Anticipo e/o prestito infruttifero da parte di soci

Presitito infruttifero e anticipo da parte di alcuni soci … è possibile?

DOMANDA: Buongiorno, ho una domanda banale relativa al pagamento e all’intestazione di una fattura e di seguito vi illustro meglio laquestione: ipotizziamo di dover acquistare un bene di importo fatturato superiore a 2500 € e questo venga pagato tramite bonifico bancario da una persona fisica (un privato cittadino senza P.Iva, iscrizione professionale agli albi e casi simili). E’ lecito ottenere una fattura per l’acquisto del bene intestato ad una persona diversa (una associazione sportiva dilettantistica) da colui che ha pagato? Qualora questo dovesse accadere, vi sono sanzioni per l’acquirente (colui che ha emesso il pagamento), per l’intestatario della fattura, o per colui che emette fattura? Con le nuove norme sulla tracciabilità dei pagamenti, quali documenti contabili si devono cedere al destinatario dellamerce sopra citata (l‘associazione sportiva dilettantistica) per poter usufruire della garanzia di 2 anni? Nel caso dovessero esserci deidocumenti, quali sono? Inoltre è necessaria una scrittura privata paragonabile “alla donazione” per non incorrere in eventuali sanzioni?

RISPOSTA: Buongiorno, se l’oggetto acquistato sarà utilizzato dalla persona fisica è indispensabile che la fattura sia intestata alla persona fisica ed il pagamento venga effettuato dalla stessa. Se l’oggetto acquistato sarà utilizzato dall’Associazione è indispensabile che la fattura sia intestata all’Associazione e pagata dalla stessa. Qualora l’Associazione non abbia abbastanza risorse per pagare l’oggetto in questione, una persona fisica può fare un bonifico sul conto dell’Associazione a titolo di prestito infruttifero (se vuole che gli vengano restituiti questi soldi) o donazione (se di fatto vuole fare un regalo all’Associazione). La fattura dovrà comunque essere intestata all’Associazione.

ULTERIORE DOMANDA: Purtroppo c’è da dire che per ignoranza in materia, e in questo caso la legge non l’ammette, cosa accade se “per buona fede” il pagamento sia stato effettuato realmente come nell’ultimo tuo caso esposto? Vedila cosi: il privato ormai ha pagato anticipando tutta la somma sia per come dici tu a causa delle limitatezze nei fondi dell’associazione (non sapendo la procedura da te indicata), che per motivi prettamente organizzativi e pratici; la fattura è sempre intestata all’associazione. La proprietà del bene non è ancora definita, il privato può cedere la proprietà in cambio di un uso esclusivo? Diciamo che effettivamente è questo lo scenario reale di tutta la situazione e vorrei sapere, se possibile, tutti gli scenari per tutelare sia la società che chi ha pagato. Da quanto ho capito con i tuoi “necessariamente” alla luce del sole non è stata fatta una cosa molto corretta. Quali ripercussioni si hanno? Inoltre è necessario quanto obbligatorio avere oltre ai registri contabili e tutto il necessario amministrativo, anche un libro inventario dei beni? Scusa le tante domande, ma non riesco a trovare on-line delle linee guida in materia. Un saluto e grazie ancora.

RISPOSTA: Buongiorno, non vedo particolari problemi. Io seguirei la seguente procedura:
– il privato Vi consegna la fattura che conserverete nella documentazione dell’Associazione;
– appena l’Associazione avrà le risorse potrà fare una restituzione parziale o totale dell’anticipo (non si tratta di prestito infruttifero in quanto non è stato versato nulla sul conto) indicando nella contabilità un’uscita a titolo di “restituzione anticipo per acquisto bene” e indicando che tale voce fa riferimento alla fattura n° …;
– se la restituzione avviene in più step, quando la stessa verrà esaurita indicherete nella voce in contabilità che si tratta del saldo.
Ovviamente, anche in considerazione del fatto che la fattura è intestata all’Associazione, il bene è di proprietà della stessa, senza necessità di produrre documenti da parte di chi ha anticipato.

