Registrare marchio per Associazione?

DOMANDA: Qual’è la procedura per registrare il marchio della mia Associazione?

RISPOSTA: Buongiorno. Se il Suo interesse è quello di proteggere un marchio all’interno di uno o più settori specifici, è possibile prevederne la registrazione presso la Camera di Commercio competente. Questa garantirà al titolare della stessa l’uso esclusivo del simbolo registrato, per dieci anni e nelle classi richieste alla luce della Classificazione di Nizza in Italia (mi permetto di suggerire la previsione della classe 41: Educazione; formazione; divertimento; attività sportive e culturali).
Ai fini della registrazione del marchio è necessario:
– un modulo C (debitamente compilato) in 5 copie (su una delle quali va applicata una marca da bollo da 14.62 euro, e nel caso si richieda copia autentica del documento depositato è necessaria un’altra marca da bollo dello stesso importo). Qualora fosse necessario è possibile usufruire anche dei fogli aggiuntivi al modulo C;
– l’attestazione del versamento presso l’Agenzia delle Entrate stabilita tramite bollettino postale (l’importo varia a seconda se si tratti di primo deposito, 170 euro circa, o di rinnovo, 140 euro circa);
– il pagamento dei diritti di segreteria (circa 43 euro);
– eventuale lettera di incarico per le persone fisiche (accompagnata da una marca da bollo da 14.62 euro);
– eventuale documento di priorità;
– eventuale atto di delega per la firma del verbale di deposito.

Nel caso in cui avesse necessità di uno studio e realizzazione del marchio (logo), di una analisi di anteriorità, di supporto operativo per la predisposizione della documentazione di protezione, di compilazione e deposito della modulistica di registrazione, può contattarci senza problemi.

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70 commenti

  1. Buonasera, chiedo per registrare il nome di una manifestazione sportiva (solo nominativa) “Coppa della Collina” e ” Coppa della Collina storica” a chi devo rivolgermi? Grazie

  2. Buongiorno, vi chiedo cortesemente una precisazione. Vorrei registrare come marchio il nome di una associazione che raggruppa una categoria di medici. A quale classe (o QUALI CLASSI) devo fare riferimento? Grazie mille! Marco

  3. Salve sono il vicepresidente di una ASD ed ho registrato il logo dell’associazione a mio nome.
    Sul documento che attesta l’effettuata registrazione della registrazione però compare solo il logo e non il titolo del nome per esteso della associazione.
    In tale caso è tutelato l’Intero nome dell’associazione o solo ciò che compare nel logo?
    Grazie per la gentile risposta

  4. Buonasera,
    sono il presidente di un’associazione culturale, dotata di codice fiscale, che nell’ambito delle attività promozionali del territorio in cui opera, intende organizzare dei mercatini di campagna a km zero.
    Per tale iniziativa ho disegnato un logo (dove è riportato anche il nome dell’iniziativa : siculo doc) che sarà visibile nei mercatini di campagna a km zero che l’associazione vuole organizzare.
    Volevo chiedere cosa devo registrare, un logo o un marchio e quale è la differenza tra logo e marchio?
    Che classe devo scegliere per tale registrazione?
    Quanto costa la registrazione?
    Grazie

    1. Buonasera. Potete registrare un marchio presso la Camera di commercio, con tassa di registrazione dovuta pari a 101 euro per una classe e 34 per ogni classe oltre la prima, cui aggiungere le marche da bollo da 16 euro (2 in caso di richiesta di copia autentica) ed i diritti di segreteria (meno di 50 euro). Le segnalo il link diretto del sito UIBM con istruzioni e moduli per procedere: http://www.uibm.gov.it/index.php/i-marchi-50/media-e-comunicazione-dirgen/spot-audio-video-dirgen/2008436-15-01-2018-nuovi-moduli-marchi-primo-deposito. Cordialità, Stefano Bertoletti

  5. Buonasera, volevo sapere in cosa consistono le varie classi a cui riferirsi per registrare un logo di un’associazione di promozione sociale.

