Come gestire una Associazione?

Creare un’associazione è facile, ma alla gestione dell’associazione quanti ci pensano prima di costituire l’ente?

Seguo costantemente l’evoluzione del web, le “chiavi di ricerca” che le persone utilizzano per trovare informazioni sul non profit, il numero di persone che vuole creare un’associazione e cosa noto? Noto che stanno crescendo a dismisura le ricerche sulla gestione di una associazione.

Cosa sta succedendo? Succede che sta diventando sempre più semplice la creazione delle associazioni in autonomia (o forse sembra…) e le fonti di informazioni sono sempre maggiori. Ma queste fonti sono così attendibili?

La mia esperienza deve per forza portarmi a dire di no. Lo dico perchè il 90% (non è uno scherzo) degli statuti che mi sottopongono alla visione nuovi clienti, che analizzo e che provengono dal web non sono a norma. Cosa significa questo? Significa una nuova registrazione di statuto (168 euro – dal 1 gennaio 2014 sono 200 euro – + 3,72 + bolli), un nuovo modello EAS, ecc …

Per non parlare di verbali di CD ed assemblea soci inesistenti, verbali di assemblea sociale firmati solo da Presidente e Segretario, domande di ammissione a socio inesistenti, bilanci non approvati, ecc … tutto da reimpostare! Non voglio spaventarvi, però voglio dirvi: fate attenzione! Creare e gestire un’associazione non è elementare come sembra e partire con il piede sbagliato, perseverando, può costare caro …
Adesso vi pongo alcuni semplici quesiti sulle associazioni in genere:
– se avete costituito una asd, siete iscritti ad un EPS o Federazione e siete iscritti al CONI? Sapete che il certificato medico per l’attività sportiva dilettantistica è obbligatorio? (al seguente link potete scaricare una guida gratuita)
– avete inviato il modello EAS entro i termini?
– ogni socio ha compilato la domanda di ammissione? avete verbalizzato l’accettazione della stessa?
– l’assemblea sociale approva i bilanci ed elegge il consiglio direttivo? firma i verbali?
– la prima nota è trasparente?
– contrattualizzate i rapporti con i collaboratori?
– avete predisposto il modello 770 ed UNICO?
– avete ottemperato al DPS?
– volete altre domande? Ne ho ha decine …

Queste solo alcune domande per stuzzicarvi. Se siete tranquilli allora mi congratulo con voi, ma se siete anche solo un pò dubbiosi, allora prendetevi il tempo necessario per capire se state facendo bene, oppure no.

Sono a disposizione per rispondere alle vostre domande (pubbliche e private) e mi auguro proprio di avervi acceso un campanellino di allarme. Ci tengo alla vostra serenità e non immaginate quanto possa darmi fastidio leggere informazioni scorrette che vi portano a scelte altrettanto scorrette.

Per tutti coloro che intendessero verificare la gestione della loro Associazione/Società Sportiva abbiamo ideato un check di cui seguono specifiche. L’intervento proposto prevede:
– invio da parte nostra via mail di apposito questionario in formato excel;
– trasmissione sempre a mezzo mail del questionario compilato unitamente ad una copia di statuto;
– call conference su skype dedicata all’analisi del questionario, della gestione dell’Associazione ed alle eventuali criticità riscontrate, con verifica delle possibili soluzioni operative;
– predisposizione, nell’arco dei 5 giorni lavorativi successivi alla call, di apposita relazione corredata dall’indicazione delle corrette modalità gestionali.

Per maggiori informazioni sul check, cliccate QUI mettendo come oggetto “info check”.

Tutto Non Profit © riproduzione riservata – VOLETE SAPERNE DI PIÙ? Consultate le nostre Guide (cliccando QUI) e richiedete un aggiornamento periodico e approfondito sulle tematiche gestionali e giuridico-fiscali di tutti gli Enti non Profit (ASD, OdV,ONLUS, APS, SSD, …) cliccando QUI.

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46 commenti

  1. Vorrei sapere se è obbligatorio attribuire ai soci onorari il diritto di voto e la possibilità di accesso alle cariche sociali.

