Ricevute emesse dalle Associazioni – Marca da bollo da 1,81 euro

Associazioni: quando applicare la marca da bollo da 1,81 euro sulle ricevute?

A seguito di numerose richieste pervenute in tal senso, abbiamo deciso di ribadire l’obbligo di applicazione della marca da bollo da 1,81 euro su talune pezze giustificative. Ci soffermiamo pertanto, dato il taglio del nostro blog, sugli obblighi e le esenzioni relative agli enti non profit.

Come stabilito dal D.M. 24 maggio 2005, la marca da bollo da 1,81 euro è obbligatoria sia per le ricevute che fatture (cartacee ed elettroniche) di importo superiore a 77,47 euro. Ciò significa che l’originale del documento, se di importo superiore alla cifra sopra precisata, deve recare la marca da bollo dell’importo indicato, salvo i seguenti casi:
1. l’importo indicato sul documento è inferiore a 77,47 euro;
2. “quietanze per il rimborso dei titoli, buoni, azioni e quote di cui ai precedenti commi nonché per il versamento di contributi o quote associative ad associazioni politiche, sindacali e di categoria, religiose, assistenziali, culturali e sportive” (D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 642. Disciplina dell’imposta di bollo, Allegato B – Atti, documenti e registri esenti dall’imposta di bollo in modo assoluto, art. 7);
3. il documento riguarda un’operazione soggetta ad IVA;
4. il documento è già da se assoggettato ad imposta di bollo o esente per legge;
5. bollette.

Casi in cui, invece, la marca da bollo deve essere applicata:
1. l’importo della ricevuta per attività istituzionale (corrispettivi/quote attività) supera i 77,47 euro;
2. si tratta di fatture per operazioni escluse dal campo di applicazione IVA ai sensi dell’art. 15 del D.P.R. 633 del 1972 ed esenti ai sensi dell’art. 10 del D.P.R. 633 del 1972;
3. si tratta di fatture emesse da professionisti con regime dei minimi (esenti IVA) se l’importo supera i 77,47 euro.

Dal 26 giugno 2013 sono cambiati gli importi delle marche da bollo. Ne parliamo in un nuovo articolo.

Ulteriori specifiche, oltre a quella in oggetto, sono consultabiliti nella “Guida al non profit: come creare e gestire un’Associazione“.

Tutto Non Profit © riproduzione riservata – VOLETE SAPERNE DI PIÙ? Consultate le nostre Guide (cliccando QUI) e richiedete un aggiornamento periodico e approfondito sulle tematiche gestionali e giuridico-fiscali di tutti gli Enti non Profit (ASD, OdV,ONLUS, APS, SSD, …) cliccando QUI.

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46 commenti

  1. Buongiorno, sono presidente di un'associazione senza fini di lucro, ed è registrata presso l'agenzia delle entrate da cui abbiamo ricevuto il codice fiscale. La mia domanda è : organizzando un evento, e avendo ricevuto sponsorizzazioni che vanno dai 50 ai 100 euro, come devo comportarmi? Devo emettere ricevute o fatture ? Con marca da bollo o no? Potrebbe andar bene un blocchetto di "Ricevute fiscali fatture " comunemente in vendita?
    Fiducioso di una sua risposta, le porgo i miei più sentiti complimenti per il lavoro che svolge su questo blog.
    Grazie

    1. Buon giorno Ruggiero. Può trovare risposta ai Suoi quesiti in tre articoli del nostro blog, che Le segnalo per comodità (le suggerisco di fare copia/incolla dei link che Le riporto sul browser sul quale sta navigando).
      1 – http://www.tuttononprofit.com/2013/09/esiste-lobbligo-di-emettere-ricevute-e.html;
      2 – http://www.tuttononprofit.com/2013/06/ricevute-emesse-dalle-associazioni.html;
      3 – http://www.tuttononprofit.com/2015/07/ricevute-emesse-dalle-associazioni-10-cose-da-ricordare.html.
      Se necessitasse di un ulteriore supporto non esiti a contattarmi anche via mail (stefano@movidastudio.it). Cordialità, Stefano Bertoletti

