Approvazione bilancio e avanzo di gestione a zero

DOMANDA: In sede di approvazione del bilancio, l’avanzo di gestione dell’Associazione deve essere per forza a zero?  Ho riscontrato nel parere di conoscenti che l’Associazione potrebbe avere dei problemi fiscali a livello di incassi e di dichiarazione delle entrate visto che, non essendo un ente a scopo di lucro, gli incassi devono obbligatoriamente essere pari alle uscite, quindi avanzo di gestione a zero.

RISPOSTA: Buongiorno. Riteniamo che sia necessario correggere le affermazioni relative ad “avanzo di gestione a zero”, infatti le cose non stanno così e questo errore rischia di creare problemi agli enti non profit. Un ente non profit deve avere un fine ideale e non economico e non può distribuire utili, nel senso che se a fine anno esiste un avanzo di gestione, questo non può essere distribuito (come se fosse un utile), ma va investito o portato a bilancio nell’anno successivo. Chiudere i rendiconti “a zero” è infatti una semplificazione scorretta e di fatto impossibile da realizzarsi.
L’assemblea sociale deve riunirsi entro 4 mesi dalla chiusura dell’esercizio sociale, pertanto, per le Associazioni che hanno optato per l’anno sociale coincidente con l’anno solare, ci deve essere l’approvazione del bilancio preventivo e consuntivo entro fine aprile (per le Associazioni che hanno optato per l’anno scolastico – dal 1 settembre al 31 agosto – entro fine dicembre).
La convocazione dell’Assemblea può avvenire mediante apposito avviso affisso all’albo dell’Associazione almeno quindici giorni prima della data di convocazione, indicando l’ordine del giorno, il luogo, data e ora di prima e seconda convocazione; oppure mediante comunicazione affissa sulla bacheca del sito web (anch’essa riportata almeno quindici giorni prima della data di convocazione, indicando l’ordine del giorno, il luogo, data e ora di prima e seconda convocazione), oppure con l’utilizzo della posta elettronica, della posta prioritaria, della raccomandata o di qualsiasi altro mezzo ritenuto idoneo.
L’Assemblea sarà valida con la presenza della maggioranza (metà più uno) dei Soci. Se la prima convocazione andrà deserta, l’Assemblea è regolarmente costituita in seconda convocazione, qualunque sia il numero dei Soci presenti.

Attenzione quindi!! L’approvazione dei bilanci deve avvenire rigorosamente entro 4 mesi dalla chiusura dell’esercizio e la chiusura dei bilanci con avanzo di gestione a zero è un falso mito!

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87 commenti

  1. buongiorno,
    vorremmo fare delle elezioni anticipate della nostra asd, se si dimette il consiglio direttivo alcuni dei dimissionari si possono poi ricandidare per il nuovo consiglio?
    grazie

    1. Buongiorno. Ferma la necessità a monte di verificare le previsioni statutarie vigenti dell’Ente nonché le eventuali disposizioni contenute nei regolamenti dello stesso, in via generale nulla osta alla circostanza che il componente dimissionario di un consiglio direttivo ripresenti la propria candidatura nelle elezioni successive. Segnalo in proposito un nostro approfondimento specifico: https://www.tuttononprofit.com/2019/07/cambio-presidente-associazione-consiglio-direttivo.html. Cordialità, Stefano Bertoletti

  2. Salve. Sono presidente di un’associazione culturale che sta per chiudere la propria attività tramite assemblea straordinaria dei soci. Il rendiconto economico che verrà presentato presenta un saldo negativo, mentre il conto corrente bancario dell’associazione presenta un saldo positivo (di pochi euro). Chiedo informazioni sull’utilizzo di questo piccolo fondo, in fase di chiusura del conto corrente bancario. In altre parole, chiedo se l’avanzo ( o il disavanzo) di gestione è determinato dal rendiconto economico o dal conto corrente bancario dell’associazione. Grazie.

    1. Buongiorno. Premessa la necessità di verificare le previsioni statutarie in merito alla devoluzione del patrimonio in caso di scioglimento, questa la previsione dell’articolo 148 del TUIR sul punto, proprio per gli Enti di tipo associativo: “obbligo di devolvere il patrimonio dell’ente, in caso di suo scioglimento per qualunque causa, ad altra associazione con finalità analoghe o ai fini di pubblica utilità, sentito l’organismo di controllo di cui all’articolo 3, comma 190, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, e salvo diversa destinazione imposta dalla legge”. Segnalo per completezza un nostro approfondimento specifico: https://www.tuttononprofit.com/2013/12/procedura-per-chiusura-associazione-non-profit.html. Cordialità, Stefano Bertoletti

  3. Buongiorno!
    L’articolo dice che “Se la prima convocazione andrà deserta, l’Assemblea è regolarmente costituita in seconda convocazione, qualunque sia il numero dei Soci presenti”.

    Questa regola è valida per tutte le associazioni?
    Chiedo scusa per la domanda, ma alcuni nella mia associazione insistono nel dire che dovrebbe esserci la maggioranza assoluta anche in seconda convocazione…

    1. Buongiorno. Occorre verificare quali siano le previsioni dello statuto vigente dell’Ente. Se lo stesso precisa che “l’Assemblea è regolarmente costituita in seconda convocazione, qualunque sia il numero dei Soci presenti” riterrei che nono vi siano dubbi. Cordialità, Stefano Bertoletti

  4. Buongiorno.
    È necessario convocare l’assemblea per approvare il bilancio, pure se la convocazione dei soci non è prevista da statuto?