    1. Buongiorno. I “soci” tecnicamente definiti, siano essi ordinari, onorari, sostenitori o qualsiasi altra categoria il Vostro statuto preveda, devono necessariamente essere titolari dei medesimi diritti e doveri, e ciò al fine di poter garantire l’uniformità del rapporto associativo (http://www.tuttononprofit.com/2016/04/disciplina-uniforme-del-rapporto-associativo-in-una-associazione-non-profit-cosa-significa.html). In mancanza, infatti, in occasione di una verifica fiscale è possibile che venga richiesta la decadenza dalle agevolaioni fiscali (http://www.tuttononprofit.com/2017/02/quali-sono-le-agevolazioni-fiscali-di-un-ente-non-profit-associazione-societa-sportiva-dilettantistica.html) in virtù del mancato rispetto delle previsioni normative. Cordialità, Stefano Bertoletti

  2. Buongiorno, sono socio fondatore, nonchè presidente, di una associazione culturale. Dal prossimo anno vorrei indire dei corsi di recitazione…ora: è vero che gli utili dell'associazione non possono essere ridistribuiti tra i soci, ma io dovrei poter essere ricompensato per il mio contributo professionale, giusto? Le attività che già svolgo per l'associazione (ovvero promozione e organizzazione eventi, ad esempio) sono mansioni che mi sono offerto di espletare in forma gratuita. E' altresì vero che però di mestiere io faccio l'attore e il regista…ergo come può essere vista la richiesta di pagamento per le mie funzioni professionali? Grazie

    1. Buongiorno. Segnalo nostro specifico articolo di approfondimento in tema di compensi ai soci: http://www.tuttononprofit.com/2013/09/compensi-ai-soci-di-una-associazione-e.html. Ovviamente, fatto salvo il rispetto del divieto di ditribuzione di utili (http://www.tuttononprofit.com/2013/07/cosa-significa-divieto-di-distribuzione.html), sarà possibile ricevere un compenso in forza di una prestazione resa in base ad uno specifico ed idoneo contratto che tenga conto degli oneri impositivi e contributivi legati alla corresponsione di un compenso. Cordialità, Stefano Bertoletti

  3. Buongiorno, volevo sapere se è possibile avere assistenza per la corretta gestione dell'associazione di cui sono segretaria e i costi.

  4. ciao, posso farti una domanda sul bilancio? mi sono accorta di aver dimenticato di inserire in quello del 2012 il pagamento di una parte dell'affitto della palestra… lo so che è un errore enorme, non so proprio come ho fatto… secondo te posso rifarlo? grazie

    1. Buongiorno.
      Considerato che il bilancio è stato già approvato, l'unica cosa che potete fare è una nota durante la prima assemblea sociale utile in cui andrete ad indicare la dimenticanza.
      I migliori saluti,
      Gabriele Aprile

  5. Buonasera,
    ho da poco fondato una APS coinvolgendo altre 2 persone che sono la vicepresidente e segretaria. io ho la carica di Presidente e tesoriere.
    Sono subito cominciate divergenze con il vicepresidente.
    Premetto che ad oggi l'investimento ecomomico e lavorativo dell'associazione è stato solo da parte mia.
    Il vicepresidente non si attiene ai nostri obiettivi nel senso che vorrebbe guadagnare e dividere eventuali utili.
    Vuole sapere passo dopo passo mentre le si stasnno facendo tuttoi ciò che concerne l'associazione (approvazione locandine, approvazione associati, approvazione e decisione degli insegnanti che svolgeranno le attività) senza però spendere tempo e soldi per lavorarci.
    Purtroppo l'associazione nata per offrire sostegno alla genitorialità si sta snaturando.
    Il vicepresidente in questione è anche socio fondatore insieme a me ed al segretario.
    E' possibile mandarla via? ho chiesto cortesemente di dimettersi in maniera pacifica, ma mi ha invitato a farlo io.
    L'alternativa potrebbe essere sciogliere l'associazione e crearne un'altra?
    i presupposti con cui è cominciata purtroppo non sono dei migliori!

    La ringrazio e la saluto cortesemente
    Ilaria Cinefra

    1. Buongiorno Ilaria. L'unica soluzione, se non vuole dimettersi, è convocare l'assemblea dei soci e proporre all'ordine del giorno e dimissioni della vicepresidente presentandone i motivi. Se la maggioranza dei soci vota a favore, la vicepresidente dovrà rassegnare le dimissioni. Diversamente dovrete trovare altre soluzioni. Mi rendo disponibile, se necessario, a fornirVi un supporto professionale. I migliori saluti, Gabriele Aprile

    1. Buongiorno Cristina. Certamente! Semplicemente una ASD con partita IVA ha una serie di adempimenti in piu (compilazione registro corrispettivi, versamento IVA, imposte, modello UNICO), ma ha anche la possibilità di rivolgersi sporadicamente a soggetti terzi ed incassare proventi commerciali (merchandising, raccolta pubblicità e sponsor, somministrazione bevande ed alimenti, possibilità di dare in affitto spazi,…). A disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento. Gabriele Aprile

