Anche per il Non Profit obbligo di emissione di fattura elettronica nei confronti delle Amministrazioni dello Stato

Cari lettori, il prossimo 6 giugno diverrà operativo un obbligo la cui origine si deve alla legge 244/2007 (finanziaria 2008) con la quale si è stabilito che nei confronti delle Amministrazioni dello Stato (Ministeri, Agenzie fiscali ed Enti Nazionali di previdenza) la fatturazione dovrà avvenire esclusivamente in forma elettronica (FatturaPA) attraverso il Sistema di Interscambio (SdI). Detto sistema informatico (che non ha alcun ruolo amministrativo e non assolve compiti relativi all’archiviazione e conservazione delle fatture) è in grado di:
– ricevere le fatture sotto forma di file con le caratteristiche della FatturaPA;
– effettuare controlli sui file ricevuti;
– inoltrare le fatture alle Amministrazioni destinatarie.

Ebbene, detta fattura elettronica (FatturaPA) è/sarà la sola tipologia di fattura accettata dalle Amministrazioni che, secondo le disposizioni di legge, sono/saranno tenute ad avvalersi del Sistema di Interscambio (SdI). Ciò significa che tutti i fornitori che emetteranno fattura verso le pubbliche amministrazioni dovranno produrla in formato elettronico e trasmetterla attraverso il citato sistema (in merito ogni approfondimento lo potete leggere qui). In merito Agenzia delle Entrate, in vista della prossima operatività dell’obbligo, ha pubblicato sul suo sito (consultabile qui) un vademecum con il quale, oltre a ricordare la citata scadenza, fornisce importanti indicazioni relative a modalità di predisposizione/trasmissione della FatturaPA, precisando come oltre la “dead line” non sarà più possibile accettare fatture emesse diversamente né effettuare i relativi pagamenti decorsi ulteriori tre mesi.

Queste le date del “via libera” alla nuova disciplina:
dal 06 giugno 2014 per coloro che emetteranno fatture verso i Ministeri, le Agenzie Fiscali e gli Enti Nazionali di previdenza e assistenza sociale (precisiamo in proposito che trascorsi tre mesi dalla data di decorrenza dell’obbligo le pubbliche Amministrazioni non potranno più procedere ad alcun pagamento, nemmeno parziale, sino all’invio delle fatture in formato elettronico);
dal 31 marzo 2015 per coloro che emetteranno fatture verso gli altri Enti Nazionali e le Amministrazioni Locali (Regioni, Province, Comuni).
Una volta predisposta la FatturaPA (file .xml) la stessa potrà essere inviata al Sistema di Interscambio attraverso differenti canali, in particolare:
– PEC;
– Invio via web;
– Web service;
– Protocollo FTP;
– Porta di dominio.
Se avete ancora dubbi, al link di seguito potrete reperire tutte le informazioni relative alle modalità di predisposizione ed invio della fattura elettronica: http://www.fatturapa.gov.it.
Restano ferme tutte le considerazioni relative ai rapporti tra Enti non Profit e pubbliche amministrazioni in regime di convenzione (come spieghiamo QUI).

ATTENZIONE: in data 24 giugno 2014 è uscita QUESTA circolare dell’Agenzia delle Entrate, la circolare 18/E del 2014, che fornisce ulteriori istruzioni in tema di fatturazione elettronica.
In sintesi:
– è una fattura elettronica anche quella in origine cartacea trasformata in documento informatico al fine di essere inviata e successivamente ricevuta attraverso la posta elettronica. Il percorso ufficiale deve pertanto essere informatico a 360 gradi;
– l’emittente della fattura ha l’obbligo di conservazione elettronica anche se il ricevente non accetta tale processo, ossia preferisce continuare con il metodo tradizionale analogico;
– il ricevente deve preoccuparsi dell’autenticità dell’origine, dell’integrità del contenuto (nessuna alterazione), della leggibità del documento per tutto il periodo di archiviazione;
– le procedure adottabili per garantire il rispetto dei requisiti di autenticità dell’origine e integrità del documento sono: sistemi di controllo di gestione che assicurino un collegamento affidabile tra la fattura e la cessione di beni o la prestazione di servizi a essa riferibile, la firma elettronica qualificata o digitale dell’emittente, le procedure Edi, altre tecnologie ritenute adeguate dal soggetto passivo.

Parlando di fattura elettronica in formato XML, vi sono due modalità per la trasmissione e la conservazione della stessa:
1) chi emette la fattura provvede a generarla in formato XML e, con l’utilizzo di una piattaforma web di un soggetto terzo, trasmette il file con firma digitale alle Amministrazioni e conserva la fattura con strumenti informatici al momento non ancora così economici …;
2) chi emette la fattura provvede ad inviarla in formato PDF ad un intermediario che la trasforma in XML, la invia all’Amministrazione e la conserva.

ATTENZIONE: aggiornamento del 3/02/2015: pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale il decreto che ha attuato la disciplina dello “split payment”. ATTENZIONE quindi alle fatture emesse. Leggete QUI.

Tutto Non Profit © riproduzione riservata – VOLETE SAPERNE DI PIÙ? Consultate le nostre Guide (cliccando QUI) e richiedete un aggiornamento periodico e approfondito sulle tematiche gestionali e giuridico-fiscali di tutti gli Enti non Profit (ASD, OdV,ONLUS, APS, SSD, …) cliccando QUI.