    1. Buongiorno. Se il Vostro statuto non prevede (oltre al resto) la convocazione dei soci per l’approvazione dei rendiconti non è uno statuto a norma, con tutte le conseguenze del caso in termini di possibili accertamenti ed agevolazioni fiscali. L’organo sovrano degli Enti di tipo associativo, infatti, è l’assemblea dei soci, cui deve essere demandato il compito di approvare i rendiconti, consuntivo e preventivo, dell’Ente. Segnalo in proposito due nostri articoli di approfondimento: https://www.tuttononprofit.com/2015/06/10-regole-che-non-possono-mancare-nello-statuto-di-una-associazione.html e https://www.tuttononprofit.com/2017/02/quali-sono-le-agevolazioni-fiscali-di-un-ente-non-profit-associazione-societa-sportiva-dilettantistica.html. Cordialità, Stefano Bertoletti

  5. Buon pomeriggio, la nostra associazione nel corso del 2017 ha organizzato una manifestazione in collaborazione con il nostro comune. Posto che riceveremo un contributo una tantum da parte del Comune, ma non sappiamo quando, Le chiedo se è corretta la procedura che abbiamo seguito, ovvero nel bilancio 2017 abbiamo iscritto, insieme agli altri costi, anche i costi sostenuti per la predetta manifestazione evidenziando che una parte di tali spese sono state anticipate dai soci in quanto i fondi dell’associazione erano insufficienti. Nel momento in cui riceveremo il contributo dal comune, supponiamo nel corso del 2018, come dobbiamo comportarci ai fini del bilancio e della restituzione ai soci che hanno anticipato le somme? Qualora i soci non volessero restituite le somme anticipate è opportuno redigere un verbale di rinuncia al rimborso? e in questo caso sarebbero versamenti a fondo perduto? oppure era necessario stabilire già nel 2017 che si rinunciava al rimborso?

    1. Buongiorno. Seguendo l’associazione il “criterio di cassa”, è corretto contabilizzare le somme nel momento in cui vengono ricevute. Ciò detto, occorre a monte aver definito la natura dell’elargizione effettuata: se trattasi di donazione/erogazione liberale nessuna restituzione sarà dovuta, se trattasi invece di prestito infruttifero (http://www.tuttononprofit.com/2013/05/anticipo-eo-prestito-infruttifero-da.html) le somme dovranno essere rimborsate, secondo accordi presi tra le parti. Cordialità, Stefano Bertoletti

  6. Buona sera, volevo porre il seguente quesito.
    ONLUS costituita nel mese di novembre 2016 – rendiconto anno 2016 in disavanzo per € 200, a causa delle spese sostenute per la costituzione.
    Nell’anno 2017 si registra ancora un disavanzo di € 1.400. Fra cassa e banca vi è un attivo di circa 2.500 euro, con debiti verso i soci fondatori per prestito iniziale di 4.000 euro.
    Nell’anno 2018, deve essere ripianato il disavanzo di entrambi gli esercizi? Non avendo fondi accantonati ed ipotizzando che anche la gestione dell’anno corrente non garantisca avanzi tali da coprire le perdite, come si può procedere? Riesco ad immaginare solo un intervento dei soci, o vi sono altre alternative?
    Grazie

    1. Buongiorno. Non sarà indispensabile un ripianamento, a meno che ciò non risulti necessario. Va infine da sé che, qualora i soci lo ritenessero opportuno e ne avessero la disponibilità, potranno procedere con ulteriori prestiti infruttiferi. Cordialità, Stefano Bertoletti

  7. Di nuovo buon giorno una successiva domanda:
    1) nel caso vi fosse un conto bancario dell’associazione il risultato di questo conto deve essere riportato in qualche rendiconto ? esempio il consuntivo del precedente anno ?

    2) è obbligatorio avere un conto corrente bancario ?

    Le chiedo scusa per le varie domande ma è una nuova associazione e vorremmo portare avanti nel miglior modo possibile anche con l’acquisto delle vostre pubblicazioni che, gentilmente, vorreste consigliarmi quali.

    1. Buongiorno. E’ senza dubbio indispensabile che l’Ente sia titolare di un proprio conto corrente (anche al fine di adempiere agli obblighi di tracciabilità delle movimentazioni economiche: http://www.tuttononprofit.com/2015/05/violazione-obbligo-di-tracciabilita-dei-pagamenti-e-versamenti-per-associazioni-ecco-cosa-si-rischia.html), le cui risultanze dovranno essere riporate, periodicamente, sulla prima nota in forza della quale verrà redatto il rendiconto economico finanziario consuntivo relativo all’esercizi finanziario chiuso. Relativamente alle pubblicazioni Le segnalo queste guide: http://movidastudio.it/ebook-dettaglio.php?ID=20 e http://movidastudio.it/ebook-dettaglio.php?ID=24. Cordialità, Stefano Bertoletti

  8. Buon giorno,
    sempre perfetti i Vostri interventi.

    La mia richiesta è quella di conoscere se un bilancio di un no profit può chiudersi in negativo.