  2. Buongiorno,
    Abbiamo chiuso la nostra sede operativa dell'associazione, (la sede legale è ad un altro indirizzo). Abbiamo intenzione di vendere l'arredamento rimasto, frigo, tavole, sedie ecc.per recuperare del denaro e coprire i vari debiti (la restituzione del finanziamento di un nostro socio a favore della nostra associazione, bollette ecc.). Che tipo di ricevuta dobbiamo emettere? avendo anche la partita iva, se richiesta, che tipo di fattura dobbiamo emettere considerando che non possiamo scaricare l'iva? Quale dicitura va scritta al posto dell'iva?
    La ringrazio
    Marina

  3. Salve,sono il presidente di un'associazione culturale no profit. Stiamo organizzando, con il patrocinio del comune, una festa per il nostro paese. Il comune ci rimborserà solo a rendicontazione, e dovremmo emettere per questo una fattura. Noi abbiamo sono un Codice Fiscale, possiamo in questo caso emettere una ricevuta fiscale o dobbiamo avere una Partita Iva e quindi emettere Fattura? Grazie

  4. Buongiorno, sono il tesoriere di un'Associazione senza scopo di lucro e devo effettuare una donazione ad un canile tramite bonifico.
    Devo farmi rilasciare anche una ricevuta o basta il Bonifico con la causale CONTRIBUTO LIBERALE?
    Grazie in anticipo

  5. Salve, intanto complimenti per il sito, volevo avere alcuni chiarimenti;
    –sono presidente di un'associazione socio-culturale dove ho dato personalmente in comodato d'uso attrezzatura audio luci per realizzare i propri spettacoli teatrali, volevo sapere come dovrei comportarmi se decidessi di affittare l'attrezzatura ad altre associazioni con lo stesso scopo della nostra
    — un'altra cosa e quella se dovessi decidere di affittare l'attrezzatura e qualche componente dell'associazione dovrebbe dare una mano come potrei dargli un compenso per il lavoro fatto (tipo voucher o altro) e se in questo caso ci sarei anche io (presidente) come dovrei comportarmi…
    Grazie mille in anticipo per le risposte. buon lavoro!!

  6. Buonasera,
    come associazione culturale no profit se stampiamo delle magliette e le distribuiamo ai SOLI soci, è considerata attività commerciale ( e quindi dobbiamo essere forniti di p.iva) o può figurare come un contributo liberale (e quindi possiamo essere muniti solo di CF e non è da considerarsi attività commerciale?)

  7. Una associazione culturale , per meglio conseguire i propri scopi istituzionali , è intenzionata ad acquistare una autovettura usata di modico valore . Alcuni soci sono disposti a versare un contributo volontario ( 50,00 euro ciascuno ) per contribuire alle spese di acquisto , passaggio di proprietà ed assicurazione annuale ( il tutto pari a € 3000,00 ) . Come dovrà l'associazione registrare tale contributo e come dovrà essere rilasciata la relativa ricevuta al socio . Inoltre , tale contributo è imponibile ai fini delle imposte dirette ed indirette ?

    1. Buongiorno.
      Un contributo volontario è una liberalità che un soggetto si sente di dare nei confronti dell'Associazione. Ciò significa che non si tratta di un importo fisso, ma di un importo che definisce il donatore. In qualsiasi caso, se ogni socio decide di fare un contributo di 50 euro l'Associazione dovrà inserire tali entrate in contabilità, rilasciando ricevuta (se richiesta). Un contributo liberale è neutro ai fini fiscali.
      I migliori saluti, Gabriele Aprile

  8. Buongiorno, siamo una associazione culturale senza fini di lucro regolarmente registrata alla agenzia delle entrate. Vorremmo realizzare una festa raccogliendo un tot di euro a partecipante come contributo spese. Ad esempio, raccogliere cinque euro a persona ed acquistare con quel denaro tutto il necessario. Possiamo farlo? siamo tenuti a rilasciare ricevute?
    Ringraziamo in anticipo per la gentilezza e, se possibile, vorremo sapere a quale normativa fare riferimento.