  6. Salve amici di Movida, prima di esporre il mio quesito vorrei farvi i migliori auguri di inizio anno, anche se in ritardo.
    La ONLUS a cui appartengo da circa 3 anni sta utilizzando un logo (con raffigurazione grafica e nome) da me ideato e realizzato. Faccio presente che il marchio non figura nello Statuto e non è stato neppure registrato. Ora l’associazione mi ha chiesto di fare un “restailing” del suddetto logo apportando delle piccole variazioni sulla grafica.
    Mi domandavo se è necessaria una delibera del Consiglio Direttivo per consentire all’Associazione di adottare l’uso del nuovo logo di cui non è proprietaria ma solo beneficiaria.

    Grazie mille per l’attenzione.
    Alessandra Corsi

    1. Buongiorno. Ricambiamo gli auguri. Nessuna norma di legge impone la verbalizzazione di un restyling del logo dell’Ente, ma ragioni di opportunità portano a suggerire la sottoscrzione di un accordo tra le parti (proprietario del marchio ed utilizzatore) funzionale ad individuarne termini e modalità (va da sè che di tale accordo potrà essere vagliato e verbalizzato in occasione di idonea riunione di consiglio direttivo). Cordialità, Stefano Bertoletti

  7. Buona sera è stato registrato un marchio composto da un disegno ed una scritta, poi creata un associazione con il nome della scritta. Ora è stato ritirato la concessione del marchio. Mi chiedevo l’associazione può continuare a chiamarsi come prima. Le due cose sono distaccate?

    1. Buongiorno. Nulla vieta che l’assocazione conservi il suo nome e si dotti (eventualmente) di un proprio marchio caratterizzato da un certo tratto grafico ed una certa immagine ad hoc. Cordialità, Stefano Bertoletti

  8. Salve,sono il presidente di una ASD di arti marziali,nella nostra ASD abbiamo ideato un sistema che fonde varie discipline marziali e l’abbiamo denominato SMA.
    Per poter diffondere,insegnare e pubblicizzare questo nostro sistema,a livello legale,è necessario brevettarlo o creare un marchio? Se si ,a chi dobbiamo rivolgerci?
    Oppure basta che la ASD sia affiliata ad un ente di promozione per essere riconosciuta dal CONI,e all’interno possiamo promuovere il nostro sistema?
    Grazie

    1. Buongiorno. La promozione di una delle discipline sportive riconosciute dal CONI come ammissibili al fine dell’iscrizione al Registro può essere posta in essere attraverso una ASD affiliata ad un EPS/FSN e poi iscritta al CONI: ciò posto è sicuramente possibile proteggere un marchio che contraddistingua le Vostre attività. Per farlo può rivolgersi ad un professionista abilitato oppure direttamente in camersa di commercio: http://www.uibm.gov.it/index.php/marchi/registrare-un-marchio-in-italia. Cordialità, Stefano Bertoletti

  9. Vorrei sapere se una ASD dopo aver registrato il proprio marchio ha la passibilità di cederne lo sfruttamento a terzi a fronte di un corrispettivo definito contrattualmente, ovviamente applicando l’iva come per legge e pagando le imposte in dichiarazione dei redditi.

    La ringrazio anticipatamente
    Michele

      1. Salve, è invece possibile registrare il marchio come persona fisica e cederne lo sfruttamento ad una ASD a fronte di un corrispettivo? Per la ASD il pagamento delle royalties non sarebbe una distribuzione di utili ma semplicemente un costo di gestione, non crede?

