L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che la spesa per l’iscrizione ad una palestra non può essere qualificata spesa sanitaria, anche se accompagnata da un certificato medico che prescriva una specifica attività motoria, ai fini dell’applicazione dell’art. 15, comma 1, lett. c) del TUIR. Tale attività infatti, anche se svolta a scopo di prevenzione o terapeutico, va inquadrata in un generico ambito salutistico di cura del corpo e non può essere riconducibile a un trattamento sanitario qualificato.
Resta comunque valida l’agevolazione grazie alla quale è possibile portare in dichiarazione le spese per attività sportive dilettantistiche nei confronti di minori fino a 210 euro/anno (Art. 1, comma 319 legge 27 dicembre 2006, n° 296 e decreto aprile 2007 del Ministero per le Politiche Giovanili e le Attività Sportive,
emanato di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanza).
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