Limite dei 516,46 euro e dei 1000 euro per le operazioni finanziarie delle Associazioni

Ribadiamo ancora una volta, come più volte in passato, i profili inerenti la necessità di trasparenza e tracciabilità delle operazioni finanziarie poste in essere da Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche in srl, il tutto alla luce delle numerosissime richieste di chiarimento ricevute in tal senso oltre che delle ancor più numerose contestazioni formulate da Agenzia Entrate sul punto in esito agli accertamenti effettuati presso differenti centri sportivi.

Le Associazioni possono aderire al “regime speciale di esonero dalla tenuta della contabilità”.

Questo regime (legge 398 del 1991) può essere scelto dalle Associazioni e dalle Società Sportive Dilettantistiche in srl che, nel periodo d’imposta precedente, abbiano conseguito nell’esercizio di attività commerciali ricavi per un importo non superiore a 250.000,00 euro (articolo 90, legge 289/2002). Ai sensi della Circolare 29 dicembre 1999 numero 247/E, l’opzione per il regime forfettario va esercitata tramite comunicazione all’Ufficio SIAE competente in ragione del domicilio fiscale dell’Associazione, prima dell’inizio dell’anno solare per cui la stessa ha effetto. Essa va altresì comunicata all’Agenzia delle Entrate mediante la prima dichiarazione IVA, da presentare successivamente alla scelta operata (se non si è tenuti a presentare la dichiarazione IVA, bisogna allegare una dichiarazione al modello UNICO).

Ai fini dell’IVA, sono escluse dal suo campo di applicazione (e non si presumono perciò “commerciali”) le prestazioni di servizi o le cessioni di beni, effettuate in conformità alle proprie finalità istituzionali, delle associazioni sportive dilettantistiche, nei confronti degli iscritti, associati o partecipanti, anche se fosse previsto il pagamento di corrispettivi specifici (articolo 4 comma 4 D.P.R. 633 del 1972).

Riguardo infine agli adempimenti, le Associazioni e le Società Sportive Dilettantistiche in srl sono esonerate dall’obbligo di fatturazione e di certificazione dei corrispettivi tramite emissione di scontrini e ricevute fiscali (Circolare numero 247/E del 29 dicembre 1999). Stanti tali premesse riportiamo di seguito quanto ci è toccato più volte amaramente constatare dai rilievi formulati da Agenzia Entrate in relazione ad atteggiamenti posti in essere dai gestori di differenti Centri Sportivi.

Ai sensi dell’articolo 25 comma 5 della legge n. 133/1999 “I pagamenti a favore di società, enti o associazioni sportive dilettantistiche di cui al presente articolo e i versamenti da questi effettuati sono eseguiti, se di importo superiore a lire 1.000.000, tramite conti correnti bancari o postali a loro intestati ovvero secondo altre modalità idonee a consentire all’amministrazione finanziaria lo svolgimento di efficaci controlli … L’inosservanza della presente disposizione comporta la decadenza delle agevolazioni di cui alla legge 16 dicembre 1991 numero 398 e successive modificazioni, recante disposizioni tributarie relative alle associazioni sportive dilettantistiche, …”. Dai controlli effettuati sono state individuate numerose operazioni di incassi e pagamenti di somme superiori ad euro 516,46 e pertanto, vista la violazione commessa, per le ASD e SSD viene meno il regime agevolato previsto dalla legge 398/1991.

Per quanto riguarda le altre tipologie di Associazioni, vale lo stesso discorso per un limite di 1.000,00 euro ad singola operazione finanziaria.

ATTENZIONE, ATTENZIONE e ATTENZIONE: la violazione, anche una sola volta, di tale disposizione comporta la decadenza per l’Ente dal regime agevolato (coefficiente di redditività del 3 per cento applicato all’ammontare dei ricavi conseguiti nell’esercizio di attività commerciali, determinazione forfettaria dell’IVA da versare, ecc …).

Al presente link un recente aggiornamento prodotto da Altalex.

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28 commenti

  1. LA MIA DOMANDA: IN ASSEMBLEA ABBIAMO STABILITO UNA QUOTA SOCIALE ANNUA DI EURO 1.400,00.- PAGABILE IN 4 RATE DA 350,00 CADAUNA
    E’ POSSIBILE PAGARE OGNI RATA IN CONTANTI?

