Voucher: cosa sono e come funzionano

L’esigenza di regolarizzare la natura dei rapporti con i collaboratori può portare a valutare l’ipotesi dei voucher (i cosiddetti “buoni lavoro”) anche in alternativa a formule contrattuali più tradizionali.

Sul punto il D.L. Lavoro (n. 76/2013, convertito nella L. n. 99/2013) ha stabilito che il rapporto gestito con i voucher non debba più avere natura “meramente occasionale”, essendo esclusivamente indispensabile il rispetto del valore economico della prestazione (la ratio legis che ha ispirato la norma induce a ritenere che il limite economico da solo certifichi l’occasionalità della prestazione), pari a:

– 5.000 euro annui per ciascun lavoratore (limite che scende a 3.000 euro se il lavoratore percepisce indennità a sostegno del reddito). Da ciascun committente (imprenditore commerciale o professionista che sia) il lavoratore non potrà percepire più di 2.000 euro;
– 5.000 euro annui per i rapporti privati (da soggetti che non siano imprenditori commerciali, professionisti e non rientranti nel settore agricolo).

Vediamo nel dettaglio come funzionano.

ACQUISTO ED ATTIVAZIONE: è possibile acquistare i buoni lavoro presso l’INPS, le Poste Italiane oppure le Tabaccherie autorizzate. Una volta acquistati gli stessi potranno essere attivati semplicemente comunicando i dati del lavoratore, il luogo e la durata della prestazione. Detta attivazione potrà avvenire tramite:

– la procedura on line (e quindi accedendo al portale INPS nella sezione “Utilizzare i buoni lavoro – Accesso alla procedura telematica e alla procedura PEA tabaccai e sportelli bancari e Uffici Postali”);
– il Contact Center;
– il fax.

L’equivalente economico del voucher potrà essere riscosso direttamente dal lavoratore al netto delle trattenute previdenziali ed assistenziali (indicate di seguito) presso gli sportelli postali. In alternativa è possibile utilizzare il servizio telematico. Per poter utilizzare i voucher telematici occorre in prima battuta effettuare la registrazione sul sito dell’INPS (www.inps.it). A tale registrazione possono procedere alternativamente sia rappresentante legale dell’Ente che una persona dipendente dell’Ente da delegare (si precisa che in questo secondo caso la persona individuata dovrà richiedere un’utenza INPS per presentare successivamente una domanda di abilitazione tramite modello “SC53”). Chiaramente anche colui il quale presterà la propria attività lavorativa dovrà essere un utente registrato il quale, dopo aver ricevuto conferma telefonica del corretto espletamento delle pratiche direttamente dal “Contact Center”, riceverà al proprio domicilio la “INPS card” (tendenzialmente entro 25 giorni lavorativi), che occorrerà al fine di accreditare i compensi relativi alle prestazioni dallo stesso effettuate.

DENUNCIA: terminato l’iter di cui sopra, è possibile procedere alla cosiddetta “denuncia preventiva” delle prestazioni di lavoro, da effettuare nei giorni antecedenti l’inizio della prestazione o il giorno stesso. Nella denuncia, oltre all’indicazione dei soggetti che intraprenderanno l’attività lavorativa, andranno indicati altresì una serie specifica di dati, tra i quali: tipo di Ente/Impresa, data di inizio e fine prevista della prestazione, luogo di lavoro, …

PAGAMENTO: l’Ente, prima di poter procedere al pagamento della prestazione lavorativa, dovrà dichiarare l’avvenuta esecuzione della prestazione. In quella fase l’Ente dovrà specificare la data di inizio e di fine della prestazione lavorativa effettuata, l’aliquota del compenso netto (pari al 75% del valore nominale del buono lavoro) ed il valore economico da attribuire alla prestazione.
Solo a quel punto il sistema potrà provvedere al pagamento della prestazione al lavoratore.

VALORE DEL VOUCHER: il voucher ha un valore nominale (lordo) di 10, 20 o 50 euro. Esso comprende i seguenti oneri:
– contribuzione a favore della gestione separata INPS (13%);
– assicurazione anti-infortuni (7%);
– compenso al concessionario (INPS) per la gestione del servizio (5%).
Ciò significa che il valore netto di un voucher acquistato dal committente a 10 euro è pari a 7,50 euro, e corrisponde al compenso minimo a fronte di un’ora di prestazione.
I 10 euro sono la somma di:
1,30 euro contribuzione Inps;
0,70 euro copertura assicurativa Inail;
0,50 euro compenso al concessionario Inps
7,50 euro netto per il lavoratore.ATTENZIONE: nella direzione della telematizzazione dei servizi, l’INPS ha revisionato la procedura telematica di impiego ed utilizzo dei voucher attraverso il sistema “FastPOA”, finalizzato a consentire una gestione più organizzata e semplice degli adempimenti. Per ogni approfondimento Vi invitiamo a consultare questo link.

ALCUNE PRECISAZIONI: Il compenso derivante da voucher permette l’accredito dei contributi nella gestione separata dell’INPS (il 13% del valore del buono affluisce nella gestione, ma il limite di compenso annuale percepibile attraverso questo strumento implica che coloro che annualmente  risultino impegnati in attività accessorie maturino solamente due mesi (e non i canonici 12) ai fini dell’anzianità contributiva. Non sussiste infine alcun obbligo da parte del committente di agire come sostituto di imposta né di redigere il modello 730, così come non esiste alcun obbligo da parte del lavoratore di includere i relativi redditi nella propria dichiarazione dei redditi.

