Verifiche fiscali nei confronti delle Associazioni

“Il Sole24ORE” – Non profit: in aumento i controlli del Fisco (10 novembre 2011)
“Investire Oggi” – Associazioni no profit: linea dura dell’Agenzia delle Entrate (16 febbraio 2012)
“NonProfitOnLine” – Lotta all’evasione: nel mirino dei Sindaci anche le organizzazioni senza fini di lucro (28 febbraio 2012)
“Fisco Oggi” – Il Fisco mette le briglie alle finte associazioni sportive (2 marzo 2012)
“Eutekne” – Verifiche fiscali, libero accesso presso locali utilizzati da ENC e Onlus (6 marzo 2012)
“Fiscal Focus” – Fiumi di monete nelle casse dell’Agenzia delle Entrate, Befera conferma la linea dura (30 marzo 2012)

Questi i titoli dei giornali negli ultimi tempi.

“Il Resto del Carlino” – Finte sponsorizzazioni sportive: evasi oltre 3 milioni di euro (3 febbraio 2012)
“Perugia Today” – Finti circoli culturali, in realtà bar e ristoranti veri: evasione da 12 milioni (20 febbraio 2012)
“Investire Oggi” – Finte Onlus: porte aperte ai controlli della Guardia di Finanza (27 febbraio 2012)
“Le iene” – Club Privè no profit (1 marzo 2012)
“ANSA” – Finte Onlus, manette funzionari provincia (1 marzo 2012)

A causa di tutti coloro che hanno operato ed operano tuttora meritandosi questi ultimi  titoli giornalistici e televisivi, tutti gli operatori degli Enti non commerciali sono stati inseriti nel medesimo calderone degli evasori fiscali, di coloro che abusano del non profit per un mero vantaggio economico personale.

Abbiamo quindi cercato di alleviare la paura (che a volte si trasforma in vero e proprio terrore) che sta accompagnando l’azione di tutti gli operatori del non profit, definendo in un’unica guida tutto ciò che può avvenire in occasione di una verifica fiscale: cosa possono chiedere, come lo possono fare, in che modi possono reperire informazioni, come mi posso difendere …
Poche regole fondamentali normano queste particolari tipologie di Enti, e proprio perché si tratta di un numero ragionevole di adempimenti non è opportuno improvvisarsi “esperti” né tanto meno convincersi che gli scopi non commerciali per cui un certo progetto viene sostenuto legittimino un approccio superficiale e approssimativo nei confronti delle leggi di riferimento.

ATTENZIONE PERO’ – Abbiamo deciso di realizzare questo strumento per tutti coloro che credono in quello che fanno e che operano nel vero spirito del non profit, per non trovarsi impreparati di fronte ad un eventuale controllo, che mai come in questo periodo storico potrebbe arrivare.
Ciò che vogliamo sin da subito precisare, è che non vogliamo offrire ai “furbetti” mezzi per fregare il sistema (questa guida non è rivolta a loro!), ma intendiamo rendere coscienti gli operatori del non profit dei loro diritti in occasione di una verifica fiscale, ma anche e soprattutto dei loro doveri, per non essere messi allo stesso livello di coloro che sfruttano “l’utilità sociale” per ristrutturarsi la villa al mare …

RicordateVi cari lettori, che le Associazioni non riconosciute, costituite ai sensi degli articoli 36 e seguenti del Codice Civile, sono equiparabili alle Società di persone in termini di responsabilità, e che pertanto il fallimento di esse implica il fallimento personale dei soci.

A buon intenditor …

Tutto Non Profit © riproduzione riservata – VOLETE SAPERNE DI PIÙ? Consultate le nostre Guide (cliccando QUI) e richiedete un aggiornamento periodico e approfondito sulle tematiche gestionali e giuridico-fiscali di tutti gli Enti non Profit (ASD, OdV,ONLUS, APS, SSD, …) cliccando QUI.

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12 commenti

  1. Buongiorno,
    ho letto attentamente i vostri articoli. Mi chiedo: in un'Associazione sportiva l'atleta tesserato è automaticamente anche socio? per diventare socio devo applicare la procedura cha avete descritto indipendentemente che sia tesserato o no?

    1. Buongiorno,
      nel contesto associativo, il termine socio ed il termine tesserato sono sinonimi. Pertanto, gli atleti tesserati sono soci a tutti gli effetti e, se maggiorenni, hanno il diritto all'elettorato attivo e passivo.
      I migliori saluti
      Gabriele Aprile

  2. Buon giorno innanzittutto congratulazioni per la competenza e la professionalita' che dimostrate in risposta ad ogni quesito e delle quali approfitto per sottoporvi il mio.
    Sono titolare di una s.r.l. Che ha erogato attivita' di formazione presso delle Aziende private per conto di una No Profit. Ora dovendo emettere fattura nei confronti di quest'ultima mi e' stato detto che l'Associazione emettera' fattura "piena" nei confronti delle Aziende mentre la mia fatturazione (nei confronti della No Profit) dovra' essere ridotta del 25% "a causa dell'impatto fiscale"….insomma un "pasticcio" non indifferente vista anche la mia totale incompetenza in materia.
    Ringrazio anticipatamente per l'attenzione che vorrete dedicarmi.
    Buon lavoro
    Bruno