    Mi sarebbe anche utile sapere quale delle Vostre pubblicazioni posso acquistare per derimere il problema.
    Cordiale saluti

    a. ferrari

    1. Buongiorno. In regime di contabilità per cassa, in un’associaizone non riconosciuta, a meno che non vi siano situazioni particolari da verificarsi caso per caso, nulla osta alla circostanza che un esercizio si chiuda con un disavanzo di gestione, compensato dagli avanzi degli anni precedenti. Cordialità, Stefano Bertoletti

  9. Salve.
    Per il 2017 si può fare per una associazione una contabilità semplificata per competenze ? ho letto che dal 2017 le semplificate devono passare tassativamente per cassa. E’ vero ? grazie

  10. Quindi il bilancio consuntivo (esercizio 2017) deve essere approvato entro il 30 Aprile 2018. Quello preventivo 2018 può essere messo all’ordine del giorno nella stessa assemblea?.

    1. Buongiorno. E’ prassi che in occasione della riunione di assemblea sociale ordinaria convocata per l’approvazione del rendiconto consuntivo (entro il termine indicato nello statuto sociale vigente dell’Associazione) venga altresì posto all’ordine del giorno l’esame/approvazione del rendiconto economico-finanziario del futuro esercizio sociale. Cordialità, Stefano Bertoletti

  11. Saluti a tutti, da poco più di un mese sono socio fondatore e presidente di una associazione onlus che si occupa di vigilanza ambientale e ho anticipato circa 2000€ per assicurare i soci e per comprare divise e loghi. Domanda: se a fine anno non mi rientrano questi soldi come chiudo il bilancio per essere in regola? In attesa porgo i più cordiali saluti.

    1. Buongiorno. Il rendiconto economico-finanziario da sottoporre all’assemblea dei soci dovrà riepilogare i vari prestiti infruttiferi ricevuti con le relative uscite per effettuare le dovute restituzioni. Se l’Ente dovesse “chiudere” l’esercizio con un debito nei confronti del Presidente occorrerà che i documenti ne provino la natura. Cordialità, Stefano Bertoletti

      1. Salve.
        1) Nel coso di contabilità per competenza di una Associazione che svolge esclusivamente attività istituzionale l’avanzo di gestione dell’anno precedente viene riportato come voce di “ricavo” nell’anno successivo ?
        2) Gli scontrini fiscali delle spese devo essere autocertificati ?
        3) Il bilancio di previsione per l’anno in corso si approva in sede di approvazione del consuntivo ? Grazie

        1. Buongiorno.
          1) Essendo utilizzato il principio della competenza l’avanzo di gestione non va a incrementare i ricavi dell’anno successivo ma a formare una sorta di “patrimonio non essendo distribuibile”.
          2) E’ preferibile richiedere fattura/ricevuta in modo che possa essere documentata l’inerenza della spesa all’associazione.
          3) Solitamente in occasione dell’assemblea convocata per l’approvazione del rendiconto consuntivo viene anche esaminato il rendiconto preventivo del successivo anno sociale.
          Cordialità, Stefano Bertoletti

          1. Grazie. Per il punto 1) quindi se nell’anno successivo si verifica una disavanzo esso può essere “coperto” con una parte di avanzo dell’anno prima ? grazie

          2. Grazie mille. è stato davvero gentile. Se può Le chiedo di rispondere a quest’ultima domanda. Secondo le, quindi, se sarebbe corretto presentare un rendiconto secondo le schema seguente ? (le prometto che è l’ultima domanda :-):

            Rendiconto consuntivo al 31/12/2016
            Entrate (con dettaglio) 100.000 Uscite (con dettaglio)120.000
            Disavanzo di gestione : 20.000

            Cassa: 200
            Banca: 750

            Patrimonio al 31/12/2015: euro 30.000
            Patrimonio al 31/12/2016: euro 10.000 (euro 30.000-20.000)

          3. Buongiorno. Per i pochi elementi in nostro possesso relativamente alla questione esposta, ritengo che che la bozza indicata sia corretta. Cordialità, Stefano Bertoletti

  12. Buonasera, l’avanzo di gestione deve essere portato a nuovo l’anno successivo oppure investito? Investito in che senso? Grazie e complimenti per il sito

    1. Buongiorno. Posta la necessità di verificare le previsioni statutarie, l’avanzo di gestione può in ogni caso essere re-investito nell’Ente per agevolare il raggiungimento delle finalità sociali (acquistando attrezzature, investendo in comunicazioni sociali, …) oppure accantonato in attesa di essere utilizzato, ovviamente sempre per l’Associazione stessa. Cordialità, Stefano Bertoletti

    1. Buongiorno. Premessa la necessità di rispettare sempre e comunque il divieto di distribuzione diretta e/o indiretta di utili e avanzi di gestione che deve necessariamente caratterizzare un'associazione (http://www.tuttononprofit.com/2013/07/cosa-significa-divieto-di-distribuzione.html), ad oggi non esiste alcun limite di proventi incassati da parte di una ASD (http://www.tuttononprofit.com/2016/10/associazioni-non-profit-e-falsi-miti-facciamo-chiarezza.html). Cordialità, Stefano Bertoletti

  13. Buongiorno e complimenti per il blog, davvero utile.
    Nel prossimo esercizio stiamo preventivando alcuni investimenti che andremo a coprire con gli avanzi di gestione degli anni precedenti.
    Ci chiediamo ora se sia corretto formulare un preventivo con un risultato di gestione negativo, visto che già sappiamo che le spese saranno superiori alle entrate.
    Grazie.