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42 commenti

  1. Buongiorno
    abbiamo costituito una asd nell’ottobre 2020. Il presidente si è fatto carico di tutte le spese iniziali (marche da bollo, versamenti registrazione, affiliazione EPS, ecc…) Avevamo iniziato le procedure per accettazione aspiranti associati, qualcuno ha versato la quota associativa, qualcuno no perchè causa pandemia le associazioni sono state chiuse. Le risorse disponibili non hanno coperto le spese iniziali sostenute dal presidente, in più altre spese successive (quali bollette utenze) sono state sempre coperte con fondi propri del presidente, scrivendo nei verbali del direttivo che sono prestiti infruttiferi e che devono essere restituiti. Stiamo parlando di costi anticipati per circa 1000 euro. La domanda è: il rendicondo economico 2020-21 cosa deve riportare? l’associazione ha chiuso in pareggio (grazie ai costi sostenuti dal presidente) o in disavanzo (riferendo in assemblea associati che l’asd non avendo disponibilità il presidente ha anticipato le spese) ? grazie

    1. Buongiorno. Occorrerà indicare nel rendiconto economico finanziario che l’Ente in un dato periodo di imposta ha incassato risorse a titolo di prestito infruttifero e che, in quanto tale, occorrerà procedere negli esercizi successivi alla restituzione di quanto anticipato in nome e per conto dell’Associazione dal legale rappresentante della stessa. Cordialità, Stefano Bertoletti

  2. Se alcuni soci fanno dei prestiti infruttiferi a fronte delle spese che l associazione per mancanza di liquidità non è in grado di coprire, se i soci poi rinunciano al rimborso del prestito, questa ultima operazione come può essere contabilizzata ai fini del Refa? I prestiti infruttiferi dei soci oppure gli anticipi dei soci vanno indicati nel modello Eas? Se si, in quale punto? Grazie.

    1. Buongiorno. Se taluni soggetti decidono di non richiedere la restituzione del prestito infruttifero effettuato nei confronti dell’Ente, rendendolo pertanto un’erogazione liberale, il quesito di riferimento sul modello EAS è il n. 30: “che le erogazioni liberali ricevute sono pari a euro: …”. Cordialità, Stefano Bertoletti

  3. Salve sono socio fondatore di un ente sportivo e volevo delle informazioni su le procedure di dimissioni di un socio. Quest’ultimo venne ammesso all’interno dell’a.s.d come socio finanziatore e gli vennero conferiti gli stessi diritti e doveri dei soci fondatori (totale 5 soci fondatori) versando la stessa quota di ingresso. Gli spettano dei soldi?

    1. Buongiorno. Premesso il divieto di distribuzione diretta e/o indiretta di utili che deve necessariamente caratterizzare gli enti di tipo associativo (http://www.tuttononprofit.com/2013/07/cosa-significa-divieto-di-distribuzione.html) oltre che la necessità di verificare le previsioni statutarie dell’Ente relativamente alle modalità di esplusione/dimissione di un iscritto, se un socio ha effettuato un prestito infruttifero ad un’associazione è doveroso procedere con la restituzione dello stesso. Discorso diverso se trattasi del pagamento della quota associativa, per la quale non è dovuto alcun reso in caso di allontanamento/dimissione, salvo diversa previsione. Cordialità, Stefano Bertoletti

  4. Buona sera,
    Sono il presidente di una piccola associazione culturale registrata come APS (come si evince dal nostro modello EAS) nata nel 2015.
    In quell’anno una persona esterna ha pagato per una fattura (intestata a lui) relativa alla stampa delle tessere (35,58 euro): noi abbiamo scritto nelle uscite (del libro di prima nota) 35 euro -perchè ha voluto meno- indicando anche ‘pagamento anticipato dal Sig. XX’.
    Nel 2016 alcuni pagamenti, effettuati online, li ho anticipati io perchè l’Associazione non aveva ancora una carta con conto corrente associato e dai miei genitori per motivi di urgenza/praticità o perchè l’Associazione non disponeva in quel momento di liquidità.
    Purtroppo in tutti questi casi le fatture sono intestate a noi persone fisiche o recanti il n° di carta dei miei genitori.
    Ovviamente abbiamo conservato tutti questi scontrini e fatture e nel libro di prima nota abbiamo sempre scritto ‘pagamento per. . . anticipato dal Sig. XX’.
    Il tutto è accaduto 12 volte per un importo complessivo di 451,73 euro.
    E’ un problema?

