Collaboratori sportivi: no tax area da 7.500 a 2.000 euro/anno? Bufala?

Cari lettori, ci stiamo apprestando ad affrontare un argomento che potrebbe sconvolgere il mondo del non profit (nello specifico quello sportivo), come è accaduto qualche settimana fa per la questione “certificato penale” (ovviamente ancora nella confusione più totale come potete leggere QUI).

Di cosa stiamo parlando? Ormai gli operatori del settore sono talmente affamati di informazioni che sicuramente avranno intuito che argomento stiamo per affrontare: la bozza del DL IRPEF che ridurrebbe la no tax area per gli sportivi dilettanti da 7.500 a 2.000 euro/anno (riducendo pertanto considerevolmente la franchigia di completa esenzione fiscale, pessima ipotesi per gli operatori del settore …).

Andiamo per punti:
– 21/02/2014: il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con il suo documento prot. 37/0004036 destinato alle Direzioni regionali e territoriali del lavoro ed all’INPS, ha fornito taluni chiarimenti in relazione alle attività di vigilanza nei confronti di Società ed Associazioni Sportive Dilettantistiche (ne parliamo QUI). Nelle nostre conclusioni di allora avevamo già evidenziato come “il Ministero del Lavoro d’intesa con l’INPS intende farsi promotore di iniziative di carattere normativo, volte ad una graduale introduzione di forme di tutela previdenziale a favore di soggetti che svolgono attività sportiva dilettantistica nonché attività amministrativo – gestionale” (QUI una guida interessante …).
– 18/04/2014: ItaliaOggi, a firma Valerio Stroppa, pubblica un articolo intitolato “Sport dilettantistico, rimborsi spese ridotti” scivendo “Ridotta la franchigia Irpef sui rimborsi spese agli sportivi dilettanti. La no tax area scenderà dagli attuali 7.500 a 2 mila euro annui. Retroattivamente, in quanto la novità sarà applicabile dal 1° gennaio 2014″.
– 19/04/2014: Fiscosport, a conferma della confusione sul tema, in un post su Facebook precisa: “A proposito della voce che gira sull’abbattimento della franchigia da 7.500 a 2.000: abbiamo visto la bozza che dovrebbe essere stata discussa ieri e NON C’E’ ALCUN RIFERIMENTO a quanto pubblicato da un quotidiano di settore ieri … Questo ancora non dà alcuna conferma nè in un senso nè nell’altro ma è comunque una speranza”.

Ciò premesso, senza avanzare ancora alcuna “presunta verità” sul tema per evitare inutili (per ora) allarmismi, ci limitiamo ad informarVi su cosa “bolle in pentola”, precisandoVi che ovviamente ogni novità con una parvenza di certezza/credibilità verrà portata tempestivamente alla Vostra attenzione. Per questo restate sintonizzati!

Come promesso torniamo con aggiornamenti del 23 aprile 2014: pericolo scampato. Resta invariata la no tax area. Potete leggere il nostro aggiornamento QUI.

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