        1. Buongiorno. Ferma l’opportunità di evitare situazioni di palese (e spiacevole) conflitto di interesse oltre che la necessità di rispettare il divieto (formale e sostanziale) di distribuzione diretta e/o inindiretta di utili/avanzi di gestione (https://www.tuttononprofit.com/2013/07/cosa-significa-divieto-di-distribuzione.html), nulla osta alla circostanza che un marchio di proprietà di una persona fisica venga messo a disposizione di una Associazione dietro il pagamento di una royalties. Cordialità, Stefano Bertoletti

  10. Buongiorno e complimenti per il Blog,
    sono presidente di una ASD e, avendo ideato e realizzato un nuovo attrezzo ginnico per le attività della nostra associazione, gradirei conoscere il Vs parere in merito alla possibilità di Brevettare quest’idea finanziandone il deposito con fondi dell’asd (con verbale dei soci che ratifica) pur lasciandone la titolarità alla mia persona fisica. La camera di commercio non intravede problemi.

    1. Buonasera. L’iter di brevetto piuttosto che di registrazione di un marchio (ed i relativi costi) è ragionevole che sia sostenuti dalla persona (fisica o giuridica che sia) nella cui titolarità rimane il marchio/brevetto: anche poichè, diversamente, a che titolo un’ASD dovrebbe pagare un brevetto/marchio di proprietà del Presidente pro tempore? Cordialità, Stefano Bertoletti

      1. Salve,
        un presidente che ha registrato un marchio con soldi suoi non può farsi corrispondere una somma dalla ASD se grazie a questo marchio si aumentano il numero di soci e tesserati?

        1. Buongiorno. Se una persona fisica è titolare di un brand e decide di metterlo a disposizione di un terzo, sarà possibile per il proprietario, evidentemente in forza di un idoneo contratto, richiedere il pagamento di una royalty per tale concessione. Ciò posto, alla luce di quanto indicato ed altresì in virtù della carica del soggetto “titolare” del marchio, occorre precisare che le Associazioni devono sempre rispettare il divieto di distribuzione diretta e/o indiretta di utili (http://www.tuttononprofit.com/2013/04/non-profit-distribuzione-indiretta-di.html). Cordialità, Stefano Bertoletti

  11. Salve vorrei porle un quesito. Come è possibile verificare se il nome e il logo di un’associazione Onlus sono stati registrati alla Camera di commercio di Roma? Esiste un elenco on line?

  12. Buonggiorno,
    volevo sapere la procedura di registrazione del marchio della Accademia di cultura Nicese L’erca – onlus. siamo del piemonte con sede nel comune di Nizza Monferrato. Iscritta al Registro regionale.
    Abbiamo molto materiale storico in archivio che vorremmo proteggere da qualsiasi copyright, nonchè le nostre pubblicazioni prodotti come editori regolarmente iscritti in Tribunale.

    grazie per l’aiuto.
    la Vicepresidente

  13. Buongiorno, devo aggiungere al logo della nostra associazione ONLUS una ASD di nuova costituzione. Comunicando tale fatto al’agenzia delle Entrate questa variazione, verrà modificato anche il codice fiscale già attribuito a suo tempo? E in tal caso, cosa succederà ai proventi del cinque per mille spettanti e relativi al vecchio codice? E se oltre la variazione del logo necessità anche modificare l’indirizzo della sede legale? Grazie. Paolo

    1. Buongiorno. Se il soggetto giuridico rimane il medesimo, e nei fatti si modifica soltanto lo statuto (http://www.tuttononprofit.com/2014/06/associazioni-non-profit-come-modificare-lo-statuto-sociale-parte-1.html) in funzione di una variazione dell’oggetto sociale (attività sportiva dilettantistica), della denominazione oltre che della sede legale, il codice fiscale attribuito in allora all’epoca della costitutizone (oltre che l’eventuale numero di partita IVA) rimane inalterato, essendo nei fatti sempre lo stesso Ente. Per lo stesso motivo, pertanto, i proventi derivanti dal cinque per mille assegnati a quel soggetto con quel codice fiscale rimarranno inalterati. Cordialità, Stefano Bertoletti

  14. Buongiorno,
    vorrei chiedere un informazione riguardo alla registrazione di un logo per una associazione con scrittura privata.
    l logo dobbiamo registrarlo obbligatoriamente? nel momento in cui farò stampare le locandine posso metterlo anche se non è registrato? se creo delle magliette personalizzate da utilizzare per gli eventi , posso farlo stampare sulla maglietta(anke se non è registrato)?