    1. Buongiorno. Qualora sia possibile riscostruire i movimenti economici e la relativa inerenza della spesa per anticipazioni effettuate in nome e per conto dell’Ente stesso, riterrei che, se adeguatemnte documentato/documentabile, questo non rappresenti un problema. Cordialità, Stefano Bertoletti

  5. Buongiorno. Sono vicepresidente di una asd appena costituita. Siamo solo tre soci e facciamo parte della stessa famiglia. Io ho anticipato tutte le spese finora intestate all’associazione ma non voglio assolutamente che questa cifra mi venga restituita. Inoltre il segretario successivamente ha messo a disposizione una piccola somma in contanti per far fronte ad altre spese e anche lui non vuole la restituzione del denaro. È possibile? Come dobbiamo comportarci?

    1. Buongiorno. Nulla osta alla circostanza che vengano effettuate donazioni/liberalità ad enti senza finlalità di lucro. Nel Vostro caso specifico, a fronte di quanto indicato, riterrei opportuno che venisse verbalizzata la volontà di taluni soggetti ben identificati di “regalare” all’Ente una somma di denaro funzionale ad agevolare il raggiungimento delle finalità sociali. Cordialità, Stefano Bertoletti

      1. Perfetto! Grazie!
        Vorrei togliermi anche un altro dubbio. Dato che, come ho già detto, siamo solo tre scoci e ricopiamo quindi anche le cariche del C.D. dobbiamo comunque inserirci nel libro soci? E dobbiamo tenere ugualmente sia il libro verbali del C.D. sia il libro verbali dell’assemblea dei soci?

        1. E’ poco comprensibile (e plausibile) che un’Associaizione abbia come “soci” i soli componenti del consiglio direttivo (che certamente vanno inseriti nel libro soci). Accanto ad essi, infatti, dovrebbe esistere una compagine sociale ben più ampia formata da tutti gli associati che decisono di iscriversi all’Ente condividendone le finalità e partecipando alle attività da questo promosse ed organizzate. Diversamente … che associazione sarebbe? Cordialità, Stefano Bertoletti

  6. Buongiorno, sono il presidente di una associazione culturale.
    Ho anticipato dal mio conto personale il pagamento di varie attrezzature con fattura intestata all’associazione.
    Mi chiedo però quale sia la corretta contabilizzazione nel REFA:
    va contabilizzata l’uscita totale come costo e mentre la restituzione dell’anticipo va imputata nel prospetto patrimoniale, come si farebbe in una società oppure va imputato il costo in conto economico mano a mano che viene restituito a colui che anticipato?

    Grazie

    1. Buongiorno. Salvo diverse decisioni, il naturale “criterio contabile” che caratterizza le associazioni è quello di “cassa” (e non di “comptenza”), circostanza che implica che le entrate/uscite debbano essere indicate integralmente nel momento in cui avvengono. Occorre pertanto dar seguito alle parziali restituzioni dell’anticipo effettuato da parte Sua riportando di volta in volta le uscite in contabilità mediante specifica voce. Cordialità, Stefano Bertoletti

  7. Buongiorno, sono il presidente di un’ A.p.s., un paio d’anni fa abbiamo dovuto acquistare con urgenza un computer, l’associazione non disponeva di soldi e così ho personalmente fatto un bonifico sul conto dell’associazione con causale prestito infruttifero. Il computer è stato fatturato all’Associazione. Poche settimane più tardi il nostro consulente ci ha detto che non avevo diritto in futuro ad una restituzione del prestito in quanto presidente e che sarei potuta cadere in sanzioni avendo indicato come causale “prestito”. Mi confermate la contestazione del mio consulente? Grazie mille!