    1. Buongiorno. Per le associazioni in regime 398/91 il limite per le movimentazioni in contati è a 1000 euro, sia in entrata che in uscita. Ciò posto restano consigliate sempre forme di pagamento e di incasso tracciabili, ma in via generale il limite per le operazioni in contanti è a 1000 euro: https://www.tuttononprofit.com/2015/05/violazione-obbligo-di-tracciabilita-dei-pagamenti-e-versamenti-per-associazioni-ecco-cosa-si-rischia.html. Cordialità, Stefano Bertoletti

  2. Buongiorno,
    volevo sapere se in seguito all'innalzamento del tetto per i pagamenti in contanti a 3000 euro operato dalla Legge di Stabilità 2016, questo possa valere anche per le associazioni, o se il limite previsto per le associazioni a 1000 euro sia "lex specialis" e quindi sopravviva alla modifica generale che ha innalzato il tetto a 3000 euro.
    Grazie per il vostro servizio e buon lavoro.

    1. Buongiorno. Il limite dei 516,46 era stato previsto dalla legge 133/1999: la legge di stabilità 2015 che ha innalzato il tetto ad euro 1000 (art.1 c.713) aveva previsto una specifica modifica alla legge 133. L'attuale legge di stabilità invece non si è riferita in alcun modo alla "vecchia" legge 133, motivo per il quale si ritiene che la soglia non sia stata aumentata per le tipologie di Enti oggetto della Sua richiesta. Cordialità, Stefano Bertoletti

  3. Cortesemente è possibile sapere da dove si ritrae quanto da voi scritto: "Per quanto riguarda le altre tipologie di Associazioni, vale lo stesso discorso per un limite di 1.000,00 euro ad singola operazione finanziaria."?

  4. Buongiorno, il limite di 516.46 euro vale anche per i depositi che la asd fa in banca? a me capita spesso di depositare somme più altre, magari frutto di diversi giorni di incasso, per i quali a monte esistono tutte ricevute ovviamente di gran lunga inferiori a 500 euro. Insomma, se in un giorno incasso 35 euro per 28 soci totale euro 980… devo effettuare due versamenti in banca?

    1. Buongiorno.
      Il limite dei 516,46 è fissato per le singole voci di incasso o di spesa e non in riferimento ai versamenti. Si consiglia comunque di conservare tutte le ricevute in modo che, incrociando eventualmente i dati, non vi siano discrepanze.
      I migliori saluti,
      Gabriele Aprile

  5. sono il presidete di una a.s.d. che si occupa di pugilato e Kickboxing.
    Nel 2011 ho fatto diversi finanziamenti infruttiferi tramite bonifico bancario sul conto della a.s.d. (l'associazione ha solo il C.F.) e poi nel 2012, quando finalmente i soci sono aumentati e di cnseguenza le entrate istituzionali, menesilmente ho trattenuto 900 euro per 7-8 mesi in modo da riavaere i soldi precedentemente prestati; sul prospetto "entarte/uscite" nonostante i soldi venissero da me incassati in divesi giorni del mese (in base a quando i soci versavano le quote) per non scrivere decine di voci ho inserito mensilmente una voce unica di "storno finanziamento infruttifero" pari ad euro 900…. in seguito ad un recente controllo della A.E. nonostante gli avessi spiegato subito, alla consegna del prospetto, che gli storni fossero stati fatti in base ai versamenti dei soci (100 euro un giorno, 200 un altro ecc.) ora mi contestano di aver superato il limite previsto dei 516 euro e mi chiedono di pagare circa 45.000 euro tra iva, Ires e Irap…. cosa posso fare? ritenete che un tribunale mi possa dare ragione o sarà costretto a pagare per tutta la vita a questi strozzini? Grazie

    1. Buongiorno.
      Qui i problemi sono 2:
      – è stato superato il limite di 516,46 euro per singola operazione;
      – i prestiti infruttiferi (versati con bonifico) sono stati restituiti in modo parziale per contanti. Come è possibile avere la certezza che questo pagamento sia tracciabile e trasparente?
      Purtroppo la situazione è problematica. Se ritenete possiamo metterVi in contatto con i nostri legali. Può scrivermi a gabriele@movidastudio.it

  6. Salve, vorrei sapere anche un prelevamento in contanti dal c/c dell''associazione superiore a 516 euro puo' far decadere la 398??

  7. Buongiorno, vorrei gentilmente avere un chiarimento in merito agli incassi delle SSD:
    Abbonamento annuale da € 700 il cliente paga in contante in 2 rate 350€ a gennaio e 350€ a febbraio. E' possibile questa modalità di incasso oppure la SSD è a rischio la decadenza dal regime agevolato? Grazie per la cortese attenzione. Cordiali saluti

    1. Grazie per la celere risposta e mi scuso per il mio errore, il termine corretto è associato, ma la fretta mi ha fatto sbagliare! Ringraziandola nuovamente per il suo prezioso aiuto, le invio i miei più cordiali saluti.