    1. Buongiorno.
      Se i partecipanti sono tutti soci non vi sono problemi, si tratta di attività istituzionale ed emetterete ricevuta, se richiesto. Se vi sono anche dei partecipanti non soci, si tratterà necessariamente di attività commerciale in quanto la richiesta di 5 euro è un corrispettivo e non un contributo liberale, in quanto quest'ultimo è appunto libero e non imposto.
      I migliori saluti, Gabriele Aprile

  9. Buongiorno,
    se io commerciante volessi vendere per conto di un'associazione no-profit dei loro gadget senza ricevere in cambio nessun compenso, che tipo di documentazione devo avere e che tipo di ricevuta devo emettere?
    Grazie
    daniela

    1. Buongiorno.
      Deve essere in possesso di un'autorizzazione all'incasso di risorse che sono di competenza dell'Associazione e di una bolla con l'elenco degli oggetti che l'Associazione Vi lascia. Non può emettere fatture per spettanze non Vostre, ma questo è compito esclusivo dell'Associazione.
      i migliori saluti,
      Gabriele Aprile

    2. La ringrazio per la cortese risposta.
      per autorizzazione intende una semplice dichiarazione da parte dell'associazione in cui si specifica l'assenza del mio compenso più bolla con l'elenco degli oggetti? L'associazione deve munirmi di scontrini semplici da rilasciare all'acquirente per l'offerta lasciata in cambio del gadget acquistato?
      ringrazio ancora
      saluti
      Daniela

    3. Per autorizzazione intendo un documento dove l'Associazione Vi autorizza ad incassare in nome e per conto loro delle risorse. Se richiesto dall'acquirente, l'Associazione dovrà emettere giustificativo, certamente.
      I migliori saluti, Gabriele Aprile

  10. Buongiorno, una domanda. Quando vengono organizzate, da un’associazione no profit, delle serate con contributi volontari, vanno rilasciate ricevute? E se SI vanno apposte su queste ricevute, le marche da bollo? Datemi delucidazioni.
    Cordiali saluti e grazie anticipatamente.

    1. Buongiorno.
      Vanno rilasciate se richieste. Il contributo liberale non prevede l'applicazione della marca da bollo.
      Saluti,
      Gabriele Aprile

  11. Grazie della risposta. Vorrei chiederti anche questo se non è troppo : Come mai se chiedo quello di cui sopra ad un commercialista mi risponde che non si può fare, oppure storce il naso o mi dice che solo se le 2 associazioni sono affiliate allo stesso ente tale operazione si può fare? Grazie mille! P.S. Le 3 risposte sono arrivate da 3 commercialisti diversi.

    1. Buongiorno. Ci possono essere differenti interpretazioni in quanto la questione è delicata. Infatti, nella mia risposta indico che è possibile che una associazione riconosca ad un'altra associazione un contributo liberale (donazione). Nel Vostro caso specifico bisognerebbe approfondire comprendendo chi formalmente organizza l'evento, chi lo pubblicizza, che accordi ci sono circa l'incasso, se gli introiti sono attività istituzionale o commerciale,… Se desidera approfondire la questione, può scrivermi all'indirizzo gabriele@movidastudio.it. I migliori saluti, Gabriele Aprile

  12. Salve, ho appena comperato il vs ebook "No-profit – come guadagnare 2010" ed ora me lo leggo tutto.

    Approfitto di questo post sulle ricevute per farvi questa domanda :

    Se 2 associazioni culturali "A" e "B" collaborano ad un evento e la segreteria (le quote di partecipazione all'evento) la tiene la ass.A, è possibile per la ass.A riconoscere un contributo, rimborso, donazione o quant'altro all'Associazione B tramite l'utilizzo di una ricevuta ?

    GRAZIE MILLE per aver creato questo sito!