    1. Buongiorno. Non comprendo le ragioni della “contestazione” del Vostro consulente, e stando a quanto da Lei indicato non ravvedo violazioni di sorta. A disposizione, Stefano Bertoletti

  8. Buon giorno se viene effettuato un regolare prestito personale verso l’Associazione con le dovute ricevute
    come devo insererirlo nella contabilità? devo mettere il prestito nei proventi sotto la voce prestito
    e la restituzione al socio devo inserirlo negli oneri sotto la voce reso prestito?

    1. Buongiorno. E’ opportuno nel caso prospettato prevedere un’idonea voce di entrata (che potrebbe essere “prestito infruttifero Tizio”) ed una di uscita (che potrebbe essere “restituzione prestito Tizio”). Ottimale sarebbe poi che Vi fosse idoneo verbale attestante le risultanze del versamento ed eventualmente delle modalità di restituzione del prestito (qui potete consultare un nostro approfondimento specifico sul tema: http://www.tuttononprofit.com/2013/05/anticipo-eo-prestito-infruttifero-da.html). Cordialità, Stefano Bertoletti

  9. Salve.se io come presidente di una aps faccio una donazione devo farmi una fattura o è sufficiente scriverlo in un verbale di assemblea del consiglio direttivo?

    1. Buongiorno. Se l'Associazione di Promozione Sociale effettua una donazione ad un soggetto terzo la ricevuta potrà essere emessa dal beneficiario della liberalità. Se possibile, certaqmente, potrà essere verbalizzata la volontà di effettuare una donazione da parte dell'Ente. Cordialità, Stefano Bertoletti

  10. salve sono il presidente di una APS. Avendo fatto degli acquisti per uno spettacolo ho anticipato come socio dei soldi a titolo infruttifero pagando una fattura intestata all'associazione in quanto non c'era abbastanza liquidità in cassa. Come devo fare per regolarizzare la cosa? Devo metterla a verbale indicandone l'importo anticipato ? Grazie

    1. Buon giorno. L'iter corretto prevede la verbalizzazione dell'importo che si intende anticipare a titolo di prestito infruttifero con la precisazioe che la somma verrà restituita non appena ce ne saraà la possibilità e senza che ciò rischi di compromettere il regolare svolgimento delle attività sociali. Si suggerisce di adottare metodi tracciabili sia per l'anticipo che per la restituzione. Cordialità, Stefano Bertoletti

  11. salve sono presidente di una APS, all'inizio appena si è costituita l'associazione alcuni soci , per lo più negozianti e aziende che ci conoscono e ci hanno voluto sostenere , oltre alla quota ci hanno dato una somma che non so a questo punto come definire! quota 5€ hanno dato 50€ questi 45€ come vengono contabilizzati? sono contributi donazioni o erogazioni liberali. in quest'ultimo caso come si certifica?basta la normale ricevuta con scritto erogazione liberale nella causale? grazie

    1. Buona sera. Si possono considerare contributi liberali ed è sufficiente una ricevuta con l'indicazione della causale.
      I migliori saluti, Gabriele Aprile

  12. salve sono presidente di una Aps volevo sapere essendo il contratto di luce intestato a me come posso contabilizzare le spese di luce del locale della sede legale in uso solo all'associazione . mi avevano consigliato di chiedere un rimborso al consiglio con relativa approvazione del rimborso questa procedura è corretta?

    1. Buongiorno Sabrina.
      Premesso che questa è una questione delicata, il consiglio è di fare approvare tale proposta dall'assemblea dei soci e non solo da direttivo.
      I migliori saluti, Gabriele Aprile

  13. Salve, sono il presidente di un'associazione culturale costituitasi a ottobre scorso. Ho anticipato le spese per la registrazione all'Agenzia delle Entrate dell'associazione stessa.Queste, per adesso, sono state le uniche spese del 2014. Dovendo redigere il rendiconto finanziario, come possiamo definire tali spese, se sono avvenute prima della nascita dell'associazione e per conto di un futuro socio (e presidente)? Grazie! Danilo

    1. Buongiorno Danilo.
      Farete un rendiconto consuntivo in cui andrete a spiegare proprio questo al fine di renderlo il più trasparente possibile.
      I migliori saluti, Gabriele Aprile

  14. Un simpatizzante estero di una associazione culturale costituita con scrittura privata e registrata per salvaguardare il loro e l'intestrazione vuole donare/sponsorizzare € 20.000 con lo scopo di permettere l'acquisto un camper funzionale alla vita e crescita dell'associazione ( spostamenti regionali per attività varie). Il camper verrebbe intestato all'associazione . E' possibile tutto ciò ? Quali regole seguire ?