    1. Buongiorno. Salvo casi particolarissimi, il criterio contabile di gestione di un'Associazione è quello per "cassa", fattispecie che implica che le spese e gli incassi debbano essere contabilizzati nell'istante in cui avvengono, senza riferimento alla "compotenza" della spesa (o incasso) in questione. Ciò premesso però, in sede di predisposizione del rendiconto di esercizio preventivo, se c'è consapevolezza che verrà effettuato un certo intervento del quale (giustamente) si stima il costo, è corretto che questo venga inserito, anche se ciò porterà ad un risultato d'esercizio negativo, che potrà essere compensato (e spiegato) attraverso gli avanzi di gestione accumulati nei precedenti esercizi sociali. Cordialità, Stefano Bertoletti

  14. Buongiorno;
    Volevo chiederle se esiste un tetto massimo all'avanzo di gestione,oppure negli anni può arrivare a molte migliaia di euro?
    Anticipatamente ringrazio!

    1. Buongiorno. Un Ente non profit deve avere uno scopo "ideale" e, per questo, la tassazione sulle attività istituzionali è nulla (potete approfondire questi aspetti consultando questo nostro articolo: http://www.tuttononprofit.com/2016/03/perche-costiuire-associazione-cosa-comporta-come-deve-essere-gestita.html). Non esiste un limite di entrate istituzionali e non esistono incompatibilità per l'attività professionale degli associati o dei componenti del Consiglio Direttivo, ma a condizione di una gestione corretta e democratica sia nella forma che nella sostanza. Rimango a disposizione per ogni ulteriore informazione, supporto o chiarimento (stefano@movidastudio.it). Cordialità, Stefano Bertoletti

  15. Buonasera, associazione culturale nata nel 1992 e trasformata in ONLUS nel 2005. Nella modifica dello statuto ci è stato detto di indicare un'ente verso il quale destinare eventuali avanzi di cassa di fine anno. Abbiamo iniziato l'attività di ONLUS con 3.000 Euro in cassa nei primi anni a fine anno generavamo un avanzo di cassa che usavo l'anno successivo per pagare attività fatte insieme alla biblioteca civica che è l'ente indicato in statuto. Ora negli ultimi anni le iscrizioni dei soci e le oblazioni sono diminuite quindi sono 3 anni che chiudiamo con un disavanzo. Con questo trendo in tre anni il nostro "patrimonio" sarà pari a zero. Se come socio e presidente volessi fare un'oblazione per ripristinare un "minimo" di cassa (2.000 Euro) come lo dovrei registrare? Si può fare una sorta di aumento di capitale che non generi un'avanzo a fine anno ma una riscostituzione di capitale sociale? grazie in anticipo per la gentile risposta.

    1. Buongiorno. Premesso che non esiste normativa che imponga la devoluzione a fine anno di eventuali rimanenze positive di una ONLUS (diversamente, è d'obbligo in caso di scioglimento), è certamente possibile per una Associazione ricevere una oblazione che risulterà neutra ai fini fiscali, eventualmente anche da parte del Presidente. In alternativa, è possibile che l'Associazione riceva un prestito infruttifero, cioè una erogazione di denaro che sarà restituita senza interessi nei tempi e nei modi di comune accordo fra i due soggetti protagonisti. Cordialmente, Giacomo Marchesi

  16. Buongiorno,
    un centro anziani (associazione promozione sociale) chiude il bilancio con un disavanzo di gestione, con il conto corrente in positivo è possibile coprire il disavanzo. La contabilità si tiene con il principio di cassa. grazie in anticipo

    1. Buongiorno. E' possibile che il risultato di esercizio di un'annualità sia in negativo, e che ciò sia dovuto ad uscite superiori rispetto alle entrate nel corso di quell'anno. E' allo stesso modo possibile, ovviamente, che le rimanenze positive (avanzi di gestione) dei precedenti esercizi sociali vadano a colmare la passività dell'esercizio in questione. Cordialità, Stefano Bertoletti

  17. Buonasera mi stavo chiedendo una cosa: con una associazione aperta gli ultimi giorni di dicembre 2015 e che chiude l'anno al 31 dicembre, ho effettuato il rendiconto economico (essendo segretario e tesoriere) direttamente al 30 dicembre, approvato dall'assemblea in toto (meno di 20 persone iscritte e tutte presenti) in quanto dal 30 al 31 dicembre non ci sarebbero stati altri movimenti. Un'operazione del genere è corretta o dobbiamo nuovamente rifare assemblea e verbalizzare entro Aprile 2016 che il bilancio, seppur di 20 giorni, è stato approvato?

    Inoltre un'altra domanda: il grosso delle nostre spese è stato per le pratiche di apertura, tasse e via dicendo, tutto ovviamente rendicontato. Se ad esempio capitano spese che non possiamo dimostrare (esempio scemo: servono delle bottiglie d'acqua, uno va al bar, le compra, poi viene rimborsato) perchè non si ritrova lo scontrino o la fattura, come devo comportarmi? Vale la voce a bilancio con conferma di altri soci? Devo specificare qualcosa in altro modo?

