Modello EAS per Associazioni ed Enti Non Profit: ecco tutto quello che c’è da sapere!

Modello EAS: cos’è? Quali sono i soggetti esonerati/obbligati/tenuti ad un invio semplificato? Come trasmetterlo? Entro quando? Qui tutte le risposte e le istruzioni per l’invio! A ridosso della scadenza prevista per l’invio del modello EAS in caso di variazioni sostanziali (31 marzo), a compendio ed integrazione dei nostri precedenti articoli sul tema, definiamo per punti la natura della comunicazione, i soggetti obbligati, le condizioni di esonero/invio semplificato, i termini e le modalità di trasmissione. Modello EAS: cos’è?

Modello EAS: remissione in bonis per i ritardatari entro il 30 settembre 2014

Gli Enti non profit costituiti dopo il 1 agosto 2013 che non hanno ancora inviato il modello EAS (chi non sa cosa sia il Modello EAS può leggersi QUESTO articolo) per godere degli indubbi benefici fiscali hanno tempo fino al 30 settembre 2014 per regolarizzare l’inadempimento attraverso la ormai conosciuta remissione in bonis. COME FARE? Il Dl n.16/2012 ha stabilito che non è precluso l’accesso ai regimi fiscali opzionali, subordinati all’obbligo di una comunicazione preventiva (o di

Modello EAS, questo sconosciuto. Cos’è?

Spesso riceviamo quesiti del tipo: “Ho costituito una Associazione più di un anno fa e solo oggi ho sentito parlare di modello EAS. Cosa posso fare?; “Ho una asd. La Federazione mi ha detto che devo fare l’EAS, ma forse sono esonerato … è vero? Cos’è l’EAS?”. In questo articolo evidenzieremo cos’è il modello EAS, chi è esonerato dalla compilazione,  chi può compilarlo in modalità semplificata e cosa fare se ci si è dimenticati di inviarlo entro

Novità sul Modello EAS: termine prorogato al 31 dicembre 2012

Dimenticato di inviare il modello EAS? Scivola al 31 dicembre 2012 il termine per l’invio tardivo. Con il decreto legge 2 marzo 2012, n. 16, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 aprile 2012, n. 44, sono state introdotte disposizioni di semplificazione degli adempimenti tributari, volte ad assicurare una riduzione degli oneri amministrativi per i cittadini e le imprese. La circolare n°38/E del 28 settembre 2012 fornisce chiarimenti in merito ad alcune delle semplificazioni introdotte dall’articolo 2 del

Dimenticato di inviare il modello EAS? Ecco la soluzione!

Decreto-legge 2 marzo 2012, n. 16 Conversione in legge (LEGGE 26 aprile 2012, n. 44), con modificazioni, del decreto-legge 2 marzo 2012, n. 16 Se questi due riferimenti normativi fino al 29 aprile 2012 non significavano nulla, da qualche giorno invece sono la risposta alla domanda che qualcuno sicuramente negli ultimi anni si è posto: “Ho dimenticato di inviare l’EAS. E adesso?” Questo il testo dell’art. 2 comma 1 del DL 16/2012 convertito: Art. 2 Comunicazioni e

Il milleproroghe permette l’invio del modello EAS fino al 31 marzo 2011

E’ stato fissato al 31 marzo 2011 il termine ultimo per l’invio del modello EAS, ossia di quel questionario per comunicare i dati rilevanti ai fini fiscali introdotto dall’articolo 30 del decreto legge 185/2008, in base al quale gli enti associativi di natura privata, con o senza personalità giuridica, al fine di fruire dei benefici previsti dalla legge (non imponibilità dei corrispettivi, delle quote e dei contributi – articolo 148 del Tuir e articolo 4 del Dpr

Modello EAS e variazioni

E’ indispensabile presentare un nuovo Modello EAS quando è cambiato il Presidente o quando sono cambiati dei dati relativi all’Associazione? La risposta è “a certe condizioni no”. Lo precisa la risoluzione 125/E dell’Agenzia delle Entrate del 6 dicembre 2010, la quale stabilisce che: “… le variazioni dei dati del rappresentante legale e, più in generale, dei dati relativi all’ente, devono essere comunicate all’Agenzia delle entrate attraverso: a) il modello AA5/6 per i soggetti non titolari di partita