  6. Buongiorno Gabriele come al solito ho 100 dubbi che ma man mi potrai aiutare a sciogliere, solita associazione di promozione sociale.
    Quest'associazione vuole gestire una colonia estiva in piscina cose da fare:
    -sicuramente sarà necessario far associare i genitori dei bambini, è corretto far presentare ai genitori una domanda di ammissione a socio?Dubbio ma l'associazione dovrà fare un verbale d'assemblea ad hoc per accettare tutte queste domande di ammissione?
    -tessere, iscrizione al libro soci e ricevute. Dubbio le tessere che emetteranno dovranno essere ovviamente numerate e nominative, e dovranno essere riporatate sul libro soci e andrà emessa la ricevuta per l'importo della tessera?Dubbio Nella ricevuta, poichè è un'associazione non riconosciuta, bisognerà indicare che la ricevuta non è detraibile ai fini fiscali?
    -tra l'associazione e coloro che lavoreranno nella colonia posso istaurare una prestazione professionale, se il professionista ha la partita iva, e attivare i voucher se non ho partita iva.
    Vi ringrazio per la sempre preziosa collaborazione

  7. Gentilissimo Dott.Aprile potrebbe gentilmente spiegarmi come gestire un associazione sportiva? quello che mi preme è il rapporto fiscale che non mi è molto chiaro.in attesa la ringrazio e saluto cordialmente

    1. Buongiorno,
      direi che la consultazione della "Guida al non profit: come creare e gestire un'Associazione" possa fare al caso Vostro. La trovate al seguente link: http://www.movidastudio.it/ebook_dettaglio.php?pag=2

      Inoltre, per la gestione del rapporto con i collaboratori consiglio "Istruttore sportivo e personal trainer" ed "Enpals ed istruttori sportivi". Li potete trovare all'indirizzo http://www.movidastudio.it/edizioni.php

      Resto a disposizione per qualsiasi ulteriore confronto privato.
      I migliori saluti,
      Gabriele Aprile

      gabriele@movidastudio.it

  8. Salve, ringraziandolA in anticipo vorrei sottoporre alla Sua attenzione un quesito, nello specifico: una Associazione Sportiva Dilettantistica che ha inteso nel suo statuto le attività di fitness,cardiofitness,ginnastica e benessere personale; e riserva le suddette attività esclusivamente ai soci attraverso un contributo in danaro,può anche destinare ai propri soci attività specifiche di riabilitazione, massoterapia e wellness (doccie emozionali,cromoterapia,sauna ecc),naturalmente sempre attraverso un contributo specifico in danaro?

    1. Buongiorno,
      non essendo un centro fisioterapico ed un centro estetico, l'asd può sicuramente svolgere attività di "riatletizzazione", ma non attività riabilitativa o massoterapica. Per quanto riguarda l'attività di "benessere", è possibile fornire anche questa tipologia di servizi. Su questa questione ci sono state diverse sentenze, in quanto questa attività non è inquadrabile quale attività sportiva, ma quale attività connessa, solitamente commerciale.
      I migliori saluti,
      Gabriele Aprile

    2. La ringrazio per aver risposto al quesito; per approfondire, ritengo sia importante capire facendo qualche esempio:premetto che tutte le palestre gestite da privati o da Associazioni offrono il servizio docce ai propri utenti e/o soci, se queste al posto di essere delle docce squallide sono in ambiente raffinato e complete di sauna, cromoterapia, aromaterapia ed altro e le stesse sono comprese nel contributo previsto per l'attività sportiva quale è la differenza? inoltre se agli stessi soci si da la possibilità di poter usufruire di un massaggio sportivo compreso nel contributo previsto per le attività sportive ed inoltre se un socio necessita di una ginnastica mirata perchè presenta particolari paramorfismi quale è la differenza? è forse meglio riservare ai propri soci docce squallide, non riscaldare i muscoli con i massaggi, e non praticare ginnastica mirata e quindi produrre dei seri problemi ai propri soci?
      La saluto cordialmente
      Angelo Castellano

    3. Buongiorno Angelo.
      Concordo sul fatto che se la quota comprende l'utilizzo di docce, sauna, ecc… questa possa essere attività istituzionale. Situazione diversa se il mensile dovesse costare 35 senza zona relax e 50 con zona relax.