    Perchè purtroppo pur in totale buonafede, capita benissimo di perdere uno scontrino anche di un qualcosa di cui tutti sanno il costo, il problema è che non mi posso inventare quello che non ho poi in mano…

    Grazie
    M.

    1. Buongiorno. In relazione al primo quesito è indispensabile che vengano rispettate le previsioni statutarie relativamente ai termini ed alle modalità di approvazione dei rendiconti: suggerisco pertanto di verificare e, nel caso, allinearsi alle indicaizoni contenute in statuto. Relativamente al secondo quesito, invece, è necessario che le uscite siano dimostrabili attraverso idonee pezze giustificative: ottimale sarebbero pertanto fatture intestate direttamente all'Ente, ma in difetto occorre comunque sempre un documento a sostegno dei pagamenti/rimborsi/uscite effettuati. Cordialità, Stefano Bertoletti

  18. Buona sera,
    sono socio di un'associazione di promozione sociale, che per via di debiti effettivi ancora da pagare chiude con un disavanzo di gestione. Sono obbligata a chiudere con un avanzo? Mi sembra un po' un controsenso nei confronti dei terzi, avere soldi in cassa e non pagare i debiti. Tengo a precisare che i debiti saranno pagati ed estinti regolarmente con gli incassi del 2016. Grazie A. Trivisonno

    1. Buongiorno. Chiudere "con un disavanzo di gestione" significa che in quell'anno di imposta le entrate sono state inferiori alle uscite, ma questo non comporta necessariamente un "bilancio in rosso", in quanto è possibile che negli anni rpecedenti si siano accantonate delle risorse che rendono comunque, nel complesso, il bilancio in positivo. Ciò premesso, ritenuto che il Vostro Ente immagino tenga una contabilità "per cassa" potete procedere ad un estinzione dei debiti non appena possibile. Cordialità, Stefano Bertoletti

  19. Ovviamente è possibile se ci sono state entrate non documentate e uscite allo stesso modo non documentate.
    Per intenderci se ho ricevuto una erogazione da € 100 e con relativa ricevuta e altre due entrate per un totale di € 200(non documentate,nessuna pezza giustificativa) e vado a pagare una fattura di €300,avrò un saldo negativo.Ovviamente chi teneva la gestione avrebbe dovuto distinguere separatamente le operazioni giustificate da quelle che non lo sono state…se non è stato fatto come rimediare?

    1. Buongiorno. Ovviamente non immaginavo che il Suo quesito fosse sottendeso al verificarsi di un'ipotesi di evasione fiscale, e nemmeno mi immaginavo che chi gestiva l'Ente "avrebbe dovuto distinguere separatamente le operazioni giustificate da quelle che non lo sono state", e questo dal momento che le operazioni non giusticiate non possono ovviamente esistere. Cordialità, Stefano Bertoletti

  20. Salve,
    se una associazione sportiva dilettantistica presenta un saldo cassa negativo mentre il saldo banca risulta essere positivo come ci si comporta? Ovviamente trascurando la gestione molto superficiale dei conti è possibile in questo caso prelevare dal conto banca proprio per ripianare il saldo negativo della cassa?

    1. Buongiorno. Come è possibile che la cassa vada in negativo? Potrà andare a zero, certo, ma una volta vuota come è possibile spendere soldi che non ci sono? Tecnicamente trattasi di circostanza impossibile, il che induce a ritenere che probabilmente ci siano stati errori in sede di aggiornamento e compilazione della contabilità. Cordialità, Stefano Bertoletti

  21. Buongiorno volevo avere un informazione. Nella nostra associazione nell'anno precedente (2014) abbiamo registrato una perdita e volevo sapere se nell'anno successivo (2015) questa perdita va inserita nel rendiconto (o bilancio) facendola risultare tra i costi oppure non va inserita.

    1. Buongiorno. Se a fine 2014 le uscite superavano le entrate, a inizio 2015 i conti sarebbero dovuti partire esattamente allo stato del 31 dicembre 2014, con predisposizione del bilancio di conseguenza. Se ritiene opportuno un ulteriore supporto resto a Sua disposizione anche a mezzo mail all'indirizzo stefano@movidastudio.it. Cordialità, Stefano Bertoletti

  22. Salve
    se capisco bene l'avanzo di gestione di un anno deve essere riportato nel rendiconto di gestione dell'anno successivo.
    Sotto quale dicitura si riporta? Sempre in caso di operare per cassa
    grazie

  23. Concordo che l'approvazione del bilancio deve avvenire a chiusura dell'esercizio sociale ma reputo discutibile il fatto che un socio che non rinnova non possa partecipare alla discussione di un bilancio nel quale lui era socio e che viene demandato a quei soci che hanno rinnovato l'adesione ed anche a coloro che non hanno partecipato alla vita associativa perché iscritti a decorrere dall'anno successivo e quindi non nella condizione di poter obiettare sull'operato del consiglio direttivo e sulla gestione contabile dello stesso consiglio.