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14 commenti

  1. Buongiorno,
    siamo una APS con Partita IVA che organizza corsi di illusionismo per ragazzi e adulti e partecipa ad eventi benefici con spettacoli eseguiti dai propri associati.
    Quando capita di fare spettacoli a pagamento (con rilascio di regolare fattura) vorremmo retribuire i nostri soci con i Voucher.
    Quali adempimenti deve seguire l'associazione dopo il pagamento? Deve cioè produrre comunque il mod. CU ? il 770 ? o tutto si esaurisce con il rilascio del voucher?
    Un disoccupato può essere destinatario dei voucher? e un ragazzo minore di anni 16?
    Ringraziando si porgono
    Distinti Saluti

    Maurizio

    1. Buongiorno Maurizio. Nessun altro adempimento risulta dovuto in esito alla consegna del buono al lavoratore, non essendo necessario nulla in termini né di CU né di 770. Confermo altresì che un disoccupato può essere destinatario dei buoni lavoro in quanto i redditi che derivano dall’utilizzo dei voucher non incidono sullo status di inoccupato o occupato. Nel caso infine in cui il lavoratore sia un minore di 16 anni è necessaria un’autorizzazione al lavoro da parte dei genitori, i quali dovranno rivolgersi alla sede INPS competente per il rilascio dell’autorizzazione. Cordialità, Stefano Bertoletti

  2. Buongiorno,
    Siamo un APS. Oltre ai collaboratori esterni di cui ci avvaliamo (con ritenuta d'acconto), alcuni membri del nostro consiglio direttivo tengono saltuariamente incontri e seminari. Se fino ad adesso lo hanno fatto in via totalmente gratuita, ci chiedevamo se potessimo retribuire anche le cariche per questi incontri tramite voucher oppure è possibile utilizzare la ritenuta d'acconto.
    Cordialità

  3. buona sera,
    vorrei un chiarimento a proposito dei voucher:
    associazione no profit che si occupa di diagnosi precoce dei tumori, assistenza sanitaria, assistenza psicologica ai malati oncologici e ai loro familiari.
    iscritta nel Registro delle OdV della Regione Liguria, ora nel Registro delle Associazioni di Promozione Sociale. E' inoltre iscritta nel Registro Regionale delle Persone Giuridiche Private.
    naturalmente ha solo il cod fisc, chiedo quale limite d'importo non deve superare per un singolo prestatore di lavoro con i voucher?
    Grazie
    Tiziana

    1. Buongiorno.
      In via prudenziale si consiglia di considerare il limite dei 2000 euro comunque. L'unico soggetto che può fornirVi una risposta certa (direi di richiedere di metterVelo per iscritto) è l'INPS.
      I migliori saluti,
      Gabriele Aprile

  4. Un'ultima domanda….con i voucher l'unico limite è quello economico?? Ho sentito dire che bisogna rispettare anche i 30 gg. massimo non consecutivi…E' corretto???

    1. Buongiorno. Il limite dei 30 giorni è per la collaborazione occasione, retribuita in altro modo. I migliori saluti, Gabriele Aprile

  5. Buongiorno,

    siamo un APS attiva nell'ambito dell'assistenza per bambini con DSA. Organizziamo dei doposcuola specifici e ci avvaliamo di personale qualificato. Nello specifico una delle nostre associate si occupa di gran parte degli aspetti organizzativi, contabili oltre che essere una docente. Abbiamo la necessità di retribuirla.

    D'intesa con il commercialista che ci segue la paghiamo con i voucher, ma il commercialista mi dice che il limite annuale dei voucher che può percepire da noi è di soli 2.000 Euro netti (oltre adeguamento ISTAT), ma da quanto mi risulta la normativa parla di limite a 2.000 Euro per gli imprenditori commericali e liberi professionisti.

    Noi essendo un associazione come siamo considerati???Quale limite dobbiamo considerare???

    Grazie mille.

    1. Buongiorno.
      Se l'Associazione ha anche partita IVA è indubbio il limite dei 2.000 euro/anno, ma se ha il solo codice fiscale, questo limite potrebbe essere discutibile.
      I migliori saluti,
      Gabriele Aprile

    2. L'associazione non ha partita IVA, ma solo codice fiscale. Non c'è un'eventuale normativa di riferimento??

      Purtroppo non riesco proprio a trovare nessuno che mi dia una risposta definitiva…Lei cosa mi consiglierebbe???

      Grazie infinite..

    3. In via prudenziale si consiglia di considerare il limite dei 2000 euro comunque. L'unico soggetto che può fornirVi una risposta certa (direi di richiedere di metterVelo per iscritto) è l'INPS.
      I migliori saluti,
      Gabriele Aprile

  6. buongiorno, l'attività di amministrazione contabile saltuaria di una associazione culturale può essere liquidata con i voucher? nei voucher non ci sono le ritenute irpef, l'associazione non è obbligata a fare il sostituto d'imposta in questo caso?
    spetta al percettore dichiararlo nella sua denuncia dei redditi?
    grazie mille

    1. Buona sera Massimo.
      Questa questione sarebbe meglio trattarla con un consulente del lavoro. In qualsiasi caso, in linea generale, quanto da Lei indicato è corretto.
      I migliori saluti,
      Gabriele Aprile

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