Codice del Terzo Settore: in vigore da oggi (in attesa dei decreti e del Registro Unico Nazionale …)

La Riforma del Terzo Settore (L. 106/2016) non è andata in vacanza: è nato infatti ieri (in vigore da oggi) il “Codice del Terzo Settore“, in attesa che i decreti da questo annunciati (non pochi …) gli conferiscano piena “operatività”. Ci eravamo lasciati qualche settimana fa con una fotografia aggiornata dello “stato di salute” della Riforma del Terzo Settore, ma la verità è che tutti gli operatori del non profit (dai consulenti ai gestori “in prima linea”)

MOVIDA e Tutto Non Profit: cosa facciamo? Realizziamo le Vostre idee progettuali “non profit”!

Cosa facciamo? In che modo? Se avete una project idea “non profit” il nostro team può analizzarne la fattibilità attraverso modalità di assistenza estremamente rapide, sia di persona che in remoto … su tutta Italia, isole comprese, possiamo attivarci per realizzare le Vostre idee! Quando non entriamo nel merito degli adempimenti obbligatori di un’associazione, della differenza tra associazione e società sportiva dilettantistica, delle agevolazioni fiscali di un Ente Non Profit (potrei andare avanti all’infinito, ma meglio fermarsi

Riforma del Terzo Settore: a che punto siamo?

Ad un anno di distanza dall’approvazione definitiva del testo della Legge delega di Riforma del Terzo Settore qualcosa si è mosso (nuovo servizio civile universale, approvate le prime bozze di decreti sul codice del terzo settore, sull’impresa sociale e sul cinque per mille), ma il “bello” deve ancora venire. Facciamo un po d’ordine … La legge 106 del 6 giugno 2016 sta lentamente (e finalmente) iniziando a prendere forma. Già perchè dopo l’approvazione del decreto sul servizio

Lavoro autonomo occasionale: può davvero essere un’alternativa ai voucher? (parte seconda)

Individuati i criteri di applicazione del lavoro autonomo occasionale, analizziamo la natura dei compensi corrisposti in forza di questa tipologia di collaborazione, i contributi dovuti e gli obblighi del committente ai fini fiscali: può davvero questo rapporto di lavoro sostituire i voucher? Definiti i requisiti per inserire un rapporto di collaborazione nell’alveo del “lavoro autonomo occasionale” (chi avesse bisogno di un refresh trova QUI il nostro ultimo articolo specifico), occorre a questo punto un ulteriore passo in

Lavoro autonomo occasionale: ecco tutto quello che c’è da sapere! (parte prima)

L’improvvisa (e forse prematura) dipartita dei voucher obbliga gli operatori del Non Profit (e non solo …) a vagliare ogni alternativa possibile: analizziamo quindi tecnicamente tutte le peculiarità ed i requisiti del lavoro autonomo occasionale, per definire quando ed a quali condizioni sia applicabile da parte di un’Associazione o Società Sportiva Dilettantistica. Le prestazioni di “lavoro” vengono suddivise dal codice civile in due macro categorie: quella del “lavoro subordinato” (disciplinata dal libro V, titolo II, artt. 2094

Voucher addio! Soppresso il lavoro accessorio anche per gli Enti Non Profit … e ora?

Da sabato (18 marzo) non sono più acquistabili nuovi voucher per regolarizzare i rapporti di lavoro occasionale: il D. L. 25/2017 ha ufficialmente abolito l’istituto, gettando nel panico (alcuni) e nello sconforto (altri) molti operatori di Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche. A dispetto delle voci circolate negli ultimi giorni, che ipotizzavano un “ridimensionamento” della disciplina dei voucher (con nuovi limiti e restrizioni) per combatterne gli abusi, il Consiglio dei Ministri ha invece deciso di approvare un Decreto

Spesometro 2017 (e 2018?) per Associazioni ed Enti Non Profit: ecco cos’è cambiato!

Adempimento semestrale per il 2017 e trimestrale dal 2018 per tutti gli Enti Non Commerciali (Associazioni e Società Sportive) titolari di partita IVA: ecco tutte le novità del “nuovo” spesometro! Ci eravamo lasciati lo scorso marzo con l’articolo “Spesometro 2016 per Associazioni ed Enti Non Profit: ecco tutto quello che c’è da sapere!“: lì avevamo segnalato tutte le indicazioni utili per non farsi trovare impreparati all’adempimento, in scadenza il prossimo 20 aprile. A meno di un anno

Finte Associazioni Non Profit e “circoli” di comodo, evasione e contributi pubblici: chi più ne ha …

A seguito del significativo servizio realizzato da “Le Iene” e mandato in onda l’altra sera, 19 febbraio (tutti coloro che se lo fossero perso possono visionarlo QUI), mi viene richiesto (a più voci) un commento e una presa di posizione. Premesso che non mi interessa entrare nel merito dei gusti e delle abitudini sessuali di alcuno e che preferisco anche astenermi da giudizi che riguardano un’eventuale reintroduzione della legge Merlin, prendo invece in esame le “finte associazioni“.

Quali sono le agevolazioni fiscali di un Ente Non Profit (Associazione, Società Sportiva Dilettantistica, …)?

Decommercializzazione dei corrispettivi incassati dagli associati/iscritti, regime fiscale agevolato sui proventi commerciali ex L. 398/91, possibilità (soprattutto per gli Enti “sportivi”) di utilizzare contratti di collaborazione estremamente agevolati … e molto altro! L’idea di mettere “nero su bianco” le agevolazioni fiscali che caratterizzano gli Enti Non Commerciali (o Enti Non Profit, che dir si voglia) passa dall’esigenza di chiarire, nella maniera più semplice ed immediata possibile, quali siano le più rilevanti peculiarità (in positivo) della promozione di

Modello EAS per Associazioni ed Enti Non Profit: ecco tutto quello che c’è da sapere!

Modello EAS: cos’è? Quali sono i soggetti esonerati/obbligati/tenuti ad un invio semplificato? Come trasmetterlo? Entro quando? Qui tutte le risposte e le istruzioni per l’invio! A ridosso della scadenza prevista per l’invio del modello EAS in caso di variazioni sostanziali (31 marzo), a compendio ed integrazione dei nostri precedenti articoli sul tema, definiamo per punti la natura della comunicazione, i soggetti obbligati, le condizioni di esonero/invio semplificato, i termini e le modalità di trasmissione. Modello EAS: cos’è?