      Il massaggio sportivo non viene riconosciuto da nessuna parte ad oggi. Vengono riconosciuti il massaggio fisioterapico (svolto da fisioterapista) e quello estetico (svolto da estetista), pertanto il massaggio sportivo solitamente viene contestato in quanto riconducibile ad uno dei due casi evidenziati poco fa e quindi non eseguibile da un laureato in scienze motorie.

      Se la ginnastica è "riatletizzazione" non ci sono problemi, ma se si tratta di "riabilitazione" o "attività medico/fisioterapica", questa NON è un attività tipica di una associazione sportiva.

      Pertanto, non è un discorso di docce squallide, riscaldamento muscolare o ginnastica mirata, ma di attività che una associazione sportiva può fare o meno.

      I migliori saluti,
      Gabriele Aprile

  9. Bungiorno,
    grazie per avermi aiutato a risolvere la mia situzione ,
    ora possiamo procedere con la nostra associazione;
    ovviamente il vostro sito e tra i miei preferiti
    per una eventuale nuova richiesta di aiuto.
    arrivederci e grazie.

    1. Buongiorno e grazie per gli apprezzamenti.
      Sono contento che abbiate risolto tutti i problemi.
      I migliori saluti,
      Gabriele Aprile

  10. bun giorno , vorrei porvi un quesito,
    con degli amici dobbiamo aprire un'associazione non riconoscita,
    e non dobbiamo svolgere attivita commerciali quindi solo con c.f e iscrizione al registro,
    lo scopo dell'associazione e quello di costruire un carro di carnevale e partecipare a varie sfilate, solo per creare un bel gruppo di persone e divertirci,
    il problema e che molti vengono alle sfilate ma non partecipano
    alla costruzione e a tutti i lavori;
    noi vorremo stimolare queste persone in modo tale che partecipino
    pure alla costruzione,
    e per questo vorremo inserire nello statuto questi articoli:

    art:x Assemblea dei costruttori:
    composta da soci che apportano il loro contributo lavorando alla realizzazione dei prgetti per almeno x giorni;
    l'assemblea puo decidere esclusivamente in merito a:
    tema carro
    tipo costumi
    procedura lavori
    partecipazioni a sfilate.

    art.x.1 soci:
    tutte le persone in regola con la quota associativa,
    possono votare ed essere eletti alle cariche di presidente ,segretario ,tesoriere e nel direttivo.
    possono partecipare all'assemblea dei costruttori se partecipano
    ai lavori dell'associazione,
    sono esclusi dall'assemblea se non partecipano ai lavori,
    l'esclusione non e aplicata a chi si assenta per gravi motivi.

    e possibile inserire questi articoli?
    tutti insieme tramite l'assemblea degli associati o il direttivo possiamo decidere di fare pure altre attivita oltre al carro ma nello specifico le decisioni rimangono a chi lavora.

    1. Buongiorno,
      i diritti dei soci non possono essere limitati in base alla categoria di socio.
      Potete sicuramente prevedere differenti figura di socio, ma senza limitare i diritti di ogni socio.
      Se desidera possiamo approfondire la questione provatamente.
      I migliori saluti,
      Gabriele Aprile
      gabriele@movidastudio.it

    2. Buongiorno,
      grazie per le risposte;
      a me pice lavorare al carro di carenevale; ascolto le idee di tutti ,ma nel pezzettino che realizzo io ci voglio mettere pure le mie idee,altrimenti se devo costruire solo le idee degli altri che pure non lavorano ,non avrei nessuna sodisfazione.

      se non vi annoio troppo vi propongo
      un'altra soluzione:

      art:x
      L'assemblea dei soci decide le attivita da svolgere durante l'anno, ad esempio:
      1)costruzione carro carnevale.
      2)partecipazione manifestazione folcroristica.
      sempre in assemblea si danno gli incarichi per organizzare e realizzare le varie manifestazioni,le persone possono essere scelte con votazione(se dovessero diventare troppi i soci), oppure
      l'incarico verra dato a chiunque dia la sua disponibilita.I soci che non rientrano in questi incarichi dovranno ovviamente partecipare alle manifestazioni.
      in questo caso ci saranno:
      il gruppo che partecipa solamente (per scelta loro);
      i gruppi che lavorano in maniera "indipendente".
      ovviamente ci sarà un tot di spesa e qualche paletto da non superare per non perdere gli incarichi.

      questa puo essere una soluzione democratica?
      grazie,
      arrivederci.