    Cordiali Saluto

    1. Buonasera. La registrazione del marchio nella sua veste grafica gli conferisce “protezione” nel senso che individua e distingue le Vostre attività da quelle degli altri, impedendo a terzi di utilizzare QUEL marchio per promuovere le proprie attività. Ciò nonostante nulla osta alla circostanza che utilizziate un marchio senza che sia registrato. Cordialità, Stefano Bertoletti

  15. Salve a breve apriro’ associazioni no profit e vorrei sapere quanto mi costa tot registrare il nome Dell associazione

    1. Buongiorno. I costi di registrazione di un marchio variano a seconda del numero di classi nelle quali intendete proteggerlo. Esclusi i “costi vivi” (dovuti ai diritti di segreteria ed alle marche da bollo, complessivamente pari, ad oggi, a meno di 100 euro), il valore economico di ciascuna classe ammonta ad euro 34, mentre la prima ad euro 101 (dunque per proteggere un marchio in 4 classi le imposte ammontano ad euro 203). La protezione in questione poi, operarerà per 10 anni su tutto il territorio nazionale, fatta salva la volontà di estenderla al d fuori del territorio nazionale, con conseguente differente procedura ed aggravio di costi. Tutte le idicazioni utili Le può comunque reperire direttamente presso la Camera di Commercio. Cordialità, Stefano Bertoletti

      1. Gentile sig. Bertoletti,
        sono il presidente di un’associazione culturale che è anche etichetta discografica (con lo stesso nome). Prima della scelta del nome abbiamo fatto una ricerca alla camera di commercio senza trovare omonimie.
        Scopro adesso che esiste in Italia un’altra etichetta discografica con lo stesso nome, probabilmente nata prima, ma che non è registrata alla camera di commercio (non con il nome dell’etichetta).
        Rischiamo qualcosa? Potrebbero inibirci l’uso della nostra denominazione?
        Grazie infinite.

    1. Buongiorno. Se il nome dell'Ente non è "di fantasia" e non è registrato è possibile che anche la Vostra associazione assuma la medesima denominazione. Discorso diverso per il logo, il quale è dell'Ente che lo ha creato/utilizza. Cordialità, Stefano Bertoletti

  16. Salve
    Volevo chiedere se dopo aver ottenuto l'iscrizione della nostra ODV nel registro del volontariato della Regione, è necessario effettuare altri passaggi per essere ONLUS

    E se la registrazione del logo e nome dell'Associazione sono due cose distinte e separate e come e quando deve essere rinnovata ?

    Grazie mille

    1. Buongiorno. Le organizzazioni di volontariato iscritte nei registri istituiti dalle regioni e dalle province autonome (Legge 266/1991) che non svolgono attività commerciali diverse da quelle marginali indicate nel decreto 25/5/1995 sono da considerarsi "ONLUS di diritto", circostanza che implica che detti Enti non debbano richiedere l’iscrizione all’anagrafe delle ONLUS presentando una comunicazione all’Agenzia delle Entrate.
      Per quanto riguarda invece il marchio (proteggibile per dieci anni in Italia, e poi da rinnovarsi), è possibile procedere ad una registrazione di un logotipo contenente sia la denominazione che il logo vero e proprio. Cordialità, Stefano Bertoletti