    1. Buongiorno.
      E' possibile che una associazione riconosca ad un'altra associazione un contributo liberale (donazione). Il consiglio è di erogarlo attraverso assegno o bonifico e richiedere la ricevuta da parte dell'associazione che riceve il contributo.
      I migliori saluti,
      Gabriele Aprile

  13. Salve Dott. Aprile. Volevo sottoporre una domanda, approfittando dell'articolo, e della sua disponibilità.
    L’associazione sportiva che cura gli allenamenti di mio figlio, afferma che se dobbiamo portare in detrazione sui redditi il costo delle attività sportive, deve applicare la marca da bollo indipendentemente dall’importo, su tutte le ricevute. La quota che versiamo mensilmente non supera i 77 euro, per cui a mio avviso, alla pari delle spese mediche, chi vuole portare in detrazione il costo in dichiarazione fiscale deve applicare la marca da bollo a suo onere, ma solo se supera i predetti 77 euro. Anche perché se non la applica l’associazione chiedendone il rimborso, la deve applicare chi la utilizza. Lei che ne pensa?
    La ringrazio in anticipo per la sua gentilezza.

    1. Buongiorno.
      La Legge non dice chi deve applicare la marca da bollo, ma dice che sull'originale, nel caso in cui vengano superati i 77,47 euro, bisogna applicare la marca da bollo da 2 euro. Pertanto, per importo inferiore nessuno deve applicarle, mentre per importo superiore la ASD o il socio deve applicare la marca da bollo sull'originale che resta al socio.
      I migliori saluti,
      Gabriele Aprile

  14. Buonasera,
    mi trovo a dover rilasciare delle ricevute a benefattori/sponsor i quali finanziano una iniziativa culturale proposta da una Associazione culturale senza fini di lucro.
    Posso usare la classiche ricevute numerate e datate progressivamente?
    Ovviamente in riferimento al D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 642:Disciplina dell'imposta di
    bollo. tabella b comma 3 non applicherò la marca da bollo. Giusto?
    Scusate se approfitto ma….
    qualora ci fossero dei prodotti in vendita come autofinanziamento, come mi regolo? Posso esporre il prezzo sul prodotto?
    Grazie per il supporto

    1. Buongiorno.
      Innanzitutto bisogna distinguere benefattori e sponsor. Chi eroga un contributo liberale (in questo caso benefattore) può richiedere ricevuta e la donazione è attività istituzionale detassata; chi sponsorizza la Vostra Associazione (sponsor) può richiedere una fattura e la sponsorizzazione è attività commerciale che deve tenere conto di IVA e imposte.
      Nel caso di fattura, essendoci già l'IVA non c'è bisogno di marca da bollo. Nel caso di ricevuta per donazione, vige l'esenzione bollo, trattandosi di un contributo liberale.
      Nel caso di attività commerciale (vendita prodotti), è necessario gestire tali entrate quali attività commerciale. Nel caso di raccolto fondi, vige una normativa specifica che regola come gestirli al fine di poter definire gli incassi quale attività istituzionale detassata.

      A tal proposito, mi permetto di consigliarVi la consultazione di alcune guide, nello specifico "guida al non profit: come creare e gestire un'associazione", "non profit: come posso guadagnare?", "verifiche fiscali agli enti non profit". Le guide potete trovare, insieme ad altre
      sull’argomento, all'indirizzo http://www.movidastudio.it/edizioni.php .
      Resto a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento.
      I migliori saluti.
      Dott. GABRIELE APRILE

  15. Buon Giorno….una domanda se mi permette….nel caso bisogna pagare la prestazione di un socio come ( arbitro / custode / istruttore / ecc ) si può fare una ricevuta non fiscale ma sempre con la marca da bollo se supera i 77,87 euro giusto? parliamo sempre di un'a.s.d non profit….:)

    1. Buongiorno.
      Trattandosi di dichiarazione e non di ricevuta, non è da attribuire la marca da bollo. Il consiglio è comunque di retribuire/rimborsare il socio con metodi rintracciabili (bonifico, assegno).
      I migliori saluti,
      Gabriele Aprile

  16. Buongiorno,
    ho un dubbio riguardo le fatture emesse in favore delle onlus.
    Ci sono i casi in cui una onlus può acquistare con l'iva al 4%?
    Visto che per la onlus l'iva è indetraibile esistono casi in cui può acquistare per esempio: cancelleria; strumenti specialistici per la sua attività; mobili e arredi; gas per abitazione, altro?
    Lo stesso varrebbe anche per le asd che non svolgono attività commerciale?