    1. Buongiorno Bruno.

      Premesso che non entro nel merito della questione legata all'attività commerciale svolta dall'Associazione (che mi auguro almeno sia secondaria e sussidiaria a quella istituzionale e assolutamente connessa), immagino che l'Associazione richieda una fatturazione ridotta del 25% in quanto le fatture emesse dalla Vostra s.r.l. scontano l'IVA al 21% e per le Associazioni in 398/91 l'IVA è un costo che non possono portare in compensazione.

      Il mio consiglio, considerati i problemi che sorgono solo ora (al termine dell'intervento), è quello di accordarsi a priori per quelle che saranno le condizioni della fatturazione. Per come stanno le cose, ora spetta solo a Voi accordarVi.

      I migliori saluti,
      Gabriele Aprile

  3. Vorrei dei chiarimenti sulla redazione del bilancio per quanto riguardo associazioni bandistiche.
    Premetto che l'associazione di cui faccio parte offre dei servizi al comune, che però ci obbliga ad emettere fattura (siamo titolari di partita iva.
    La mia domanda è:
    1- Esiste un modo diverso per ottenere dei soldi dal comune a cui noi offriamo durante l'anno diverse prestazioni senza emettere fatture?
    2- In bilancio queste somme saranno considerate entrate istituzionali (perchè comunque offriamo un servizio musicale per il raggiungimento dello scopo sociale), oppure sono da considerare commerciali (perchè emettiamo fattura)?
    3- Allo stesso modo tutte le spese che affrontiamo durante l'anno: luce, acqua, acquisto materiale musicale, strumenti, spese di trasporto, spese di ristorazione, spese di riscaldamento, ect…sono da considerarsi come? commerciali o istituzionali?
    GRAZIE MILLE

    Gianfranco

    GRAZIE.

    1. Buongiorno.
      Rispondo per punti:
      1) in regime di convenzione (ex art.143 del tuir), i Comuni possono effettuare un pagamento nei confronti di un'Associazione e richiedere una semplice ricevuta, anzichè una fattura, risparmiando anche il 21% di iva;
      2) l'entrata è commerciale;
      3) le spese non sono commerciali o istituzionali, ma sono voci di uscita che devono essere necessariamente accompagnate da pezza giustificativa.

      Considerati i dubbi sull'argomento, mi permetto di consigliarVi la consultazione della "guida al non profit: come creare e gestire un'Associazione" che potete trovare al link http://www.movidastudio.it/edizioni.php

      I migliori saluti,
      Gabriele Aprile

    2. 1-Quindi in un bilancio dobbiamo distinguere due sezioni per le entrate (suddivise in istituzionali e commerciali) e solo una sezione per le spese?
      Specifico che abbiamo tutte le pezze giustificative delle uscite.

      2-Per quanto riguarda le entrate del comune dicevi che erano commerciali perchè fatturate? se riusciamo ad averli dietro semplice ricevuta, come dicevi tu, sono da considerare istituzionali?

      3-Per farsì che queste entrate comunali non siano considerate commerciali, come possiamo fare?

      Grazie Mille.
      Gianfranco.

    3. Buongiorno.
      1) sulla prima nota dovete indicare entrate ed uscite, distinguendo le entrate commerciali da quelle istituzionali. Sul registro corrispettivi invece, dovete indicare il totale dell'attività commerciale incassata ogni mese ed il totale dei proventi non costituenti reddito imponibile incassati ogni mese;
      2) se c'è una convenzione è attività istituzionale, altrimenti commerciale. Io per questo però non posso aiutarVi, ma dovete chiedere al Comune;
      3) chiedere al Comune di poter collaborare in regime di convenzione ex art. 143 del Tuir.

      I migliori saluti,
      Gabriele Aprile

  4. Un quesito in tema di materia fiscale non profit: puo' esistere una agenzia di lavoro interinale che e' allo stesso tempo un consorzio di cooperative sociali? Si tratta di una scsarl. Non so cosa significhi a livello di ragione sociale e se sia legale fiscalmente. Grazie! Roberta

    1. Buongiorno,
      gli elementi che ci ha fornito non sono sufficienti al fine di poterVi dare una risposta. Se desidera possiamo approfondire la questione privatamente.
      I migliori saluti,
      Gabriele Aprile

  5. Purtoppo mi sono incappata spesso in false associazione no profit e sono contenta di questo giro di vite perchè era diventato un modo per far impresa senza pagare.
    Giorgia

    1. Buongiorno Giorgia e grazie per il commento.
      Se può interessarLe il 20 aprile a Torino, presso i Ronchi Verdi, si terrà un convegno Ang&os (www.angeos.it) in cui verrà trattato anche questo argomento.
      I migliori saluti

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