    3. Può essere sicuramente una soluzione, ma non può obbligare i soci che non rientrano negli incarichi a partecipare alle manifestazioni.
      Per il resto, l'assemblea dei soci è sovrana…
      I migliori saluti,
      Gabriele Aprile

  11. In quanto Presidente di una ASD, vorrei fare una domanda riguardo alla frase:
    "[…]verbali di assemblea sociale firmati solo da Presidente e Segretario, […]"

    Ma se ho fatto firmare a tutti i soci la lettera di convocaz. dell'Assemblea dei Soci annuale, con OdG, date della prima e seconda convocaz., e via dicendo, e poi nella sede sociale non si presenta nessuno, che cosa dovrei fare?

    1. Buona sera.
      E' una situazione che potrebbe verificarsi. Sicuramente fare in tutti i modi possibile (anche pubblicazione su eventuale sito, sui social networks, invio mail con ricevuta di ritorno o PEC,…) per informare i soci è fondamentale.
      Se il Vostro timore è che non si presenti nessuno, il consiglio è di convocare l'assemblea in un momento in cui presso l'Associazione ci sono tendenzialmente più persone presenti (es: prima di iniziare un corso o subito dopo).
      I migliori saluti,
      Gabriele Aprile

    2. Grazie Gabriele per la risposta.

      E' vero che questa sarebbe una possibile soluzione, per quanto non scevra di svantaggi; tipo un socio che ti dice "gia' il tempo è poco per il corso, e cosi' perdiamo ulteriore tempo! L'esame/Il torneo è alle porte!" .

      Ma a parte questo, io vorrei un attimo cambiare il punto di vista della questione.
      Come sappiamo, la legge impone ai dirigenti delle Associazioni che dirigano le stesse con criteri di democraticità, e con una "vita sociale" reale, e non solo sulla carta.
      Appurato che un dirigente svolga tutte le sue azioni seguendo assolutamente quest'ottica, ma dove sta scritto che deve anche preoccuparsi della mancanza di volontà *del socio* di partecipare alla vita sociale?
      Tutto sommato, se ti organizzo degli spazi di vita sociale, tu socio avresti anche un pò l'obbligo di rispetto nei confronti dei miei sforzi, quantomeno di partecipare, e dare il tuo contributo.

      Ora, la seconda convocazione serve appunto a questo: se nella prima non si raggiunge la maggioranza dei soci, nella seconda l'Assemblea *sara' valida qualunque sia* il numero dei soci presenti.

      Scusatemi, ma se devo rincorrere la gente anche quando dovrebbe offrire quell'uno % di disponibilita', a fronte del mio 99%, mi soccio un po'…

      Questa è solo una riflessione.
      Penso che tanti altri Presidenti si trovano nella stessa situazione, e bisognerebbe ribadire che anche il socio ha dei doveri…

      Vi ringrazio dello spazio che offre il vostro sito, che è molto interessante.

    3. Buona sera.
      Comprendo il Vostro "sfogo" e le confermo che molti componenti di Consigli Direttivi sono nella stessa situazione.

      Premesso che per Legge il Socio ha il diritto e non il dovere di partecipare ai momenti associativi (assemblee sociali comprese), mi permetto di spostare ulteriormente la questione sotto il punto di vista degli accertatori.
      Un accertatore che prende visione di un verbale di assemblea firmato solo dai componenti del consiglio direttivo ipotizza (giustamente) che le scelte sia di ordinaria che di straordinaria amministrazione siano in capo al consiglio direttivo, che non ha fatto in modo (probabilmente volontariamente, agli occhi dell'accertatore ovviamente) di coinvolgere gli associati.

      Ora, come posso io, Consiglio Direttivo, dimostrare che ho fatto in tutti i modi per coinvolgere i Soci?
      – convocazione appesa in bacheca con firme per presa visione;
      – pubblicazione sulla bacheca sociale, sul sito internet, sui social networks;
      – mail con conservazione della ricevuta di ritorno o (meglio ancora) PEC;
      – scelta strategica dell'orario di svolgimento dell'assemblea (ora di punta), cercando di sensibilizzare i Soci sull'importanza del momento.

      Ribadisco la disponibilità a sentirci anche privatamente, essendo una questione delicata.
      Gabriele Aprile

    4. Sicuramente vi sentiro' privatamente, perche' tanto si sa… le procedure di una corretta gestione delle Associazioni sono sempre meritevoli di approfondimento. E inoltre, apprezzo la vostra professionalità e il modo di porsi "divulgativo".