    Per quello che riguarda il discorso di "convocare" un assemblea sociale credo che occorrano i numeri e precisamente 1/10 dei soci per poter richiedere una assemblea nella quale poi non so se sia possibile "contestare" la parte contabile perché, quasi certamente, il consiglio direttivo, il Presidente o chi per esso non metterà a disposizione dei partecipanti la documentazione contabile. Non resta che rinnovare la propria adesione con la speranza che il consiglio direttivo non decida di non ammettere il socio (cosa peraltro possibile e nei poteri del consiglio stesso).

    1. Buon giorno. Il mio ruolo mi impone di rispondere nella maniera più circostanziata possibile ai quesiti proposti: in questa linea Le ho indicato quali sono (per legge) i soggetti abilitati a partecipare ad una riunione di assemblea sociale. Ciò premesso, posto che le responsabilità sono in capo a chi ha agito in nome e per conto dell'Ente stesso (come può leggere in questi nostri articoli http://www.tuttononprofit.com/2015/03/il-presidente-di-una-associazione-non-e-sempre-responsabile.htmlhttp://www.tuttononprofit.com/2013/08/responsabilita-nelle-associazioni-non.html, Le consiglio di copiare/incollare i link sul browser sul quale sta navigando), è anche possibile che Lei proceda con una denuncia circostanziata alle autorità competenti. Cordialità, Stefano Bertoletti

  24. Buon giorno,

    la ringrazio per la risposta ma vorrei un ulteriore chiarimento spiegando meglio la questione.

    Il socio che decide di non rinnovare la propria adesione alla asd è motivato dal fatto che la gestione della stessa asd viene fatta in maniera arbitraria e poco trasparente nell'assoluto non rispetto di quanto previsto dallo statuto. Lo stesso socio è a conoscenza del fatto che la gestione contabile viene fatta in maniera del tutto "anomala" (termine appropriato per non dire peggio) e quindi rinuncia all'adesione ma, il suo intento è quello di arrivare all'approvazione del bilancio per contestare diverse voci che (forse) verranno (più probabilmente no) messe a bilancio e quindi, non approvandolo con conseguente obbligo di dimissioni del consiglio direttivo e successive nuove elezioni.

    Stante alla Sua risposta di cui sopra però il socio che non rinnova l'adesione non può partecipare all'approvazione di un bilancio (che verrà effettuato tra gennaio e aprile dell'anno successivo) che in realtà fa riferimento all'anno in cui lui era socio. Non ritiene che questo impedimento sia possibile fonte di contenzioso e a rischio di denuncia da parte del socio dimissionario alle autorità di polizia e A.E. con richiesta di intervento e con il rischio che la asd finisca la sua esistenza (cosa peraltro che il socio non vuole per nulla)????

    In attesa di un suo cortese riscontro porgo distinti saluti

    1. Buon giorno. Non vi è dubbio alcuno che un rendiconto consuntivo debba essere approvato ad esercizio sociale chiuso. In questa linea esiste due possibilità:
      – verificate le modalità e le previsioni statutarie sul punto il socio convoca un'assemblea sociale per denunciare la cattiva gestione;
      – il socio rinnova la propria qualifica anche per il nuovo anno sociale al fine di poter partecipare alla riunioni e, in quella sede, denunciare la cattiva gestione.
      Cordialità, Stefano Bertoletti

  25. Buonasera siamo un'associazione no profit da poco costituita e a breve abbiamo deciso di iniziare la procedura per una affilaizione nazionale.
    La mie domande sono:
    1.avendo registrato l'associazione a metà settembre, e avendo scritto sullo statuto che avremmo seguito l'anno solare, come devo comportarmi dal punto di vista degli adempimenti? condenso in tre mesi quello che avrei dovuto fare in un anno?
    2.per ora fanno parte dell'associazione solo i soci fondatori, conviene aspettare di aver portato a termine l'affilaizione prima di accettare dei soci? in caso contrario come potrei comportarmi?
    3. possiamo, al limit,e per questo residuo di 2015 raccogliere solo qualche donazione da usare nel 2016 e non aprire alle "iscrizioni" fino a gennaio? magari cominciando già a raccogliere adesioni ora, ma per il 2016? in questo caso cosa dovrei scrivere nel bilancio? Grazie

    1. Buona sera.
      1 – al link che segue trova gli adempimenti delle associazioni: http://www.tuttononprofit.com/2013/10/quali-sono-gli-adempimenti-di-una.html. Ovviamente avendo costituito da poco approcciatevi ad essi con spirito critico.
      2 – le associazioni nascono per svolgere attività nei confronti dei soci, motivo per cui vi suggerisco quanto prima di aprire la campagna tesseramenti.
      3 – potete procedere come meglio credete: se incassate liberalità le stesse andranno correttamente contabilizzate ed in funzione di esse dovrà essere predisposto il bilancio.
      Cordialità, Stefano Bertoletti

  26. Buonasera.

    Scusate, ma su questo argomento c'è qualcosa che non mi torna molto.

    Facciamo un esempio pratico, nel 2013 è stato chiuso il bilancio con un avanzo di 1100€, destinati nel 2014 a coprire spese già identificate nel corso del 2013.

    I 1100€ avanzati non vanno a sommarsi nel bilancio del 2014, ma sono cmq soldi che non spariscono, rimangono li sul conto corrente.

    Nel 2014 si chiude il bilancio con un negativo di 1000€, dovuto all'utilizzo di quasi tutti 1100€ avanzati nell'anno precedente.

