Regime dei minimi: nuovi cambiamenti in arrivo … per tutti!

Cari lettori, senza dubbio vi sarà accaduto in questi giorni di leggere sui quotidiani o di sentire al TG che sono in arrivo rilevantissime novità per coloro che avevano aperto o intendono aprire in un prossimo futuro una partita IVA nel cosiddetto “regime dei minimi“. I nostri lettori più affezionati si ricorderanno che in passato avevamo già affrontato l’argomento (per un rapido refresh Vi invitiamo a cliccare QUI) ma vista la rilevanza e la prossimità dei cambiamenti in questione, d’obbligo è una nuova panoramica sull’argomento.

Delineiamo quindi schematicamente le novità maggiormente rilevanti (o quantomeno quelle che dovrebbero essere tali):
– il nuovo regime agevolato per le partite IVA prevederà un’imposta unica sostitutiva (di IRPEF e addizionali, IVA ed IRAP) pari al 15% in luogo del precedente 5%;
– le soglie di ricavi o compensi per la permanenza nel nuovo regime agevolato saranno variabili tra 15.000,00 e 40.000,00 euro in base al tipo di attività svolta;
– sarà possibile rimanere nel nuovo regime agevolato per le partite IVA senza più alcun limite di durata, fatto salvo ovviamente il rispetto dei prerequisiti a monte;
– nel nuovo regime agevolato sarà possibile sostenere spese per il personale fino ad un massimo di 5.000,00 euro annui;
– il tetto di investimenti massimo per accedere al nuovo regime agevolato sarà di 20.000,00 euro da calcolarsi alla fine dell’anno precedente;
– coloro che attualmente già rientrano nel regime dei minimi con imposta sostitutiva al 5% potranno rimanervi fino al completamento nel quinquennio e comunque non oltre il 35° anno di età (così com’era precedentemente previsto);
– il nuovo regime agevolato prevederà vantaggi contributivi per imprenditori e artigiani, per accedere ai quali occorrerà inviare specifica comunicazione telematica all’INPS;
– i contribuenti che rientreranno nel nuovo regime agevolato potranno effettuare esportazioni;
– accederanno “di default” al nuovo regime coloro che nel corso del corrente anno erano ordinari e che comunque soddisfino i nuovi requisiti;
– gli attuali minimi o le attività operative da meno di 3 anni potranno transitare nel nuovo regime fruendo di una riduzione forfettaria del reddito per i primi 3 anni di attività: il reddito su cui verrà calcolata l’imposta sostituiva unica del 15% sarà infatti forfettariamente ridotto di un terzo.

In attesa di verificare se emergeranno ulteriori novità o modifiche in funzione di “ciò che dovrebbe essere”, una sola considerazione relativa a tutti gli Enti Non Profit: al di là di ogni giudizio (personale) relativo alla bontà o meno del provvedimento in questione, tutte le Associazioni (siano esse sportive o culturali) e le SRL sportive dilettantistiche possono tirare un bel sospiro di sollievo dal momento che tale novità permetterà loro di risparmiare un 22% secco (o anche di più, in proposito leggete QUI) di costo in più che avrebbero dovuto sborsare a tutti i loro collaboratori professionisti che sarebbero usciti dal vecchio regime agevolato una volta compiuto il 35° anno di età o comunque terminato il quinquennio di favore. Almeno questa, senza dubbio, una bella notizia!

Aggiornamento del 5 novembre 2014: avete i requisiti per rientrare nel regime dei minimi? Vi conviene aprire la partita IVA entro fine anno. Ecco perchè:
– dal 1° gennaio l’aliquota dell’imposta sostitutiva passa dal 5 al 15%;
– dal 1° gennaio il reddito imponibile si calcolerà attraverso l’applicazione di un coefficente di redditività sui ricavi conseguiti (in base al codice ATECO del contribuente), mentre adesso si calcola sulla differenza tra ricavi e costi;
– dal 1° gennaio il reddito tassato del 15% sarà ridotto di 1/3 per i primi 3 anni, mentre per l’attuale regime di minimi la tassazione al 5% dura e durerà per 5 anni dall’apertura della partita IVA o fino al compimento del 35° anno di età;
– dal 1° gennaio il limite di fatturato oscillerà dai 15.000 ai 40.000 euro in base al codice ATECO del contribuente, mentre nell’attuale regime il limite è fissato a 30.000 euro. Quest’ultimo punto ha alimentato numerose lamentele da parte dei contribuenti che a breve saranno costretti ad uscire dal regime dei minimi attuale ed, entrando nel nuovo regime dei minimi, avranno una soglia massima di fatturato ben inferiore!

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