      Riguardo alla questione particolare,
      "- convocazione appesa in bacheca con firme per presa visione; "
      sinceramente, mi sembra davvero sufficiente a dimostrare che il messaggio che il C.D. ha organizzato l'Assemblea dei Soci sia arrivato al socio (a meno che uno firma senza leggere).
      L'anno prossimo probabilmente seguiro' anche il secondo punto:
      " pubblicazione sulla bacheca sociale, sul sito internet, sui social networks;"
      proprio perche' voglio essere super-zelante…

    5. Buona sera,
      ovviamente i nostri sono consigli e riflessioni basati anche sullo studio di numerosi verbali di accertamento che nel tempo abbiamo potuto analizzare.
      Resto a disposizione e Vi ringrazio per l'intervento.
      I migliori saluti,
      Gabriele Aprile
      gabriele@movidastudio.it

  12. L'associazione ha da poco cambiato sede. Il cambio sede è stato messo a verbale. Non dovevamo dare nessuna comunicazione all'A.E. Corretta come informazione?
    Grazie ancora
    Danilo

    1. Anche in quel caso avreste dovuto inviare entro 20 giorni dalla data del verbale il modello AA5/6.
      I migliori saluti,
      Gabriele Aprile

  13. Salve,
    sono presidente di un associazione di promozione sociale. Vorrei dimettermi dal mio incarico lasciando il consiglio direttivo. Quali sono i passaggi da fare ? Bisogna dare comunicazione all'Agenzia delle Entrate dato che i C. F. sono associati?

    Grazie
    Cordialmente
    Danilo

    1. Buona sera Danilo.
      Deve inviare tramite raccomandata A/R una lettera di dimissioni alla sede legale dell'associazione. Da quel momento l'Associazione dovrà convocare un'assemblea straordinaria dei soci per eleggere un nuovo presidente. Fino a quel momento la Vostra funzione verrà assunta dal vicepresidente. Durante l'assemblea verrà eletto un nuovo presidente e nei giorni successivi l'associazione dovrà compilare il modello aa5/6 reperibile sul sito dell'Agenzia delle Entrate ed inviarlo in telematico alla stessa.
      I migliori saluti,
      Gabriele Aprile

  14. Io vorrei aprire un' associazione culturale. Tutti dicono che è semplice dicendo : basta Statuto e Atto Costitutivo, Codice Fiscale e Registrazione alla agenzia delle entrate !!! Ma poi siamo sicuri che basti questo? Devo avere i modelli EAS? Devo dichiarare qualcosa all'erario? Devo necessariamente avere il registro contabile? Devo fare ricevute con ritenute d'acconto? A chi vanno versate? Se siamo 3 elementi devo fare tutto ciò? Nel mio scopo c'è quello di organizzare commedie teatrali e serate danzanti! Quali sono i rischi a cui vado incontro?

    1. Buongiorno.
      Considerata la necessità sull'argomento, Vi consiglio la consultazione della "Guida al non profit: come creare e gestire un'Associazione" che potete trovare, insieme ad
      altre guide sull’argomento, all’indirizzo http://www.movidastudio.it/edizioni.php
      Sicuramente questa guida è in grado rispondere alla maggior parte dei quesiti. Se desidera possiamo comunque fissare un appuntamento senza impegno via skype o in studio al fine di fornire chiarezza sulla questione.
      Resto a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento.
      I migliori saluti,
      Gabriele Aprile
      gabriele@movidastudio.it

  15. Buongiorno e grazie per gli apprezzamenti.
    Quando desidera possiamo fissare un incontro presso il nostro studio (siamo ad Ivrea, in provincia di Torino). Se desidera può scriverci in privato, all'indirizzo gabriele@movidastudio.it
    I migliori saluti,
    Gabriele Aprile

  16. Grazie davero Gabriela io sonno il presidente di un'Associazione di una comunità migrante, e come alcuni termine mi sonno dificile da capire mi piascerebe se posibile incontrarVi. Preche voio fare le cose per bene e pre fare le cose per bene bizogna informarci d'alle persone bravi e disponibile come (LEI)
    Andate avanti on lasciateci sola
    Cordial Saluti
    Salama Billa

  17. Buona sera Carmela, non è mai davvero abbastanza. Mi auguro che l'articolo non ti abbia troppo spaventata 🙂
    Buona continuazione,
    Gabriele Aprile

  18. Ciao Gabriele.
    Grazie per le dritte. Continua ad informarci perchè non si è mai abbastanza allerta.
    Maria Carmela

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