    Quindi in cassa rimangono ancora 100€ e nessuno deve rimettere niente, visto che erano soldi a tutti gli effetti disponibili.

    Fila il discorso?

    Grazie.

    1. Buongiorno.
      Il Vostro ragionamento è corretto. Il 2014 si chiude con un avanzo di gestione di 100 euro.
      I migliori saluti,
      Gabriele Aprile

  27. Buongiorno Gabriele,
    mille Grazie per le sue preziose risposte,
    volevo chiederLe ulteriormente alcune altre cose che non mi ( siamo in parecchi a non capire) sono proprio chiare…:
    Ho letto molto il suo sito e ho visto che si parla di tantissime importanti cose che un privato non conosce ma, non ho trovato l'argomento giusto da paragonare al nostro caso (PROBLEMA ) lei ha parlato di statuto e qui casca l'asino come dice il detto!!
    Noi abbiamo 2 statuti molto differenti tra loro!!! Lei dira' ma è inaudito!!! beh!! lo penso anche io ma voglio avere il suo parere:
    Il vero statuto è stato scritto e impaginato alla nascita dell'associazione nel 2004 dal vecchio presidente e dai soci fondatori, successivamente nell'aprile del 2011 è stato preso come statuto ufficiale un altro scritto molto piu' articolato e diverso dal primo e tutto questo è stato fatto con una semplice assemblea ORDINARIA per approvare il bilancio del 2010 con convocazioni " incomplete " cioè non sono stati convocati tutti i soci; ed erano presenti solo 5 persone su 32 associate .
    Il vero e vecchio statuto prevedeva un assembla straordinaria ,e non una assemblea ordinaria con all'ordine del giorno modifiche statutarie!!!!
    Inoltre Gabriele, ammesso e non concesso che fosse possibile, nel verbale dell'assemblea avvrebbero dovuto verbalizzare quali Art. dello statuto venivano modificati e con quali eventuali modifiche…. è corretto???
    Mi illumini se puo?!!

    Cari Saluti Francesco

    1. Buongiorno Francesco.
      In situazioni come quella che mi ha evidenziato instauriamo un supporto professionale a seguito di approvazione di preventivo. Qualora interessato può contattarmi all'indirizzo gabriele@movidastudio.it I migliori saluti, Gabriele Aprile

  28. Buongiorno Gabriele,
    io sono socio di una associazione non a scopo di lucro, dove io e altri tanti soci non riusciamo a capire certe cose riportate in bilancio consuntivo perché un po' troppo generalizzate .Le chiedo :
    1) è possibile NON presentare ai soci ( 127 persone) il bilancio preventivo? cioè noi siamo chiamati adesso ad approvare il bilancio 2014 senza un preventivo.
    2) se qualche socio volesse visionare qualche pezza giustificativa prima di approvare il bilancio, PUO' richiederla? è nel suo diritto poterlo fare?
    3) il conto corrente bancario dell'associazione è segreto ai soci, oppure è possibile visionarlo?
    4) Se il bilancio non venisse approvato da uno o piu' soci per motivi reali e fondati, cosa succede?
    5) nel caso che cadesse il consiglio direttivo dell'associazione per la NON approvazione di un bilancio poco chiaro, i componenti del consiglio sciolto, possono ricandidarsi ad un eventuale nuovo CD come se niente fosse successo?

    Mille Grazie in Anticipo
    Nell'attesa di una Sua risposta
    Le faccio gli Auguri di Buona Pasqua

    Benvenuto Francesco

    1. Buongiorno Francesco:
      1) dipende da cosa è indicato nello statuto sociale. Solitamente i due rendiconti vengono approvati assieme;
      2) è possibile;
      3) è possibile;
      4) decadrebbe il consiglio direttivo;
      5) possono ricandidarsi, ma per ovvi motivi immagino che non verrebbero rieletti. Ovviamente possono candidarsi tutti i soci maggiorenni che desiderano. In qualsiasi caso, se non riuscite ad ottenere le risposte che Vi aspettate, esistono anche forze dell'ordine, A.E., ecc…
      I migliori saluti,
      Gabriele Aprile

  29. Domanda: La nostra Associazione, per Statuto, ha l'anno Sociale che inizia col 1° gennaio e finisce al 31 dicembre. Se il bilancio va approvato entro 4 mesi prima dal termine dell'anno sociale, il nostro si concluderà ad agosto, giusto? Grazie 🙂

    1. Buona sera.
      Faccio copia/incolla di quanto scritto nell'articolo: "L'assemblea sociale deve riunirsi entro 4 mesi dalla chiusura dell'esercizio sociale, pertanto, per le Associazioni che hanno optato per l'anno sociale coincidente con l'anno solare, ci deve essere l'approvazione del bilancio preventivo e consuntivo entro fine aprile (per le Associazioni che hanno optato per l'anno scolastico – dal 1 settembre al 31 agosto – entro fine dicembre).". Gabriele Aprile

    2. Mi riallaccio alla risposta che chiarisce le scadenze per l'approvazione del bilancio che, nel caso di esercizio sociale che scade al 31 dicembre l'approvazione va fatta entro il 30 aprile dell'anno successivo.
      La mia domanda è la seguente: se un socio non rinnova la sua adesione allo scadere dell'anno sociale dal 1° gennaio decade e quindi non può più partecipare all'attività associativa e di conseguenza non può più essere chiamato per l'approvazione del bilancio che avverrà certamente nei mesi di gennaio, febbraio, marzo o aprile? O per l'approvazione del bilancio deve essere comunque chiamato?