  17. Buongiorno signor Bertoletti, ho un caso un po' particolare da sottoporre. Il logotipo della nostra associazione (logo e nome) sono stati creati e registrati, prima della creazione della stessa, da uno dei consiglieri.
    Ora, a seguito di divergenze, lo stesso ne rivendica la proprietà e ne vieta l'uso.
    Fatto salvo il logo che è sostituibile, come va considerato il nome dell' associazione regolarmente depositato in momento successivo?? È possibile usarlo indipendentemente o essendo registrato nel logo non è possibile usare nemmeno il nome??
    Grazie e saluti

    1. Buongiorno Massimo. Se è stato registrato un certo marchio comprensivo di logo e denominazione, ciò significa che QUEL marchio (comprensivo di QUEL logo e della denominazione riportata secondo il tratto grafico utilizzato nella registrazione) non può essere utilizzato da altri all'infuori del titolare e da coloro da questo autorizzati. Certo è però che se il nome dell'Ente non è di fantasia ma consiste in termini di uso comune (ad esempio asd W lo sport) nessuno potrà impedirvi di utilizzare questo nome per l'Ente. Cordialità, Stefano Bertoletti

  18. Buongiorno,
    Mi chiamo Francesca e dallo scorso anno organizzo una manifestazione in memoria di mio figlio. La manifestazione utilizza un logo da me ideato e vorrei tutelarlo. Non ho una onlus o una associazione, non ho un' azienda o altro. Vorrei semplicemente registrarlo. La manifestazione non è a fini di lucro, le offerte che riceviamo vengono tutte donate ad associazioni che si occupano in vari modi di bimbi oncologici (come mio figlio).
    Pensa sia possibile registrare questo logo?
    Grazie moltissimo
    Francesca

  19. grazie della risposta ma purtroppo sono veramente ignorante sull'argomento.
    trattandosi della registrazione di un marchio per un progetto di una non profit, quali sarebbero i soggetti che potrebbero assisterci in tale pratica, a chi chiedere la registrazione?
    grazie in anticipo della sua pazienza!

    1. Buongiorno. Chiunque si occupi professionalmente della registrazione di marchi, oppure in alternativa può anche prenedere contatto con la camera di commercio e provvedervi autonomamente. Cordialità, Stefano Bertoletti

  20. Buonasera Stefano,
    approfitto anch'io della Sua profonda conoscenza della materia.
    Domanda: Se una associazione no-profit titolare di un marchio registrato (che identifica le proprie iniziative) cede ad altra associazione no-profit l'utilizzo del marchio, può chiedere il versamento di un contributo per fini istituzionali o per iniziative congiunte senza rischiare la presunzione di attività commerciale da parte del fisco?
    Grazie.

    1. Buongiorno. Se il pagamento pattuito avviene per l'utilizzo del marchio detta somma non può essere configurata quale istituzionale, poichè trattasi di corrispettivo per un servizio evidentemente commerciale. Discorso diverso se trattasi di contributo liberale o donazione, scevra da qualsiasi rapporto sinallagmatico e dunque non legata all'utilizzo del marchio in sé stesso. Cordialità, Stefano Bertoletti

  21. Buon giorno Stefano.
    Riscontro con piacere che i miei dubbi non erano infondati e La ringrazio sentitamente per avermi fornito un suo parere.
    Mi permetto di farLe un’ultima domanda.

    In assenza di finalità commerciali, si potrebbe optare per una concessione del marchio a titolo NON oneroso, dove l’associazione ONLUS s’impegna a farne un solo uso ai fini di immagine e/o rappresentazione?

    Grazie anticipatamente.
    Cordiali saluti
    Domenico

    1. Buon giorno Domenico.
      indubbiamente sì: è possibile che un dato Ente utilizzi un marchio specifico funzionale ad identificare inizative e progetti dallo stesso poste in essere. Cordialità, Stefano Bertoletti

  22. Salve.
    Da una ricerca effettuata sul web sono approdato su questo sito, sicuramente quello giusto.
    Approfitto dell'occasione per esporre un quesito su una mia esigenza di carattere personale.

