che analizziamo periodicamente (alcuni proprio su asili nido camuffati da Associazione culturale), che questo vada bene.
Gestire attività culturali nei confronti di bambini è assolutamente possibile attraverso un’Associazione, ma non bisogna sfruttare questo canale per camuffare un asilo nido o baby parking.
Riguardo le retribuzioni, in un’Associazione le persone che collaborano alla realizzazione dei fini istituzionali possono percepire dei rimborsi spese e/o compensi (ovviamente non può e non deve trattarsi di ditribuzione di utili). I contratti da utilizzare sono quelli tipici degli enti commerciali (contratto di lavoro subordinato, a progetto, occasionale, ecc …).
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