    1. Buongiorno Carlo. Questa persona Vi donerebbe 20.000 euro senza chiederVi nulla in cambio? Qui sta il discrimine tra donazione e sponsorizzazione. Gabriele Aprile

  15. E' obbligatorio redigere una scrittura privata per il prestito infruttivero? e se uno dei soci versa sul conto dell'associazione un importo con causale "anticipo per acquisto attrezzatura" e a detto importo corrisponde relativa fattura d'acquisto e' corretto?

    1. Buongiorno.
      Non è obbligatorio, tantomeno indicare "prestito infruttifero". Noi riteniamo tale voce la più coerente, ma utilizzate la dicitura che ritenete più idonea.
      I migliori saluti,
      Gabriele Aprile

  16. Salve,
    in riferimento al vostro articolo, vi domando: se il presidente versa sul conto corrente dell'associazione del contante senza indicarne la causale, ma sul verbale del consiglio direttivo è indicato che il presidente versa del denaro ogni mese come prestito infruttifero per il sostentamento della stessa fino a quando non sarà a pieno regime, il verbale ha valore? oppure la mancata causale del versamento sul conto fa decadere il "prestito infruttifero"?

    1. Buongiorno.
      Sarebbe opportuno che anche sulla causale fosse scritto "prestito infruttifero", ma il fatto che sul verbale venga indicato che si tratta a tutti gli effetti di "prestito infruttifero" ha valore!
      I migliori saluti,
      Gabriele Aprile

  17. Quindi è sbagliato parlare di Patrimonio?
    Perchè se si incassano le quote sociali e si spendono…non costituiranno mai patrimonio, o sbaglio?
    L'articolo dello statuto recita che il Patrimonio dell'associazione è costituito da beni mobili ed immobili e dalle quote sociali.

    1. Buongiorno.
      Non è sbagliato parlare di patrimonio. Qui stiamo parlando di patrimonio al pari di una persona fisica proprietaria di eventuali beni mobili ed immobili e con un conto corrente soggetto a movimentazioni. Ogni anno il consiglio direttivo presenta all'assemblea dei soci un bliancio consuntivo e preventivo evidenziando anche la situazione patrimoniale.
      I migliori saluti,
      Gabriele Aprile

  18. Salve.
    Faccio parte di una associazione e nel nostro statuto è indicato che il patrimonio è costituito anche dalle quote sociali.
    La mia domanda è la seguente.
    Innanzitutto come deve avvenire questo versamento?
    E' opportuno che vi sia evidenza delle singole quote, oppure il Presidente (o altri) possono riscuoterle in contanti da ogni socio?
    Inoltre se vanno a costituire patrimonio, possono essere utilizzate come disponibilità finanziaria per la gestione corrente? O vanno messe da parte ed incrementate di anno in anno?
    Grazie,.

    1. Buongiorno.
      Il versamento delle quote sociali e delle quote per partecipare alle attività può avvenire in qualsiasi metodo (contante compreso). Nel caso di pagamento per contante, il limite per ogni singola operazione sia di entrata che di uscita è di 516 euro per le ASD e 1000 euro per le altre tipologie di Associazioni.

      Le entrate possono essere utilizzate sicuramente per fare delle cose (pagare affitti, utenze, materiali, collaboratori, ecc…).

      A tal proposito, mi permetto di consigliarVi la consultazione di alcune guide, nello specifico "guida al non profit: come creare e gestire un'associazione", "non profit: come posso guadagnare?", "verifiche fiscali agli enti non profit". Le guide potete trovare, insieme ad altre
      sull’argomento, all'indirizzo http://www.movidastudio.it/edizioni.php .
      Resto a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento.
      I migliori saluti.
      Dott. GABRIELE APRILE

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