    3. Buon giorno. Se un socio decade non ha più diritto di partecipare alle attività organizzate e promosse dall'associazione, ivi incluse le riunioni socali, tra cui quella per l'approvazione dei rendiconti. Cordialità, Stefano Bertoletti

  30. Buongiorno a tutti, complimenti per il sito. Sono il segretario di una associazione sportiva dilettantistica, e sono salito in carica da pochi mese. Avrei una richiesta: in caso di disavanzo dell'anno 2014, nel bilancio preventivo del 2015 devo inserire tale disavanzo? Inoltre il bilancio di previsione per l'anno 2015, deve avere entrate=uscite, è corretto? Nel caso di disavanzo del 2014 che va inserito nel 2015, dovrò per forza aumentare le spese del 2015 al fine di pareggiare entrate+disavanzo, è corretto?

    1. Buona sera.
      Nel bilancio consuntivo bisogna indicare come viene coperto il disavanzo.
      Non comprendo cosa intenda con "aumentare le spese", o forse non voglio comprendere….
      I migliori saluti, Gabriele Aprile

    2. Mi sono espresso male. Ho un avanzo di gestione (non un disavanzo). La mia domanda è: lo devo inserire nel bilancio di previsione dell'anno 2015? In caso di risposta affermativa, il bilancio di previsione, nel quale dovrò inserire l'avanzo di gestione del 2014, dovrà avere il pareggio tra entrate ed uscite?

    3. Il bilancio di previsione, come il rendiconto consuntivo, deve essere chiaro e trasparente. Non vi è un criterio per la predisposizione, quindi predisponetelo come è comodo a Voi. Come avrete sicuramente letto nell'articolo, il bilancio in pareggio è un falso mito.
      Saluti, Gabriele Aprile

    4. Quindi il bilancio di previsione 2015 avrà un avanzo del 2014 e poi mi genererà, in fase di previsione, un ulteriore avanzo 2015?
      Ma è corretta una gestione di questo genere?
      Grazie mille per la disponibilità

    5. Il bilancio di previsione tiene conto delle ipotetiche entrate ed uscite per l'anno appena iniziato.
      I migliori saluti,
      Gabriele Aprile

  31. A noi hanno fatto un controllo l'Agenzia delle Entrate e hanno detto che deve essere zero a tutti costi. Se avanza qualcosa è la prova inconfutabile che non è un'associazione ma un attività commerciale. Avevamo pensato che essere onesti era una cosa giusta, ma non vi illudete, ve la faranno pagare.

    1. Buongiorno.
      Non siamo d'accordo con quanto indicato. Bisogna distinguere l'avanzo a zero con l'impossibilità di dividere utili. In qualsiasi caso, in caso di ricorso il giudice avrebbe sicuramente detto che la frase dell'Agenzia è senza fondamento.
      I migliori saluti, Gabriele Aprile

  32. Ritengo che, di fatto, un disavanzo debba corrispondere ad una eventuale saldo passivo bancario. Poichè il bilancio viene redatto secondo il principio di cassa e non può esistere una cassa negativa la perdita è gia stata colmata da Pinco Pallino .Siete d'accordo?

  33. Buongiorno,
    la ns ASD ha approvato due bilanci nello stesso anno solare (a giugno 2013 e dicembre 2013), il primo in ritardo rispetto ai termini di approvazione bilancio previsti da statuto e il secondo in anticipo rispetto allo stesso termine.
    L'esercizio sociale corrisponde all'anno sociale.
    E' vincolante la chiusura entro aprile dell'anno successivo? Rischiamo sanzioni?

    Grazie

    1. Buongiorno.
      Intanto bisogna leggere quanto indicato in statuto circa i periodi in cui svolgere le assemblee…in qualsiasi caso, potrebbero contestare le approvazioni al di fuori dei termini previsti da statuto e dalla Legge, ma non sono in grado di definire se vi sarebbero sanzioni e di quale importo.
      I migliori saluti,
      Gabriele Aprile

  34. Buongiorno Gabriele.

    Vorrei farLe una domanda, a tal proposito, ma "all'opposto": da un punto di vista fiscale/amministrativo, chiudere un anno sociale in passivo, cioè con un disavanzo, è altrettanto consentito?

    La ringrazio per la risposta.

    Vittorio Cagnetta

    1. Buongiorno Vittorio.
      Succede che a volte un anno chiuda in disavanzo.
      In quel caso bisogna fare un commento al rendiconto consuntivo, indicando che il disavanzo è stato colmato da Pinco Pallino con le proprie risorse personali…
      I migliori saluti,
      Gabriele Aprile

  35. Buongiorno,
    per "bilancio" si intende il "rendiconto economico" o sono 2 cose diverse? Se si in cosa differiscono?

    1. Buona sera.
      Se avete piacere potete scrivermi privatamente al fine di fornirVi tutto il supporto necessario.
      I migliori saluti,
      Gabriele Aprile

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