    Qualche mese fa, sono stato promotore di un'idea insieme ad altre persone, dove da quest'ultimi è nata un associazione ONLUS aventi finalità sociali e senza scopo di lucro.
    La predetta associazione sta facendo uso di un marchio figurativo ideato e realizzato dal sottoscritto, per via di una serie di considerazioni siamo giunti all'accordo di procedere alla sua registrazione. Gli aventi diritto saranno due persone fisiche e non giuridiche, ognuno titolare di una quota percentuale.

    Mancando il presupposto della mia partecipazione nell'associazione, abbiamo deciso in via alternativa di sottoscrivere un accordo separato di concessione in licenza a titolo oneroso, rimando inteso che lo stesso non apparterrà all'associazione, la quale sarà classificata solo come "utilizzatrice".

    Il dubbio che mi pongo è il seguente: può un'associazione ONLUS essere licenziataria di un marchio d'impresa e sottoscrivere un contratto di licenza per lo sfruttamento economico? Ossia, può avere gli stessi diritti di una società di persone o di capitali facendone un uso di tipo commerciale?

    Spero di aver esposto la mia esigenza in maniera chiara ed esaustiva.
    Ringrazio anticipatamente per la risposta.
    Un cordiale saluto

    1. Buon giorno Domenico.
      Premesso che se il marchio verrà registrato da due persone fisiche lo stesso non potrà in nessun caso appartenere all'associazione (salvo eventualmente una cessione diretta), dal punto di vista tecnico nulla osta alla sottoscrizione di un accordo in forza del quale i proprietari del marchio ne concedano l'uso all'associazione. Appare però fortemente contradditorio rispetto alla natura non lucrativa dell'Ente (ONLUS) sottoscrivere un accordo funzionale a sfruttare il marchio, come da Lei precisato, dal punto di vista "commerciale". Certamente sarà possibile che l'associazione, se autorizzata, utilizzi il marchio per contrddistinguere le proprie attività/progetti, ma di certo non per sfruttarlo sotto il profilo "commericiale". Cordialità, Stefano Bertoletti

  23. Buongiorno, solo il presidente di una associazione ludico culturale regolarmente registrata alla camera di commercio circa 3 anni fa.
    Di recente, un mese circa, è successo che un altra associazione abbia dato il via ad un progetto che, oltre ad organizzare la nostra stessa tipologia di eventi nella stessa zona, porta il nome della nostra associazione se non per una lettera modificata.
    Mi chiedevo se fosse possibile fare qualcosa a riguardo o fosse prima necessario registrare il nome della associazione come un marchio.
    Cordiali Saluti

    Filippo Gandini

    1. Buon giorno Filippo. Posto che non è possibile impedire ad un Ente di tipo associativo di adottare il nome di un'altra associazione (a meno che non si tratti di un nome di fanatasia, regolarmente registrato, o del quale sia possibile provare il preuso), il suggerimento è sicuramente quello di registrare un marchio che possa certificare che un dato progetto (il Vostro) è organizzato da un certo tipo di Ente (che per primo lo ha attuato). Cordialità, Stefano Bertoletti

    2. scusate, anche io sono presidente di una neo costituita associazione e volevo registrare il logo di un nostro progetto da noi patrocinato. volevo sapere in questo caso chi era l'autorità competente per la registrazione e avere un'idea dei costi. grazie!

    3. Buongiorno. I costi variano a seconda del soggetto che La assiste professionalmente per la pratica in questione. Ad oggi i diritti di segreteria ammontano ad euro 43, le imposte per le classi di registrazione del marchio invece ad euro 101 per la prima e 34 per ciascuna oltre la prima. A questo si aggiungano le marche da bollo, da euro 16 in funzione della pagine/copie richieste. Cordialità, Stefano Bertoletti

    4. Gent.le sign. Bertoletti.
      La nostra ASD è stata opportunamente registrata (tramite statuto ed atto costitutivo) presso l'Agenzia delle Entrate. Affiliati alla FIF, all'ASI e quindi al Coni, abbiamo registrato ulteriormente il marchio (simbolo con il nome in calce) alla Camera di Commercio. Il tutto nel 2014.
      Recentemente è nata una Palestra in un paese limitrofo al nostro, con la stessa dicitura ASD ….. ma con logo diverso. Dopo opportuna segnalazione, hanno pensato bene di aggiungere al nome la dicitura "CENTER" per evidenziare la differenza.
      Mi chiedo. E' possibile che una ASD prenda il nome di un'altra ASD esistente e debitamente registrata?
      Grazie.