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23 commenti

  1. Sono un'ass. sportiva dilett. senza scopo di lucro, devo emettere una fattura elettr. con Iva al Comune come da delibera, Abbiamo la P.Iva e di queste fatture ne faremo 1 all'anno alle PA c'è un sistema gratuito per noi, il ns commercialista dice di ribvvolgerci ad ARUBA.

  2. Salve, siamo una associazione con solo CF. Abbiamo avuto da parte del Comune un Contributo per un evento secondo i fini statuari esente iva. Siamo assoggettati anche noi alla fatturazione elettronica? Grazie

  3. Salve, da parte di una PA è possibile stabilire in convenzione/contratto con un associazione no profit un rimborso spese per una attività ludico-educativa, per visite guidate, laboratori in classe, del tipo : materiale, service o attrezzature, spese del personale dell'assciazione impegnato, ecc. o di tipo forfetario, senza emettere una fattura elettronica e accettando una ricevuta di pagamento rilasciata dall'associaizione in bollo. grazie

    1. Buongiorno.
      Si ritiene che questo quesito debba essere necessariamente posto alla PA interessata.
      I migliori saluti, Gabriele Aprile

  4. Salve, un associazione no profit che ha collaborato con una scuola per una visita guidata sul territorio deve ricevere il compenso pattuito. Il sistema di interscambio blocca l'emissione della fattura elettronica perchè l'associazione è solo in possesso di codice fiscale e invita la stessa a chiedere autofattura alla PA che non può emetterla. Come si risolve il problema senza fattura elettronica ? grazie

    1. Buongiorno. E' corretto che venga bloccato, perchè l'Associazione deve essere anche in possesso di partita IVA.
      I migliori saluti,
      Gabriele Aprile

  5. Salve sono un docente di secondaria di II grado, posso portare una classe al museo senza fare il pagamento anticipato con bonifico e far pagare agli studenti il biglietto direttamente il giorno della visita al botteghino del museo, senza così dover far fare alcuna fattura o sono obbligato a raccogliere preventivamente le singole quote per i biglietti, fare il versamento alla scuola, la quale poi farà il bonifico al Museo che dovrà infine emettere fattura elettronica?
    Grazie. Tonino

    1. Buona sera Tonino.
      Credo che questa questione debba essere risolta con la Scuola e con il Museo.
      Non possiamo fornire noi una risposta, anche perchè non sappiamo cosa al Museo possa andare bene come procedura.
      I migliori saluti, Gabriele Aprile

  6. Vorrei segnalare che mi sono rivolta al sito http://www.fatturapertutti.it/
    Fanno uno sconto del 10% alle non profit (io ho una asd).
    Il costo per creazione, invio, apposizione firma digitale ed archiviazione a norma è di
    45,97 € iva compresa e sono incluse cinque fatture.
    Le successive costano 2 Euro.
    Ci sono altri piani per chi fa più fatture.
    Non l'ho ancora sottoscritto, ma mi sembra il migliore in circolazione…
    C'è anche un'offerta Poste Italiane, ma più cara (75 Euro all'anno).
    Magari è utile a qualcuno…

  7. Buongiorno, siamo una Onlus che svolge servizi di assistenza sanitaria. Siamo esenti iva in base a DPR 633 del 26/10/1972 art10 comma 27 ter. Non abbiamo quindi Obbligo di partita IVA e siamo in possesso di codice fiscale. Dobbiamo per forza emettere ricevuta elettronica? Dobbiamo aprire partita iva? Grazie

  8. Buongiorno, siamo una scuola i cui allievi assisteranno ad un concerto musicale presso un teatro. Per il pagamento dei biglietti tramite bonifico, il Teatro deve emettere fattura elettronica?
    Grazie
    Teresa

    1. Buongiorno.
      Nei confronti delle Amministrazioni dello Stato (Ministeri, Agenzie fiscali ed Enti Nazionali di previdenza) la fatturazione dovrà avvenire esclusivamente in forma elettronica (FatturaPA).
      I migliori saluti, Gabriele Aprile

  9. Buonasera, ma quindi le associazioni senza partita iva e con solo codice fiscale…come fanno ? Per svolgere un laboratorio di teatro in una scuola chiediamo 1400 euro…siamo obbligati ad aprire la partita iva o ci sono procedure diverse?
    Grazie
    Raffaele

  10. Salve! A proposito di fatturePA la nostra associazione ha un problema inerente. Siamo una SSDL di promozione turistica e territoriale esente iva ai sensi art. 74-ter, D.P.R. 633/1972. una scuola ci ha commissionato una escursione per i suoi alunni e adesso per il pagamento ci impone l'emissione della fatturaPA xml etc. Noi, in quanto non soggetti IVA, possiamo attivare lo stesso le procedure? Molti documenti in rete dicono che noi potremmo fare anche quella PDF con forma elettronica via PEC. Pareri discordanti tra consulenti mi hanno portato alla ricerca di chiarimenti sul vostro sito. Spero che mi possiate essere d'aiuto. Grazie anticipatamente.

    1. Buongiorno.
      La circolare 18/E ha indicato che è possibile anche salvare un file di word in pdf ed inviare la fattura elettronica. Il problema è poi l'archiviazione della stessa…
      I migliori saluti, Gabriele Aprile

    1. Buongiorno.
      Per informazione abbiamo pubblicato il commento, ma ci teniamo a precisare che il software segnalato NON è gratuito, come indicato chiaramente nella descrizione del prodotto.
      Gabriele Aprile

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