    2. Nessun problema. Le consiglio di utilizzare i termini tesserato, frequentatore, iscritto, partecipante. Il termine socio è idoneo per una ASD.
      I migliori saluti,
      Gabriele Aprile

  8. Buonasera,

    sono il Presidente di una neonata ASD no profit calcistica.

    Vorrei sapere…

    1) Devo fare esplicita richiesta per la 398?
    2) Cosa fare con i 100€ in contanti che mi ha dato un negozietto (che non ha nemmeno voluto la fattura, vista l'esigua somma)?
    3) Possibile che io possa fare solo due raccolte fondi? O devo solo dichiararne due e farne, nel concreto, più di due?
    4) Gli scontrini per cartucce di stampante e fogli (che non superano i 5,00€) possono bastare, o devo farmi fatturare pure queste spese?

    Grazie

    1. Buongiorno Mike.
      1) non è un obbligo, ma la maggior parte delle Associazioni che aprono la partita IVA decidono di applicare il regime 398/1991;
      2) premesso che non avete obbligo di emissione di ricevuta e/o fattura, se si tratta di un contributo liberale non ci sono problemi, ma se si tratta di uno sponsor non avete diritto di incassarli se non siete in possesso, oltre al codice fiscale, anche della partita iva;
      3) le ASD possono 2 all'anno;
      4) gli scontrini sono contestabili in quanto non è indicato chi ha pagato. Lo scontrino è sicuramente meno contestabile se il pagamento avviene attraverso un bancomat, condizione che prevede quindi l'emissione di due scontrini (uno dei quali facilmente collegabile ad un movimento sull'e.c.).

      Mi permetto di consigliarVi la consultazione di alcune guide, nello specifico "guida al non profit: come creare e gestire un'associazione", "verifiche fiscali agli enti non profit". Le guide potete trovare, insieme ad altre
      sull’argomento, all'indirizzo http://www.movidastudio.it/edizioni.php .

      Resto a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento.
      I migliori saluti.
      Dott. GABRIELE APRILE

  9. Buongiorno,

    sono presidente di una asd che ha come introiti le sole quote di iscrizione. Nessuna attività commerciale. Rientro di diritto nel regime speciale della 389 o devo presentare domanda e/o documentazioni ? e a chi eventualmente ?

    grazie e complimenti

    1. Buongiorno.
      Le quote sociali raccolte dai soci non sono attività commerciale, ma istituzionale, pertanto è sufficiente il possesso del codice fiscale. Fondamentale è l'iscrizione annuale all'ente di promozione sportiva o federazione al fine di ottenere l'iscrizione al registro CONI e godere dei benefici fiscali. I bilanci non devono essere depositati da qualche parte, ma devono essere approvati dall'assemblea dei soci convocata apposta almeno una volta all'anno.

      A tal proposito, mi permetto di consigliarVi la consultazione di alcune guide, nello specifico "guida al non profit: come creare e gestire
      un'associazione", "verifiche fiscali agli enti non profit". Le guide potete trovare, insieme ad altre sull’argomento, all'indirizzo http://www.movidastudio.it/edizioni.php .

      Resto a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento.
      I migliori saluti.

      Dott. GABRIELE APRILE

  10. Il limite dei 516 euro vale anche per il compenso all'istruttore? il contratto è di 6.000 euro all'anno divisi in rate mensili di 500 euro. Questi 500 euro possono essere dati in contanti? oppure siccome l'operazione nel suo valore complessivo è superiore a 516 euro (6.000 euro) vanno dati con assegno? per il fitto vale lo stesso discorso…

    1. Buongiorno.
      Essendo singoli pagamenti da 500 euro, gli stessi possono essere erogati per contanti. Il consiglio è comunque di utilizzare il più possibile metodi rintracciabili (assegno, bonifico). Vale lo stesso discorso anche per l'affitto.
      I migliori saluti
      Gabriele Aprile

  11. Salve,..è chiaro il limite del contante sui 516..,ma gli assegni bancari intestati sono consentiti? ..penso che la tracciabilità bancaria sia palese ..confermate?
    grazie
    Ezio

    1. Buongiorno Ezio.
      Gli assegni bancari intestati sono consentiti e tracciabili, certamente!
      I migliori saluti,
      Gabriele Aprile

    1. Buongiorno,
      come indicato anche nell'articolo appena scritto, per le ASD il limite è di 516,46 euro.
      I migliori saluti,
      Gabriele Aprile

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