    5. Buongiorno Marco. Se il Vostro Ente ha registrato un logo comprensivo di raffigurazione grafica e nome, ovviamente potete impedire ad altri soggetti di utilizzare quanto da Voi protetto e registrato. Non potete però impedire ad altre associazioni di utilizzare un nome analogo al Vostro, a meno che non si tratti di un nome di assoluta fantasia e non un termine di uso comune. Cordialità, Stefano Bertoletti

  24. Salve,
    vorrei aprire un sito internet con un nome e un logo che non vorrei registrare (almeno per il momento).Come posso tutelarmi qualora qualcuno volesse appropriarsi del nome della mia Associazione e del suo logo? Posso appellarmi alla proprietà intellettuale?

    1. Buongiorno.
      Potete contattare il servizio di registrazione marchi e brevetti ponendo a loro il quesito.
      I migliori saluti, Gabriele Aprile

  25. Salve,
    ho realizzato una guida per il paziente oncologico, dopo avere fatto l'esperienza del cancro. Volevo registrare la guida, ma sconosciuto modalità e costi. Grazie. Anita.

  26. Gentilie Dott. Bertoletti,
    sono presidente di un'APS. Abbiamo intenzione di registrare un marchio (non il nome/simbolo dell'associazione, ma il nome/simbolo di una iniziativa della stessa associazione). Mi chiedevo se le domande possono essere presentate a nome dell'APS, o è indispensabile che il firmatario sia una persona fisica.

    La ringrazio in anticipo
    Angelo

    1. Buongiorno Angelo.
      Le domande possono essere presentate anche a nome dell'APS.
      Nella documentazione da compilare bisogna crociare l'apposita voce.
      I migliori saluti,
      Gabriele Aprile

    2. Grazie,
      per la rapida risposta, gentilissimo. La APS è non riconosciuta, quindi se non erro non è una persona giuridica. Cambia qualcosa?

      Cordiali saluti
      Angelo

    3. E' persona giuridica ma non è ente con personalità giuridica. Sono due cose differenti. I migliori saluti. Gabriele Aprile

  27. Gentilie Dott. Bertoletti,
    sono presidente di un'Associazione no-profit non riconosciuta. Ho registrato il marchio (sia nominale che "figurativo", quindi facendo 2 domande) della mia Associazione presso la Camera di Commercio della mia città. Ora, dopo un paio di mesi, mi è arrivata la comunicazione del mancato pagamento della Tassa di Concessione Governativa relativa ad entrambe le domande (per un totale di circa 500 euro). Vorrei sapere se anche a lei risulta (come mi era stato detto a suo tempo dal funzionario dell'Ufficio Brevetti) che la mia associazione è esente in quanto no-profit, oppure se dobbiamo davvero pagare queste tasse con relative more. In rete trovo esenzioni solo relativamente alle ONLUS.

    La ringrazio per l'interessamento,
    a presto
    Giovanni

    1. Buongiorno Giovanni.
      La compilazione del modulo C prevede tra gli altri campi l'inserimento degli estremi di pagamento della tassa di concessione governativa (AE Centro operativo di Pescara). Ad oggi non mi risultano esenzioni di sorta, ma mi stupisce che Le abbiamo approvato/registrato i modelli in assenza di questa specifica.
      I migliori saluti,
      Stefano Bertoletti

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