    1. Buongiorno.
      Nei casi da Lei evidenziati la ONLUS o la ASD viene equiparata al consumatore finale, pertanto non è possibile godere delle agevolazioni che mi ha presentato.
      I migliori saluti,
      Gabriele Aprile

    1. Buongiorno.
      Premesso che è facoltativo emettere le ricevute (quindi se il socio non la chiede non si produce), nel caso in cui il socio dovesse chiederla esiste l'obbligo di bollo nei casi sopra indicati.
      I migliori saluti,
      Gabriele Aprile

  17. Salve nel caso in cui la ricevuta sia pagata da piu' componenti familiari e vogliono una sola ricevuta ( fratelli)e' obbligatoria la marca da bollo?
    Cordiali Saluti
    Dammone Angela

    1. Buongiorno Angela.
      La ricevuta dovrà riportare i dati di entrambi i fratelli.
      Se la ricevuta è per quote sociali allora non c'è da inserire la marca da bollo, ma se la ricevuta è per quote attività/corsi e l'importo complessivo supera i 77,47 euro, allora la marca da bollo è obbligatoria.
      I migliori saluti,
      Gabriele Aprile

  18. Buonasera, questa regola va applicata anche se vengono conteggiati più mesi? Ad esempio: mensile 50 euro, trimestrare 145 euro. Nel primo caso non va messa la marca da bollo, mentre nel secondo caso? e' vero che l'imporo è maggiore, ma si riferisce a più mesi, che presi singolarmente non necessiterebbero di alcuna marca. Quindi???
    Grazie

    1. Buongiorno,
      nel secondo caso, essendo l'importo complessivo superiore a 77,47 euro, la marca da bollo va applicata.
      I migliori saluti,
      Gabriele Aprile

  19. Buonasera,
    ho un po' di confusione sul tema della marca da bollo, trovo informazioni discordanti in materia.

    In particolare su questo blog http://www.teamartist.com/blog/2013/01/07/ricevuta-pagamento-quota-associativa-attivita-corsi-sportivi/ trovo:

    "Se si tratta di una quota sociale, a prescindere dall’importo, si tratta di una ricevuta NON fiscale e quindi non serve marca da bollo se il socio è maggiorenne."

    E di nuovo qui: http://www.teamartist.com/blog/2012/04/20/come-detrarre-le-spese-dei-corsi-sportivi-dei-figli/

    Quale è l'interpretazione corretta? E per sanare il pregresso cosa si può fare?

    Grazie!

    1. Buongiorno,
      premesso che le Associazioni non hanno l'obbligo emettere ricevuta, nel caso in cui il socio la richieda deve riportare la marca da bollo da 1,81 se l'importo è superiore a 77,47 euro e sono nel caso in cui la ricevuta sia per un corrispettivo (quota corsi mensile, trimestrale, ecc…). Nel caso di ricevuta esclusivamente per quota sociale o contributo liberale/donazione, la marca da bollo non va applicata in alcun caso.

      I migliori saluti,
      Gabriele Aprile

    2. la 'facoltà' di emissione della ricevuta vale anche per le società sportive dilettantistiche? ai sensi di che norma? come posso contabilizzare l'incasso in assenza di pezza giustificativa, con il contratto?

    3. Buongiorno.
      Questa facoltà vale anche per le S.S.D. Decreto Ministeriale 21 dicembre 1992, n° 6016. Gli incassi senza pezza giustificativa si indicano comunque nelle entrate, nella categoria ritenuta più idonea. Sarà premura del gestore dimostrare che l'incasso dichiarato è veritiero.
      I migliori saluti,
      Gabriele Aprile

    1. Buona sera.
      Deve essere applicata sull'originale che viene rilasciata al socio. Sulla copia che conserva l'associazione si può scrivere la data della marca da bollo ed il numero di matrice, oppure fotocopiare la ricevuta riportante il bollo originale.
      I migliori saluti,
      Gabriele Aprile

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