Accertamenti e verifiche fiscali agli enti no profit

Il tema dei possibili accertamenti e verifiche fiscali presso gli enti non profit (che siano associazioni sportive dilettantistiche, associazioni culturali, Associazioni di promozione sociale o Onlus) è un argomento che ci siamo trovati spesso, in questi vent’anni, nella situazione di dover affrontare.

Abbiamo sempre cercato di assumere un atteggiamento misurato e rispettoso con il duplice obiettivo di non “seminare terrore”, ma anche di far percepire il fatto che anche un ente non profit è soggetto a verifiche. Siamo peraltro perfettamente consapevoli che esistono distorsioni clamorose e realtà non profit solo nella forma, mentre nella sostanza sono vere e proprie imprese commerciali camuffate.

Abbiamo sempre cercato di evidenziare che l’etica professionale (per chi ci vuole credere) deve sempre essere al primo posto e proprio per questo motivo abbiamo deciso di scrivere un testo su questo argomento, spinoso, a volte imbarazzante, comunque mai trattato in modo chiaro e possibilmente semplice, confermando la nostra scelta di rivolgerci non agli “esperti del settore” (o presunti tali…), ma agli operatori che ogni giorno si confrontano con le problematiche gestionali.

Quando durante convegni o semplici incontri ci viene chiesto di affrontare questo tema, al di là dell’aumento del livello di attenzione collettiva 🙂 , vengono alla luce domande molto semplici e del tutto comprensibili, a queste riteniamo doveroso fornire (speriamo di riuscirci in questo testo “veloce e dinamico”) risposte chiare.

– Chi può accedere ai locali dell’associazione?
– Quali “mandati” sono necessari per poter chiedere o pretendere di vedere i documenti dell’associazione?
– Quali sono i documenti che possono essere richiesti e quali è opportuno o necessario consegnare?
– Cosa sono e “a cosa servono” i libri sociali?
– Esiste un diritto nel chiedere di telefonare al proprio consulente di fiducia?
– Esiste la necessità di fermare tutte le attività?
– È possibile richiedere una copia del verbale di contestazione e in quali casi è possibile rifiutare di apporre una firma in calce al verbale?

Spesso il tono e il modo di porre questi quesiti (comprensibile, ma particolare…) ci ha fatto riflettere e per questo riteniamo che possa (forse debba…) essere attivato almeno un tentativo per fare chiarezza, da un lato, e per contribuire ad evitare atteggiamenti sbagliati, stati d’animo inutilmente gravosi e situazioni imbarazzanti e oggettivamente pericolose, dall’altro.

Non ci rivolgiamo quindi a chi sa di “barare” in modo scientifico e consapevole, ma a chi ha la semplice necessità di capire, per operare “dal basso” nel modo più corretto e funzionale, ma senza perdere del tempo prezioso in formalismi da accademia, semplicemente perché non ne è la sede opportuna.

Auguriamo perciò al ns. lettore di poter trovare strumenti operativi davvero utili, cercando di far passare il concetto che una buona organizzazione gestionale, tracciabile e trasparente, contribuisce non solo a migliorare il proprio riposo notturno, ma certamente garantisce una gestione ottimizzata, meritando magari anche il rispetto che deriva dalla conoscenza di come stanno realmente le cose.

Conoscere i propri diritti, anche in fase di accertamento, permette di vivere una situazione oggettivamente imbarazzante in un modo meno negativo e comunque molto più consapevole.

Abbiamo sempre cercato di investire in competenza e conoscenza, perché da questo discende rispetto e autorevolezza, ma soprattutto una migliore gestione. Tutto ciò non solo all’interno e al servizio di una grande impresa, ma anche in una realtà senza finalità di lucro, dove è essenziale il rapporto sociale e la gestione davvero trasparente e condivisa. Buona lettura, dunque …!

Per tutti coloro che intendessero verificare la gestione della loro Associazione/Società Sportiva abbiamo ideato un check di cui seguono specifiche. L’intervento proposto prevede:
– invio da parte nostra via mail di apposito questionario in formato excel;
– trasmissione sempre a mezzo mail del questionario compilato unitamente ad una copia di statuto;
– call conference su skype dedicata all’analisi del questionario, della gestione dell’Associazione ed alle eventuali criticità riscontrate, con verifica delle possibili soluzioni operative;
– predisposizione, nell’arco dei 5 giorni lavorativi successivi alla call, di apposita relazione corredata dall’indicazione delle corrette modalità gestionali.

Per maggiori informazioni sul check, cliccate QUI mettendo come oggetto “info check”.

Tutto Non Profit © riproduzione riservata – VOLETE SAPERNE DI PIÙ? Consultate le nostre Guide (cliccando QUI) e richiedete un aggiornamento periodico e approfondito sulle tematiche gestionali e giuridico-fiscali di tutti gli Enti non Profit (ASD, OdV,ONLUS, APS, SSD, …) cliccando QUI.

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