Bimbo senza idoneo certificato medico? Niente corsa campestre! Leggi perchè e dicci la tua!

Protagonista di questa vicenda un bambino di 11 anni che lo scorso dicembre avrebbe dovuto correre con i suoi compagni delle medie la classica corsa campestre.

Avete letto bene: “avrebbe”… Ciò non è avvenuto in quanto quella mattina tutti i corridori si sono presentati in tenuta sportiva e con il certificato medico per attività sportiva non agonistica, ma ad uno di questi non è stato permesso correre perchè mancava un ulteriore documento che il bambino non aveva.

LA MAMMA DEL BIMBO: “Aveva due certificati medici, compreso quello per la pratica sportiva con l’elettrocardiogramma, ma il docente voleva un foglio verde che non sapevo nemmeno esistesse. Quando l’ho saputo ho chiesto alle altre mamme presenti e mi hanno confermato che i certificati dei loro figli erano uguali a quelli che avevamo noi, a quel punto ho chiesto spiegazioni alla scuola, ma non c’è stato niente da fare. Mio figlio non ha partecipato alla corsa e ci è rimasto male“.

LA RISPOSTA DEL DOCENTE: “Il Decreto Ministero della Salute 8/8/2014, G.U n.243 del 18/10/2014 dice che i ragazzi che svolgono attività sportive organizzate dagli Organi scolastici nell’ambito delle attività parascolastiche devono avere la certificazione medica per l’attività sportiva non agonistica. La Regione (Emilia Romagna) sul proprio sito dice che le certificazioni di idoneità alla pratica sportiva non agonistica vengono registrate anche sul libretto sanitario dello sportivo (che sostituisce il certificato). Anche le idoneità alla pratica sportiva agonistica vengono registrate sul libretto sanitario dello sportivo, ma è comunque necessario il certificato. Alla madre del ragazzo è stato rifiutato come idoneo per la corsa campestre il certificato medico per l’attività agonistica relativo alla pallacanestro (tra l’altro una fotocopia neanche consegnata al sottoscritto) perchè quello è specifico solo per lo sport svolto, mentre per le attività sportive scolastiche serve quello di tipo non agonistico, generico che copre tutte le discipline sportive eseguite nell’ambito parascolastico. Nell’attesa di altre eventuali direttive, non è compito della scuola e degli insegnanti di educazione fisica valutare quali siano i certificati di idoneità alla pratica sportiva agonistica relativi a una disciplina da accettare anche come “certificati generici”. Il nostro compito insieme a quello delle famiglie è anche quello di creare cittadini rispettosi e responsabili. Il sottoscritto ha doverosamente accettato solo certificati conformi alla normativa regionale nel rispetto della Legge”.

A questo punto ci pare doverosa una riflessione sulla norma e su di una sua possibile interpretazione.

INTERPRETAZIONE RESTRITTIVA: se il medico dichiara l’idoneità per una certa disciplina si può presumere che ritenga sussistere i requisiti psico-fisici relativi a tale disciplina; potrebbe essere che per altra disciplina servano altri requisiti, ovvero che lo sportivo non abbia alcuni requisiti necessari per una disciplina sportiva differente da quella per la quale è stato richiesto il certificato, ovvero che tale disciplina possa essere dannosa per lo stesso. Facciamo un esempio pratico: un soggetto potrebbe essere idoneo alla pratica dello spinning perchè ha il cuore d’acciaio, ma non essere idoneo alla pratica dell’equitazione perchè ha la colonna vertebrale “di burro”. Pertanto, se con un certificato che dichiara lo sportivo idoneo per lo spinning il gestore di un centro ippico decide di farlo cavalcare ed il soggetto resta paralizzato perchè al primo scossone viene lesionata la colonna vertebrale, potrebbe non essere un problema sotto il profilo amministrativo del rispetto della norma sul certificato, ma potrebbe (quasi certamente?!) essere un problema sotto il profilo responsabilità civile/penale.

INTERPRETAZIONE ESTENSIVA: se il medico dichiara l’idoneità alla pratica della pallacanestro a livello agonistico (che prevede una preparazione atletica che evidentemente include anche “prove di resistenza” ed un notevole sforzo fisico), per quale motivo il soggetto stesso non dovrebbe essere idoneo alla pratica di un’ attività sportiva non agonistica che ragionevolmente non dovrebbe richiedere sforzi fisici maggiori rispetto a quelli che è stato ritenuto “idoneo” a praticare (come ad esempio una semplice corsa campestre scolastica)?

Le ragioni del “buon senso” a volte non si sposano con quelle “della legge”, ma mai come in questo caso ogni Vostra considerazione in merito risulta assai gradita e formativa … per tutti! DITECI LA VOSTRA e CONDIVIDETE con i vostri contatti per sapere cosa ne pensano!

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12 commenti

  1. Secondo me se ha idoneità sportiva agonistica (qualsiasi attività), è logico che ha idoneità per attività non agonistica in generale, si chiama non agonistica per quel motivo, perché non comporta degli accertamenti specifici in quanto attività blanda.
    Silvia

  2. Condivido anch'io.
    Inoltre sarebbe da fare una petizione per il rilascio gratuito del certificato da parte del medico, in quanto il costo del certificato pesa sulle tasche dei genitori.

    Una domanda: cosa succederebbe se un bambino/socio pratica uno sport non agonistico senza certificato medico? In caso di infortunio l'assicurazione sportiva non paga, certo.
    MA SE l' Associazione ha un altra assicurazione privata per tutte le attività che svolge sarebbe tutelata? Questo ragionamento è corretto?
    Matteo

    1. Buona sera Matteo e grazie per il commento.
      Bisogna leggere la polizza dell'altra assicurazione per comprendere.
      I migliori saluti,
      Gabriele Aprile

  3. L'interpretazione restrittiva è da preferire, anche per un problema assicurativo.
    Se il ragazzo si fosse infortunato, nessuna compagnia avrebbe risarcito un infortunio da corsa campestre per chi è abilitato alla pratica della pallacanestro.
    Bisognerebbe cambiare le norme ed arrivare ad una abilitazione sportiva unica per accettare l'interpretazione estensiva.
    Oscar

    1. L'assicurazione in caso di infortunio non controlla il certificato medico e pertanto avrebbe risarcito il ragazzo. Non è questione di assicurazione quanto di sicurezza per gli operatori sportivi (presidenti di ASD o professori della scuola). Sbaglio?

    2. Buongiorno Mariella. L'assicurazione in caso di infortunio chiede copia del certificato medico. In assenza dello stesso non rimborsa. Nel caso specifico era sia una questione di assicurazione che una questione dei responsabilità.
      I migliori saluti,
      Gabriele Aprile

  4. Io ho sempre ritenuto che il certificato agonistico per una disciplina valesse come non agonistico per tutte le altre discipline. Non so da dove mi derivi questa convinzione, ma mi sono comportato così per quasi 20 anni.
    E' sbagliato?

    1. Grazie per il commento Matteo. E' interessante il commento di Oscar subito sotto il tuo. Diciamo che l'interpretazione restrittiva, anche per una tutela sul piano civile, penale e circa la copertura assicurativa è da considerarsi più prudente…

  5. Anche se sono per una interpretazione estensiva, come legale rappresentante dell'ASD mi sento di sposare quella restrittiva. Grazie per gli spunti. Nino

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